Il neo-colonialismo continua a mietere vittime. Air France, principale compagnia aerea francese, predilige la via di una sinistra speculazione. La Francia, che sfoggia a caratteri cubitali il motto della “Fraternità” tra le pagine del suo dubbio diritto borghese, non fornisce alcun ponte aereo d’urgenza per l’evacuazione dei civili francesi verso le destinazioni limitrofe, decantando i funerali di ogni atto umanitario a favore della logica del profitto.
La stampa francese censura, ma sui social network la collera è palpabile
La realtà dell’attuale situazione che ha colpito l’isola di Saint-Martin in seguito alla devastazione provocata dall’uragano Irma emerge a piccole dosi, lontana dalla censurata stampa ufficiale. Un giovane originario dell’isola dichiara sui social network:
“Sono stato oltraggiato dal discorso lacrimevole del presidente Macron. Da mercoledì scorso sapevamo che sarebbe stata una mega catastrofe. Le compagnie aeree straniere, statunitensi, canadesi e dei paesi del Sud America hanno creato delle linee inesistenti, inviando degli aerei supplementari per far uscire i loro cittadini da questo inferno.
La Francia, il nostro “bel paese di Francia” ha provocato dei rincari sui biglietti aerei che toccavano, domenica scorsa, la somma di 4.500 euro per un’andata semplice verso Parigi. Air France, per citarne una, il cui capitale è in parte finanziato dalle nostre imposte, ha preferito arricchirsi sulle spalle delle famiglie disperate che desiderano salvare i loro figli e che, a questo prezzo, non ne avevano i mezzi. Complimenti”.
Il profitto di Air France a scapito delle popolazioni colpite dall’urgano
La compagnia Air France, la cui cifra di affari sfiora i 30 miliardi di euro, risulta aver quadruplicato i prezzi dei biglietti, facendo del profitto sulle deprecabili condizioni nelle quali versano le vittime dell’uragano. Questo costituisce un atto inaccettabile che si iscrive ancora una volta nelle manovre di un sistema capitalista il cui scopo ultimo è quello di ingrassare il ventre del Capitale, poco importa le disumanizzanti e disumane pratiche impiegate, declinando ogni responsabilità e auto-giustificandosi sulla linea delle leggi del mercato.
Ilaria Fortunato
Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.