Pubblichiamo questo interessante contributo che si impegna a fare un’azione di “debunking” su certe notizie spesso rimbalzate dai media. Pur non condividendo il giudizio complessivo che l’autore da’ del sistema sociale coreano, che per esempio non considera la natura nazionalista e degenerata della burocrazia che ha assunto il potere in Corea, pone certe basi per una visione della RPDC libera da pregiudizi, luoghi comuni e stereotipi, spesso di natura razzista.


La Repubblica Popolare Democratica di Corea (Corea del Nord) è da tempo nel mirino della propaganda imperialista occidentale, in particolare negli USA: le accuse rivolte alla RPDC spaziano dall’essere uno Stato in cui il popolo non ha potere ed è costantemente represso e dove i nemici politici vengono giustiziati con esecuzioni sommarie, a dichiarazioni quasi-comiche, secondo cui tutti hanno lo stesso taglio di capelli, portano gli stessi vestiti e le donne non possono andare in bicicletta.

Con la nuova amministrazione Trump le minacce e le provocazioni nei confronti della RPDC si sono fatte più frequenti ed aggressive che mai, alimentate e giustificate agli occhi del pubblico dall’attività di propaganda massiccia dei media che dipingono gli USA come “vittima” delle minacce di un dittatore mentalmente instabile a capo di un popolo indottrinato e represso; in qualche modo questo giustificherebbe l’invasione della penisola per liberare i coreani portando loro il capitalismo e la democrazia occidentali.

Tuttavia la storia mostra come le vere vittime siano la RPDC ed il popolo coreano: furono gli USA a bombardare la penisola radendo al suolo il 70% delle città ed uccidendo il 20% della popolazione, anche con l’uso di napalm ed armi chimiche e batteriologiche illegali, sono gli USA oggi a incitare lo sterminio dei coreani, minacciando di “distruggere completamente la Corea” o di farli morire di fame per porre fine al conflitto.

Avendo chiaro l’obiettivo della propaganda occidentale di giustificare interventi militari in altri paesi, è dovere di tutti i comunisti difendere la RPDC da false accuse e supportarla nella sua lotta contro l’aggressore imperialista.

Accusa #1: In Corea non c’è democrazia, mentre in occidente sì

Questa accusa non viene rivolta solo alla RPDC, ma a qualsiasi stato che si opponga all’imperialismo, e purtroppo molti compagni in buona fede credono ed alimentano questa bugia imperialista.

Da dove vengono queste accuse? Dagli USA, leader del mondo occidentale libero e democratico.

Cosa determina il grado di democrazia di uno stato, secondo l’occidente? La presenza o meno di elezioni.

Ma è davvero così? Se l’unico momento di potere popolare fossero le elezioni ogni 5 anni si potrebbe davvero parlare di democrazia?

Quale tra questi due è lo stato in cui la popolazione passa la propria vita in un’istituzione antidemocratica? Gli USA, dove nessun lavoratore ha potere decisionale sul posto di lavoro.
Al contrario, in RPDC, ad organizzare e gestire il posto di lavoro è il comitato di partito, composto da 25-35 membri eletti tra operai, ingegneri e dirigenti.

Inoltre in RPDC si tengono regolari elezioni per eleggere i membri delle assemblee popolari locali e dell’Assemblea Popolare Suprema, l’organo più alto del potere statale. I candidati vengono decisi in comizi del Fronte Popolare di Riunificazione della Madrepatria, e possono candidarsi con uno dei partiti del fronte o indipendentemente.

https://www.youtube.com/watch?v=-4P0dMEH4RQ

Accusa #2a: Esecuzioni sommarie

Secondo molte fonti d’informazione, spesso in Corea si ricorrerebbe a esecuzioni sommarie, applicate senza essere precedute da un giusto processo giudiziaro. Più che smentire un’accusa tanto infamante quanto inverosimile, è utile ricordare da dove e da chi vengono queste accuse:

Sbirri giustiziano sul posto un senzatetto per essersi accampato.

Altra esecuzione di senzatetto.

soprattutto se si cerca nella vicina Repubblica di Corea (Corea del Sud).

Accusa #2b: Mancanza di diritti umani

Organizzazioni non governative come Amnesty International e Human Rights Watch accusano la RPDC di mancare o limitare pesantemente diritti umani di base e di avere campi di concentramento per criminali ed opponenti politici, in cui le torture sarebbero “peggiori di quelle nei lager nazisti” e che vanno dallo stupro ed aborti forzati alla schiavitù forzata; tuttavia non esistono prove reali dell’esistenza dei suddetti campi di concentramento. Inoltre questo mostra una disgustosa tendenza a cercare di sminuire in qualche modo i crimini del nazismo.

Per continuare il paragone con gli USA si potrebbe parlare del sistema carcerario degli stati uniti, ma per approfondire la questione servirebbe un altro articolo.

Ecco cosa ha avuto da dire il popolo coreano sulla risoluzione delle nazioni unite sui diritti umani in RPDC:

https://www.youtube.com/watch?v=5riqKgDjroM

Ancora Amnesty International in un report parla delle condizioni sanitarie pessime del paese, in cui i medici sarebbero in costante diminuzione e dove le operazioni chirurgiche verrebbero fatte senza anestetizzanti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) invece la situazione sarebbe molto più rosea, con un sistema sanitario “che il resto del mondo invidierebbe”.

Tuttavia se le sanzioni criminali e genocide dovessero continuare, la RPDC correrebbe il rischio di una crisi sanitaria.

Per quanto riguarda le bugie al limite del reale, i compagni di anti-imperialism.org hanno redatto un buon dossier, che raccoglie le bufale più popolari e ne smaschera il contenuto falso e razzista.

Giuseppe Ferrino

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.