Riprendiamo, con questa stesura di appunti, la riflessione sul libro “Materialismo ed empiriocriticismo”, di cui abbiamo già pubblicato la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta , la sesta, la settima, l‘ottava, la nona, la decima, l’undicesima, la dodicesima, la tredicesima. la quattordicesima, la quindicesima, la sedicesima parte e la diciasettesima parte.
In questa opera Lenin smaschera progressivamente il carattere idealista dell’empiriocriticismo, cioè del machismo (dal fondatore di questa dottrina, Ernst Mach).
“L’empiriomonismo” di A. Bogdanov
“Personalmente -scrive di sé Bogdanov- non conosco finora, da quando è stato pubblicato che un solo un empiriomonista: un certo A.Bogdanov…Le sue concezioni soddisfano pienamente la formula sacramentale della priorità della natura sullo spirito….gli anelli superiori rappresentano l’esperienza degli uomini, l’esperienza psichica e, più in alto ancora, l’esperienza fisica; quest’esperienza e la conoscenza che ne deriva corrispondono a ciò che viene chiamato comunemente “spirito”.”
Il mondo fisico viene chiamato esperienza degli uomini e dichiara che l’esperienza fisica sta più in alto di quella psichica. Un’assurdità proprio identica a quella di ogni filosofia idealistica. Se s’intepreta così la definizione di Engels, allora anche Hegel è materialista, poiché anche lui pone prima l’esperienza psichica (sotto il nome di idea assoluta) e poi il mondo fisico ed infine la natura umana, che attraverso la natura concepisce l’idea assoluta. Nessun idealista negherà la priorità della natura, poiché di fatto non è prioritaria, la natura viene considerata come un dato immediato, come un punto di partenza della gneosologia. Questo perchè è essenziale all’idealismo prendere lo psichico come punto di partenza dal quale viene dedotta la natura, e solo dopo dedurre dalla natura la coscienza umana. Questo elemento “psichico primordiale” è perciò un’astrazione morta. L’idea senza l’uomo e anteriore all’uomo è un’invenzione degli idealisti come Hegel. La sensazione senza l’uomo, anteriore all’uomo è un’assurdità dell’idealista Hegel. La sensazione senza l’uomo anteriore all’uomo è quindi un’assurdità.
A tal proposito Bogdanov ricorre ad un sotterfugio idealistico quando stabilisce la seguente scala:
1-Il caos degli elementi (la parola elementi nasconde la nozione umana di sensazioni);
2-L’esperienza psichica degli uomini;
3-L’esperienza fisica degli uomini;
4-La conoscenza che essa genera.
Il primo gradino è una morta astrazione idealistica, secondo la quale davanti a noi non stanno le sensazioni umane, ma quelle divine definite anche le sensazioni di nessuno. Allo stesso modo Hegel ha divinizzato la comune idea umana, una volta staccata dall’uomo e dal cervello umano.
Anche il secondo gradino va eliminato, in quanto nessun uomo e neppure le scienze naturali riconoscono lo psichico anteriore al fisico. Il mondo fisico esisteva prima che lo psichico, in quanto è quest’ultimo il prodotto più alto della materia (cioè del cervello).
Solo scartando questi due primi gradini potremo avere un quadro del mondo che corrisponde realmente alle scienze naturali e al materialismo: il mondo fisico esiste indipendentemente dalla coscienza dell’uomo e lo psichico, la coscienza, come il più alto prodotto della materia.
Continua Bogdanov affermando che “il campo della sostituzione coincide con quello dei fenomeni fisici; ai fenomeni psichici non si deve sostituire nulla, poiché sono complessi immediati”. Questo è idealismo poiché lo psichico è considerato immediato mentre il fisico è dedotto.
Il mondo è l’idea assoluta diceva Hegel, il mondo è volontà sosteneva Schopenauer; Il fisico è sostituito dallo psichico dice ora Bogdanov! In tali giri di parole possiamo incontrare la medesima sostanza idealistica!
Si domanda Bogdanov “che cos’è un essere vivente? – e si dà anche la risposta – L’uomo è innanzitutto un determinato complesso di sensazioni immediate”. Notate l’assurdità dell’affermazione: l’uomo è innanzitutto un complesso di sensazioni immediate…evidentemente secondo Bogdanov esistono sensazioni immediate senza corpo fisico anteriori al corpo fisico…un’affermazione degna dei preti di seminario.
Bogdanov quindi afferma che “abbiamo ammesso che la natura fisica è una derivato dei complessi immediati…”. Una filosofia la quale sostiene che la stessa natura fisica è un derivato è filosofia clericale pura e semplice. Se la natura è derivata, va da sé che essa non può che derivare da qualcosa di più grande, poiché per creare la natura bisogna esistere indipendentemente da essa. In parole semplici si ammette l’esistenza di Dio. I filosofia idealisti hanno sempre cercato di modificare questo termine, Dio per l’appunto, di renderlo più astratto più nebuloso “chiamandolo” idea assoluta, spirito universale, volontà assoluta, volontà universale. Ogni uomo conosce e le scienze ne fanno oggetto d’indagine, l’idea e lo psichico come funzioni del cervello umano: staccare queste funzioni dalla materia organica, sostituire questa astrazione a tutta la natura fisica è pura filosofia idealistica.
Questo perchè l’idealismo afferma che la natura fisica è un derivato dell’esperienza degli esseri viventi e l’idealismo eguaglia la natura a Dio. Ma è indubbio che Dio sia un derivato dell’esperienza socialmente organizzata degli esseri viventi!
Il materialismo invece sostiene che l’esperienza socialmente organizzata degli esseri viventi è un derivato della natura fisica, è il risultato di un suo lungo sviluppo, sviluppo da uno stato primordiale in cui non esisteva né società né esseri viventi.
Sirio Stivalegna
Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.