Quasi ogni figura politica -democratica o repubblicana- ha fatto le condoglianze alla famiglia del senatore John McCain, morto lo scorso fine-settimana. Hanno provato a presentarlo come una persona onorevole e un esempio di decenza umana, ma si tratta di un razzista e criminale di guerra.

John Sidney McCain III, figlio e nipote di ammiragli della marina militare, è stato prima di tutto un repubblicano e un convinto rappresentante dell’establishment politico e della classe capitalista americani. Durante la sua permanenza in Vietnam come pilota della marina, è stato abbattuto, diventando un prigioniero di guerra. McCain, al tempo tenente comandante, stava bombardando una fabbrica di lampadine elettriche -un obiettivo civile- quando è stato abbattuto e recuperato da un nordvietnamita, guardia di sicurezza della fabbrica. Dopo la prigionia, divenne un rappresentante alla Camera e poi senatore dall’Arizona, supportando ogni intervento militare intrapreso dagli USA, dall’invio di truppe a Panama nel 1989 all’invasione dell’Iraq nel 2003. Durante i dibattiti tra i candidati alle elezioni presidenziali del 2008, si è vantato dei “successi” degli attacchi contro l’Iraq pur sapendo che la “vittoria” era in parte dovuta all’embargo americano contro l’Iraq, che ha ucciso mezzo milione di persone, assieme alla distruzione deliberata dei sistemi di purificazione dell’acqua del paese e la pulizia etnica di sunniti iracheni per mano di militanti sciiti, spalleggiati dagli americani.

Mentre McCain è lodato per aver tolto il microfono da una donna islamofoba che aveva accusato Obama di essere un musulmano, meno conosciuto è il suo supporto per la revoca del Martin Luther King Day. Il suo passato razzista è descritto in Gook: John McCain’s Racism and Why It Matters (“Gook: Il razzismo di John McCain e perché questo è importante”) di Irwin A. Tang. L’autore sostiene che “la combinazione di razzismo e guerrafondaismo sono perfettamente incapsulati nel termine ‘gook’, un termine razzista formatosi durante le numerose guerre americane… John McCain ha usato liberamente questo insulto anti-asiatico sui media finché non è stato costretto a smettere per paura di sabotare le proprie ambizioni presidenziali”.

Per questo, e per molto altro, John McCain non ci mancherà.

 

Perché McCain è importante?

La risorsa politica più importante di McCain è stato il suo trascorso da prigioniero di guerra durante la guerra del Vietnam, la prima sconfitta militare dell’imperialismo americano. Durante la seconda metà degli anni ’60, la guerra del Vietnam ha generato un enorme movimento di opposizione fatto di cortei, raduni e scontri con la polizia. Questo movimento, che ha sviluppato posizioni antimperialiste e solidali con i paesi oppressi, ha seriamente messo in discussione il ruolo dell’imperialismo americano, e la risultante mancanza di appoggio alla guerra ha in parte portato alla sconfitta dell’esercito americano. Il movimento studentesco e il movimento per i diritti civili sono stati fattori chiave di questo slancio della sinistra radicale.

La figura di John McCain, l’eroe di guerra, ha rappresentato il tradizionale guerrafondaismo, in opposizione a questa tendenza progressista. Ha incarnato la celebrazione dell’imperialismo americano, la cui guerra in Vietnam ha lasciato un milione di morti e diversi milioni di feriti. E ha incarnato il patriottismo in un paese che considera se stesso il “poliziotto del mondo” -assicurando la morte di milioni. È raffigurato come la rappresentazione moralmente positiva del modo di vivere americano.

 

La risposta dei “Socialisti” Democratici

Democratici e repubblicani tessono le lodi di McCain. Jesse Jackson ha twittato, “Persone come @SenJohnMcCain non nascono sugli alberi. Sono rari come perle. Lui rappresenta quanto c’è di meglio in noi. Possa essergli concessi un posto speciale in seno a Dio”. Barack Obama ha detto che McCain era fedele a “qualcosa di superiore – l’ideale per cui generazioni sia di americani e che di immigrati hanno combattuto, marciato e per cui si sono sacrificati”. Non dovremmo essere sorpresi da ciò. Dopotutto, democratici e repubblicani sono uniti nel promuovere l’imperialismo americano e le brutali politiche del capitale nel mondo.

Ma perché anche i socialisti democratici più famosi del paese stanno tessendo le sue lodi e piangendo la sua morte? Rispettando la sua memoria, salutano quel che ha rappresentato; rifiutandosi di denunciarlo per quel che è stato, nascondono che è stato un nemico della classe operaia, del movimento delle donne, degli immigrati e della gioventù.

“John McCain è stato un eroe americano, un uomo di decenza e onore e un mio amico. Mancherà non solo al senato americano ma anche a tutti gli americani che rispettano integrità e indipendenza. Jane e io facciamo le nostre più profonde condoglianze alla famiglia.” – Bernie Sanders

“L’eredità di John McCain rappresenta un esempio senza precedenti di umana decenza e servizio al paese. Da stagista, ho imparato molto riguardo il potere dell’umanità al governo attraverso la sua profonda amicizia con il senatore Kennedy. Ha significato così tanto per così tanti. Le mie preghiere sono al fianco della sua famiglia.” – Alexandria Ocasio-Cortez

 

Ma non è una questione di morale. La (sottilmente) velata correttezza politica rivela l’intenzione di mantenere lo status quo bipartitico dell’imperialismo americano, caratterizzato dalla prassi di capitolazione al nazionalismo. Sanders ha dimostrato in svariate occasioni che ha votato come un democratico mentre stava usando una retorica progressista. Anche se Alexandria Ocasio-Cortez non è ancora stata eletta, ha chiarito alcune sue posizioni e ha ritrattato altre, rendendo chiaro che si sta già piegando all’establishment del Partito Democratico.

Decidendo di imbiancare il passato nero da guerrafondaio di McCain, ha sprecato un’opportunità per far sentire una voce contro l’imperialismo. Questo significa ignorare le centinaia di migliaia di persone che sono morte come risultato diretto delle azioni di McCain in campo militare e di come ha votato nel Congresso. Mentre McCain può aver aderito a una visione più “politicamente corretta” della destra di Donald Trump, le sue politiche hanno comunque rappresentato morte e sofferenza per i lavoratori e le persone di colore americani che sono stati mandati in campagne militari ingiuste.

In un momento in cui la sinistra sta guadagnando terreno negli Stati Uniti, i socialisti devono guardare all’esempio degli studenti contro la guerra degli anni ’60 e ’70 e incoraggiare la gente a organizzarsi indipendentemente dagli establishment dei partiti. Soprattutto, i socialisti devono continuare la lotta contro le guerre imperialiste e il razzismo, invece di piegarsi alle norme e alle pressioni di Washington.

Non possiamo aver paura di dirlo. John McCain è stato un razzista e criminale di guerra, responsabile della morte di migliaia di persone in tutto il mondo – sia per il suo ruolo nella guerra del Vietnam, sia per il suo ruolo nel Congresso. Non piangiamo la sua morte e non ci mancherà.

Nicolás Daneri

Traduzione di Gabriele Bertoncelli da Left Voice

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.