Si è tenuto questo martedì un incontro, presso l’ASL 2 di Roma, tra una delegazione del Coordinamento Cittadino Sanità (CCS) e dei Movimenti per il Diritto all’Abitare, e la direzione dell’ASL, rispetto alla battaglia che da oltre un anno il CCS conduce in tutta la città contro la pratica della costrizione, per chi non può sottostare a liste d’attesa artificialmente allungate nella sanità pubblica e può permettersi di pagare un sovrappiù, alla pratica della visita intramoenia con tempi molto più stretti ma anche costi ben maggiori.
Il CSS, composto da lavoratori e utenti della sanità romana, aveva già ottenuto un incontro con la direzione dell’ASL a seguito di un presidio tenuto lo scorso 4 aprile; si era dunque già segnalato all’ASL “come da tempo sia in corso un processo che tende a smantellare pezzo per pezzo l’universalità e l’accessibilità all’assistenza sanitaria pubblica tutto a vantaggio degli interessi privati che fanno della salute un mero fatto di profitto e speculazione, anche attraverso l’uso dell’intramoenia come “saltafile” che garantisce solo a chi se lo può permettere di usufruire di visite e prestazioni in tempi accettabili”.
Le rivendicazioni che il CSS ha posto in quell’occasione alla direzione dell’ASL erano le seguenti:
- blocco dell’intramoenia fino al raggiungimento dell’equilibrio nei tempi con le prestazioni istituzionali;
- capillare informazione dei pazienti sulla possibilità di accedere all’intramoenia con costi a carico della ASL nel caso non vengano rispettati i tempi previsti dalla legge per i relativi codici di priorità;
- puntuale e precisa pubblicazione dei dati preventivi sui tempi di attesa per le varie prestazioni e codici di priorità per le visite istituzionali e corrispondenti tempi per le visite in intramoenia.
A fronte della risposta consistente in una presa di tempo nel primo incontro, il secondo ha visto il riconoscimento di fatto dell’ASL (per ora teorico) del diritto già stabilito per legge a che siano rispettati i tempi previsti di erogazione delle prestazioni mediche per tutti gli utenti.
Riportiamo di seguito il comunicato stampa del CCS sull’incontro di martedì.
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Mercoledì 12 giugno 2019 si è tenuto un nuovo incontro tra una delegazione del Coordinamento Cittadino Sanità / Movimenti per il Diritto all’Abitare e la ASL Roma 2. Stavolta l’incontro è stato sollecitato dalla Dottoressa Maria Cedrola (Direttrice U.O.C. Governo delle Liste di Attesa e Alpi) presente all’incontro in rappresentanza della ASL Roma 2 insieme al Dottor Giancarlo Tesone (Direttore Distretti 4 e 6 della ASL Roma 2) e al Dottor Pasquale Molitierno (Direttore dell’UOC Gestione Economica Risorse Umane e Relazioni Sindacali dell’ASL Roma 2).
Le forze dell’ordine, presenti in numero cospicuo nonostante la convocazione fosse ufficialmente formalizzata dalla dirigenza della ASL Roma 2, hanno tentato di presiedere l’incontro stesso direttamente al tavolo della trattativa. Un tentativo che ha trovato la ferma opposizione del Coordinamento Cittadino Sanità che ha imposto l’allontanamento del funzionario di polizia dal tavolo di confronto. Per fortuna il fatto è durato appena il tempo di uno sciamar di mosche, ma ci sembra utile evidenziarlo.
Il confronto è stato lungo e articolato ma, in sintesi, come Coordinamento Cittadino Sanità abbiamo ribadito le richieste che già ad aprile abbiamo fatto nel precedente incontro con la ASL Roma 2.
Sospensione dell’intramoenia
I risultati dei tempi delle liste di attesa sono, anche nella ASL Roma 2, disastrosi. Più del 30% delle prestazioni ( con picchi di oltre il 40%) NON vengono erogati nei tempi previsti dalla legge. La stesa legge impone, in questi casi, di sospendere l’intramoenia.
Intramoenia che per noi dovrebbe essere interamente abolita, visto che viene usata come saltafile della sanità pubblica, per chi se lo può permettere economicamente. Sappiamo bene che i problemi della sanità pubblica sono ben più articolati, ma intanto da qualche parte si deve cominciare. Cominciamo dalla sospensione dell’intramoenia che è il primo mezzo per accentuare le diseguaglianze sociali introducendo il concetto di una Sanità per cittadini di serie A, più ricchi, e cittadini di serie B, più poveri, che non possono permettersi di pagare.
La Direzione della ASL Roma 2 ha evidenziato che è una decisione politica forte sulla quale ci faranno sapere prima di agosto, a valle dell’adozione del Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa
Applicazione della legge 124 del 1998
La legge in questione, impone di rispettare i tempi di erogazione delle prestazioni richieste (contrassegnate dalle biffature sulla ricetta U- urgente-72 ore, B-Breve -10 giorni, D-Differibile-30 giorni , P-Programmabile-entro 6 mesi), consentendo ai cittadini di ricorrere all’intramoenia a carico del SSN , se tali prestazioni non vengono erogate nei tempi previsti dalla legge.
Abbiamo richiesto di semplificare le procedure per accedere a questa modalità e di darne evidenza ai cittadini.
La Direzione della ASL Roma 2 ha accolto la nostra richiesta e si è impegnata a comunicarci prima di agosto le modalità e i tempi per attuare questo impegno.
Pubblicazione dei dati sui tempi dell’intramoenia
La legge lo impone ma nessuno lo fa: i cittadini devono sapere le differenze dei tempi di attesa tra le prestazioni istituzionali (SSN) e quelle in intramoenia. E’ la premessa per l’applicazione dei due punti precedenti, e soprattutto è una DOVEROSA operazione di trasparenza nei confronti dei cittadini.
Abbiamo richiesto che vengano portati a conoscenza dei cittadini tutti i dati sull’intramoenia in possesso della ASL Roma 2.
La Direzione della ASL Roma 2 ha accolto la nostra richiesta e anche su questo punto si è impegnata a comunicarci prima di agosto le modalità e i tempi per attuare questo impegno.
In conclusione
A parole la ASL Roma 2 ha soddisfatto due punti su tre, ma appunto sono ancora parole. La ASL si è impegnata ad inviarci una bozza di verbale che certifichi questi impegni. Vedremo.
Rimane la valutazione negativa sul primo punto, la sospensione dell’intramoenia, di cui evidentemente non ci si vuole assumere la responsabilità politica. Si deve cioè scegliere se si vuole porre un argine alla progressiva privatizzazione della Sanità oppure no.
Il Coordinamento Cittadino Sanità preannuncia comunque fin da ora il proseguimento delle mobilitazioni a partire dalle iniziative già previste per le prossime settimane, per una sanità pubblica gratuita universale e umanizzata.
Il Coordinamento Cittadino Sanità si riunisce tutti i lunedì all’auletta del Policlinico Umberto I alle ore 17.
Coordinamento Cittadino Sanità
Movimenti per il Diritto all’Abitare
Giornale militante online fondato nell'aprile 2017.
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