Mentre il Consiglio di Sicurezza degli Stati Uniti si riuniva per discutere le possibili risposte all’attacco iraniano come ritorsione per l’assassinio del generale iraniano Qassen Soleimani, avvenuto il 3 gennaio, sei F-35 hanno lasciato la loro base negli Emirati Arabi Uniti, pronti a intervenire.
URGENTE: 6 Aviones de combate norteamericanos F-35 han despegado de la base aérea de Al-Dhafra en los Emiratos Árabes Unidos. pic.twitter.com/lz8stOCgux
— Mundo en Conflicto (@MundoEConflicto) January 8, 2020
Tuttavia, dopo l’incontro, il presidente Trump ha evitato le dichiarazioni pubbliche e ha parlato solo attraverso il suo account Twitter, in cui ha assicurato che “tutto va bene” e ha detto che avrebbe parlato mercoledì mattina.
I media internazionali riferiscono che più di sei F-35 sono partiti dalla base aerea di Al Dhafra negli Emirati Arabi Uniti, che potrebbero effettuare attacchi come rappresaglia per il recente bombardamento della base militare di Al Asad.
#BREAKING: Over six F-35As of #USAF have left Al-Dhafra Air Base in #UAE and might carry-out retaliatory airstrikes at #IRGCNavy targets around #PersianGulf & #HormuzStrait in response to Operation #Soleimani of #IRGC. In response, #IRGC might target #UAE using ballistic missiles pic.twitter.com/YsmAwEkgzb
— Babak Taghvaee (@BabakTaghvaee) January 8, 2020
All is well! Missiles launched from Iran at two military bases located in Iraq. Assessment of casualties & damages taking place now. So far, so good! We have the most powerful and well equipped military anywhere in the world, by far! I will be making a statement tomorrow morning.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 8, 2020
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