Sabato 8 Febbraio alcune centinaia di student* e lavorator* solidali hanno attraversato in corteo le strade di Gianturco (NA) sede di uno dei magazzini GLS di Napoli, in solidarietà ai facchini licenziati per aver rivendicato CCNL di categoria e diritti sindacali.
Poche ore prima sono entrati in sciopero i magazzini Gls di San giuliano milanese (MI) Frattamaggiore (NA), Fiano Romano (RM), Bologna, Campi Bisenzio (FI) e Piacenza. Sosteniamo e allarghiamo la mobilitazione!

Sono 50 i facchini licenziati alla GLS di Napoli, di proprietà del noto imprenditore Francesco Tavassi, già vicepresidente di Confindustria Campania.
I facchini impiegati nello smistamento dei pacchi all’interno del magazzino GLS di Gianturco sono stati prima sospesi, per aver scioperato in risposta all’ennesima gravissima azione antisindacale che ha imposto il trasferimento in un magazzino distante 30km ad uno dei delegati sindacali, e in seguito licenziati per aver rivendicato il salario e i diritti sindacali previsti dal CCNL trasporto e logistica.

I lavoratori all’interno del magazzino GLS di Gianturco sono costretti a lavorare “a chiamata”, con una paga di 5,60euro all’ora, con orari di lavoro fino a 17 ore al giorno senza il pagamento dello straordinario e con contratti a tempo determinato e part-time prorogati anche per 6 anni.
Ai lavoratori “tramite whatsapp, poche ore prima”, viene comunicato l’orario di inizio turno, senza menzionare quante ore di lavoro devono essere svolte, di fatto costringendo i lavoratori alla mercé degli interessi di profitto dell’azienda.

La vertenza alla gls di Napoli va inquadrata dentro un progetto padronale più ampio volto in primis a colpire il sindacalismo conflittuale e le vittorie ottenute negli ultimi 15anni nel settore della logistica e, in secundis a preparare il terreno repressivo per una potenzionale ondata di scioperi in Italia.

Del resto la burocrazia sindacale confederale potrebbe non riuscire a contenere l’ insofferenza operaia scaturita dalla “ristrutturazione” (già in atto) di alcuni settori strategici dell’economia italiana, e lasciare margini di intervento per il sindacalismo conflittuale.
Non è un caso che i licenziamenti si siano verificati nel pieno della promulgazione del ddl1660 che criminalizza lo sciopero con picchetto, uno degli strumenti più potenti a disposizione degli operai e che ha caratterizzato le vittorie operaie nella logistica.

Dopo mesi di scioperi con picchetto, puntualmente repressi da carabinieri e polizia, nove tavoli di trattativa con la committenza inconcludenti e i continui tentativi di intimidazione nei confronti dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali estendiamo e generalizziamo la vertenza dei facchini GLS di Napoli per vincere !

Ai facchini GLS ribadiamo la nostra solidarietà, impegnandoci a promuovere la lotta e creare momenti di solidarietà e di convergenza con le lotte operaie, ambientali, studentesche e contro la guerra imperialista che ci vedono impegnat* .

Uniamo  le lotte per vincere!

Convergiamo le lotte al fianco dei lavorator* !

Nato a Salerno nel 1994, vive Mercato San Severino dove ha partecipato al movimento dell'Onda col Collettivo d'Avanguardia Operaia e Studentesca nato in seno al liceo Virgilio.
In seguito, partecipa alle lotte e alle esperienze di autorganizzazione operaia in Campania.
Lavoratore precario e studente di filosofia all'Università di Salerno (Fisciano), è tra i fondatori de La Voce delle Lotte e della Frazione Internazionalista Rivoluzionaria.
Attivista sindacale indipendente.