A Bologna in via Gandusio, a fianco del ponte di via Stalingrado, proprio di fronte a uno stabilimento Hera bonificato solo di recente, si trova un complesso residenziale, alcuni palazzi, di case popolari. Da qualche anno, gli abitanti di questi palazzi sono tra i protagonisti delle lotte dei proletari bolognesi per la casa, e si sono organizzati nell’Associazione Pugno Chiuso, ora attiva anche in altri quartieri della città. Come ricorda anche l’articolo di Radio Città Fujiko, i palazzi di via Gandusio sono al centro del progetto “Rigenera”, che ricade all’interno del generale progetto di lungo corso in tutta Italia di privatizzazione, di svendita delle case popolari – un patrimonio immobiliare pagato per decenni dalla trattenuta GESCAL nelle buste paga dei lavoratori, che quindi sono a tutti gli effetti i proprietari legittimi di queste case, che lo Stato da anni sta cercando di sottrarre per dare ossigeno al mercato immobiliare, cioè, prima di tutto, ai palazzinari che lo dominano.

Il “caso Gandusio” è solo uno dei tanti, sparsi per tutto il paese, dell’estrema urgenza della questione abitativa, e del suo collegamento sempre più necessario alla difesa del salario e alla lotta alla disoccupazione di massa (mentre l’orario di lavoro medio aumenta) che i padroni impongono per sfruttare meglio i lavoratori.

Riproduciamo di seguito il comunicato dell’Associazione Pugno Chiuso, a seguito del picchetto antisfratto riuscito mercoledì scorso.


Bologna 12 APRILE 2017 – LE CASE POPOLARI SONO DEGLI OPERAI E DI CHI NE HA BISOGNO – VIA GLI USURPATORI.

Oggi GANDUSIO ha resistito, ma già da domani può avere bisogno di aiuto. La lotta di difesa delle case popolari, patrimonio della classe operaia, usurpato da partiti ACER e associazioni che di sociale non hanno niente HA BISOGNO DI BRACCIA E CERVELLI.
Saremo prepolitici e un po’ tamarri, ma è tre anni e mezzo che resistiamo quasi da soli alla dittatura del PD. Loro vogliono intascare i milioni di euro del piano rigenera, 5,8 per Gandusio li hanno già presi senza fare niente, DOVE SONO FINITI? Ma soprattutto vogliono i palazzi di via Gandusio SGOMBERI dagli inquilini attuali, per trasformarli in chissà cosa…Alberghi, studentati o abitazioni di nome popolari, ma con affitti da privati.

I palazzi di Gandusio per anni esposti allo schifo dello scarico di HERA davanti al vecchio gasometro, AREA DA POCO BONIFICATA, per cui molti vecchi inquilini di Gandusio si sono ammalati di tumori, molti sono già morti e noi combattiamo anche per loro perchè queste case sono state costruite con la GESCAL: tassa sui salari. Queste case sono DEGLI OPERAI e di chi ne ha bisogno, non di chi ci vorrebbe speculare, dopo avere fatto mangiare le clientele di tutti i partiti con relative associazioni che hanno intascato finanziamenti per sfruttare i propri inquilini, volete qualche nome: xenia, mondodonna oppure l’altra babele che occupa per 44 euro 10 appartamenti in cui non fa alcun tipo di attività per gli abitanti del ghetto dove abitiamo.
AIUTACI A DIFENDERE GANDUSIO E LE CASE POPOLARI.

Associazione Sindacale Pugno Chiuso

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