Di Pablo Bartoli
Firenze-Osmannoro , quartiere industriale ai confini con Sesto Fiorentino, anzi, amministrativamente Sesto, il cui nome è di origini nebulose, forse addirittura etrusche, simbolo di luoghi paludosi, ma nell’abitudine corrente fiorentina usato per significare luogo lontano e degradato.
Ai giorni d’oggi l’Osmannoro è il simbolo del più infame lavoro salariato con mille capannoni di industrie più o meno regolari ma comunque tutte assoggettate all’antica regola del cinico profitto.
È qui che ha perso la vita Fabio, 21 anni, corriere, come me in una di quelle fabbriche della logistica che si dividono il mercato a suon di sconti sul costo del lavoro e della sicurezza.
Con la privatizzazione sfrenata del settore le mille ditte nate per la distribuzione di merci e posta si dividono la torta a colpi di ribassi sugli appalti.
È così che in una di queste , la “Nexive” famosa per aver appaltato il recapito delle simpatiche ingiunzioni di Equitalia , da un carrello , evidentemente poco fissate , si staccano numerose pesantissime sbarre di ferro , centrando in pieno questo giovane lavoratore .
Quanto ancora dovremo piangere? Quanto tempo ancora dovremo sopportare le lacrime di coccodrillo di quelle istituzioni che sono tra le prime responsabili di ciò che ogni minuto accade ai danni dei lavoratori? Francamente abbiamo finito le lacrime. È giunto il momento che ogni macchinista, ogni facchino, ogni meccanico, ogni operaio di questo lurido sistema comprenda che solo organizzandosi e prendendo coscienza del fatto che solo la riappropriazione dei mezzi di produzione e lo sradicamento di ogni concetto di profitto si potrà ridare dignità e sicurezza alla parola “lavoro”.
Presto ci diranno che la morte di questo giovane è dovuta all’incuria di qualche collega o ad altre fatalità , ma noi sappiamo la verità e questa verità dovremo prima o poi metterla in campo per il sovvertimento dell’attuale stato delle cose che si chiama “capitalismo”.
Lo dobbiamo a tutti coloro che muoiono ogni giorno nel mondo sul lavoro e di lavoro.
Fabio sta aspettando.

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