Perugia. La Nestlè Italia – nella persona dell’Amministratore Delegato Leo Wencelsocietà – ha annunciato che nel nuovo piano industriale sono previsti 340 esuberi; personale che a detta dell’azienda dovrebbe essere ricollocato in altre società. Non vi sono, però, nè conferme nè reali piani per garantire il lavoro. I padroni Nestlè stralciano così i vecchi accordi, nei quali erano garantiti tutti i posti di lavoro.

Le burocrazie sindacali avevano già accettato un accordo al ribasso, facendo finire i lavoratori in cassa integrazione. Il nuovo accordo prevedeva il rilancio aziendale e la piena garanzia per tutti gli operai al lavoro.
Su spinta dei lavoratori, le RSU si son trovate costrette a proclamare lo stato di agitazione, dichiarandosi pronte a scioperi e manifestazioni.

Continua ovunque in Italia l’attacco dei padroni attraverso processi di riorganizzazione industriale. La ricetta è sempre la stessa: far aumentare i profitti abbassando i salari, allungando la giornata lavorativa e aumentando i ritmi. Meno operai e più lavoro da fare.
Il 14 giugno sono state convocate assemblee generali e il giorno 15 ci sarà un tavolo di trattative nella sede della Regione Umbria.

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.