Il 30 maggio scorso , in occasione degli 80 anni della struttura sanitaria Spallanzani, che ha ospitato la passerella istituzionale del presidente della regione Lazio e del ministro della sanità, un gruppo di lavoratori e lavoratrici portò all’attenzione con un volantinaggio le carenze di personale che si ripercuotono ogni giorno sul servizio ai pazienti, oltre che ovviamente sulle condizioni di lavoro degli stessi operatori. In quell’occasione la risposta della direzione della struttura fu assolutamente sproporzionata.

Come se non bastassero le intimidazioni avvenute al volantinaggio assolutamente pacifico un lavoratore e una lavoratrice (Lorenzo e Alessia, quest’ultima rappresentante sindacale, per di più), in seguito ad un intervento pubblico che evidenziava le medesime carenze del servizio, la direzione decideva in maniera assolutamente inaccettabile di mettere entrambi sotto consiglio disciplinare convocato per martedì 18 luglio, con la minaccia di licenziamento in tronco per aver leso la rispettabilità dell'”azienda”.

Insomma, a fronte delle politiche scellerate di ogni governo negli ultimi anni, che hanno depotenziato tutti i servizi della sanità pubblica, si vanno a colpire quei lavoratori che chiedono maggiore attenzione per un migliore funzionamento della stessa, invece di prendere atto delle carenze e provare a migliorare la situazione.

La rappresaglia che questi lavoratori stanno subendo è assolutamente inaccettabile, gli ospedali pubblici non sono aziende, la sanità pubblica deve (o meglio, dovrebbe) essere gratuita ed accessibile a tutti e tutte non una mangiatoia per gli interessi privati, per questo utenti e lavoratori, in concomitanza con il consiglio disciplinare, martedì 18 luglio dalle ore 8:30, si ritroveranno in presidio davanti la struttura ospedaliera.

Contro le rappresaglie della direzione!

Al fianco di Alessia, Lorenzo e tutti i lavoratori e le lavoratrici che alzano la testa!

Di CM