Recentemente è stata approvata alla camera dei deputati la legge Fiano che introduce il reato di propaganda fascista e nazifascista con particolare attenzione al mondo dei social network, diventato in quest’ultimi anni il brodo di coltura dei nostalgici del ventennio. Se da una parte questo è sicuramente un passo avanti nella lotta all’ideologia nazifascista, non dobbiamo illuderci sul carattere risolutivo della stessa. Come sappiamo l’apologia di fascismo è vietata dalla costituzione e le leggi Scelba e Mancino stabiliscono le modalità con cui lo stato previene la ricostituzione del partito fascista. La legge Fiano si inserisce in questa tradizione e aggiorna le precedenti misure alle nuove piattaforme social che sono sorte negli ultimi anni come Facebook, twitter, etc . La democrazia borghese è infatti interessata a limitare lo sviluppo di movimenti di tipo totalitaristico quando non necessari (ossia quando manca una classe operaia combattiva). Il regime di democrazia borghese è il miglior sistema politico cui la borghesia possa aspirare, è il regime politico nel quale il profitto può essere massimizzato e quindi va conservato fintanto che è possibile farlo.
Per quanto riguarda il movimento 5 stelle abbiamo sulla nuova legge Fiano un approccio puramente populista. Celebre è diventato il tweet del deputato Carlo Sibilia: “Oggi la Apple presenta l’iphone8 e noi siamo costretti dal PD a discutere di fascismo vs comunismo”. Il tweet riassume in maniera magistrale la posizione del movimento 5 Stelle nei confronti dei sempre più diffusi movimenti neofascisti e neonazisti: negare l’esistenza di un problema. I 5 stelle infatti puntano a una silenziosa approvazione in un regime di laissez faire; non si espongono mai sulle nuove destre direttamente, ma si limitano a criticare ogni provvedimento che potrebbe danneggiarle. Sarà forse per via dei padri dichiaratamente fascisti degli esponenti di punta Di Maio e Di Battista, sarà forse per il carattere estremamente reazionario del Movimento, fatto sta che i 5 stelle sono pronti ad affossare qualsiasi antifascismo, anche il più morbido. Ed è così che si accusa la nuova legge Fiano di essere “liberticida”, in quanto limita la libertà di espressione a chi la libertà di espressione la vuole negare.
E’ opportuno sottolineare nuovamente che non stiamo parlando di una manovra risolutiva, che porterà alla sconfitta di ogni fascismo; questo è un compito che solo tutti gli sfruttati uniti possono portare a compimento. Solo un antifascismo militante e di classe segnerà la sconfitta definitiva dei rigurgiti fascisti.

Adelchi

Redattore della Voce delle Lotte, nato a Napoli nel 1996. Laureato in Infermieristica presso l'Università "La Sapienza" di Roma, lavora come infermiere.