Pubblichiamo l’intervista rilasciata a La Voce delle Lotte del sindacalista USB Marco Sansone, lavoratore dell’Azienda Napoletana Mobilità, dove da diversi mesi è in atto una battaglia contro la privatizzazione del TPL promossa dal Comune di Napoli guidato da De Magistris e dalla Regione Campania guidata da De Luca.
A tal proposito, l’USB ha convocato diversi scioperi. Nell’ultima iniziativa di lotta la dirigenza aziendale ha chiamato la DIGOS col chiaro intento d’intimidire chi lotta contro la privatizzazione.

La vertenza ANM sembra essere al centro del dibattito cittadino. Cosa sta succedendo?

Sta succedendo che l’Amministrazione Comunale sta chiaramente adottando politiche che porteranno alla privatizzazione selvaggia del settore. È bene che cittadini e lavoratori sappiano che privatizzazione vuol dire da una parte ulteriore peggioramento del servizio e contemporaneo aumento dei costi dei biglietti, dall’altra taglio del costo del lavoro con conseguente perdita dei diritti acquisiti.

C’è stata una iniziativa di lotta sotto il palazzo della direzione aziendale. Cosa é successo?

La scelta di non sottoscrivere il protocollo d’intesa presentato dal Comune di Napoli alle parti sociali da parte dell’USB ha decisamente inasprito i già difficili rapporti con la nostra Organizzazione ed i vertici comunali ed aziendali. Non a caso, all’indomani dello scioglimento della riserva sulla firma all’ipotesi di protocollo in modo negativo da parte nostra, siamo stati differiti dal tavolo delle trattative rispetto alle altre Organizzazioni Sindacali.
Ieri mattina abbiamo organizzato un’assemblea pubblica presso la sede direzionale dell’ANM e durante il comizio, io ed un altro compagno, siamo entrati all’interno della Direzione perchè, tra l’altro, avevamo una convocazione per una riunione.
Ebbene, una volta dentro, abbiamo esposto uno striscione all’esterno di una finestra che dava sulla strada il cui testo recitava: “Mobilità pubblica per tutti. 0% ANM privata”.
Tanto è bastato affinchè la DIGOS, chiamata chiaramente dai vertici aziendali, ci fermasse, ci perquisisse e ci trattenesse per più di un’ora all’interno dell’edificio aziendale. Oltretutto ci hanno anche sequestrato lo striscione.

Il 10 novembre cosa rivendica l’usb per lo sciopero convocato?

Lo sciopero ha un carattere nazionale e generale. Verte sull’opposizione alle politiche dettate dall’Unione Europea che continua ad affamare il nostro continente e non solo, è contro il Governo Renzi/Gentiloni che aumenta l’età pensionabile, toglie diritti a cittadini e lavoratori, reprime il dissenso e che vuole privatizzare i settori pubblici di questo Paese come la sanità, la scuola ed il trasporto locale.
Noi in ANM abbiamo confluito nel 10 novembre anche il sesto sciopero da luglio ad oggi per continuare a dire di no alle politiche di privatizzazione del settore e per un reale rilancio del trasporto a garanzia del diritto alla mobilità per la cittadinanza tutta.

Douglas Mortimer

Pubblicato da Fabio Manta su Mercoledì 8 novembre 2017

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.