Mentre in Palestina si sta sviluppando la terza intifada, è doveroso per il movimento operaio mostrare la propria solidarietà al popolo palestinese in lotta contro l’oppressione dello Stato coloniale di Israele. Tra le varie piazze convocate nella giornata di sabato 9 dicembre, la più interessante è stata quella organizzata (in larga parte dal SiCobas) a Piacenza. Il corteo, che ha visto il blocco del centro a opera di più di 500 persone, è stato espressione di un’enorme esplosione di rabbia per le ingiustizie che il popolo palestinese subisce quotidianamente. Un sentimento veramente genuino che anima poche manifestazioni, soprattutto negli anni più recenti.

#PalestinaCorteo in solidarietà col popolo palestinese.

Pubblicato da La Voce delle Lotte su Sabato 9 dicembre 2017

A guidare la manifestazione erano, simbolicamente, i bambini. I più colpiti dall’occupazione, e simbolo di un futuro che lo Stato terrorista di Israele vuole negare a minoranze etniche (come i falasha, ebrei di origine etiope) e popoli interi (appunto gli arabi palestinesi), in nome della superiorità degli ashkenaziti.

Manifestazione di Piacenza libera palinsesto

Pubblicato da Monzoor Alam su Sabato 9 dicembre 2017

Per quanto la maggioranza dei partecipanti (in genere iscritti al SiCobas) fosse di origine araba e di fede musulmana, il corteo non era né esclusivo né eterogeneo. Nei vari interventi si è spesso ribadita la necessità di superare le divisioni di tipo culturale o etnico, e in buona parte ciò è stato realizzato nel corteo stesso, nella prospettiva più ampia dell’abbattimento del capitalismo come unico modo per porre fine all’imperialismo e al colonialismo. I padroni, che siano ebrei israeliani o musulmani arabi, sono il nemico comune a ogni proletario, indipendentemente dall’etnia o dalla religione.

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.