Prosegue a passi da gigante la politica di distruzione di svendita del territorio e dei servizi pubblici ai privati ad opera del governo Syriza. Dopo le dichiarazioni sui cinesi che “stanno investendo moltissimo in Grecia”, il governo ellenico prosegue nello smantellamento delle aziende pubbliche.

In Grecia recentemente il governo di Alexis Tsipras, acclamato fino a qualche tempo fa come leader della nuova sinistra, ha venduto ai privati il 17% della PPC, DEH in greco, società energetica del settore pubblico roccaforte del sindacalismo conflittuale.

Inoltre, il governo Syriza-Anel ha messo sul mercato il 65% della Depa, società strategica per la distribuzione del gas, soprattutto in prospettiva della costruzione di nuovi gasdotti che passeranno per il territorio ellenico. Contestualmente ha venduto il 35% della Hellenic Petroleum, la società pubblica che raffina. In sostanza vengono privatizzati i settori strategici dell’economia del Paese. L’esatto contrario di una politica che ci si aspetterebbe da un partito che si dice di sinistra e vicino alle istanze dei lavoratori.

Alla notizia di nuove privatizzazioni sono tornati a scendere i titoli di Stato ellenici, arrivati al di sotto del 4,8%.

L’annuncio di nuove privatizzazioni apre la strada verso un’intesa all’Eurogruppo prossimo previsto il 22 gennaio, che dovrebbe in seguito rilasciare la tranche di 5,5 miliardi di euro. Un piano di aiuti che terminerà ad agosto 2018 con il ritorno di Atene sul mercato dei capitali. L’annuncio di queste nuove privatizzazioni ha fatto scendere i tassi decennali sui bond greci a un minimo di otto anni, inferiore al 4,8%.

Un bel banchetto per i capitalisti ellenici e della zona Euro, che grazie al governo di sinistra di Syriza potranno accumulare ingenti profitti.

Se Syriza è l’esempio per la sinistra italiana e per i nuovi soggetti che stanno nascendo soprattutto nella nuova fase elettorale, c’è poco di cui stare felici per lavoratori e giovani.

Douglas Mortimer

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.