Nei giorni 2, 3 e 4 Febbraio si è tenuto il quarto congresso del NPA a Saint-Denis. I militanti di Corrente Comunista Rivoluzionaria, su iniziativa di Rivoluzione Permanente e dei compagni di un’ altra corrente del NPA hanno difeso, in seno alla piattaforma Z, un programma di rottura col progetto del “partito largo”, per un NPA operaio e rivoluzionario. Iniziativa questa che, assieme ad altre, ha condotto alla redazione di una dichiarazione congressuale finale comune con i compagni delle piattaforme T e Y.

La piattaforma U, i cui componenti appartengono tutti alla corrente maggioritaria della Quarta Internazionale (ex Segretariato unificato), rappresentava circa il 60% dei delegati alla conferenza nazionale (CN) del 2016. È stata messa in minoranza nel voto sulla composizione della nuova direzione. La maggioranza dei delegati ha inoltre rifiutato di attuare una politica che, al di là delle formulazioni vaghe, rifiuta di rompere con la linea dei “partiti non delimitati strategicamente” e ha già portato a numerose scissioni come si può vedere per il Partito Comunista Francese, nel caso di Ensemble e per La Francia Insoumise.

Lo sfaldamento della sinistra del partito (piattaforma A nel 2016) in 6 piattaforme ha impedito ogni possibile maggioranza alternativa. Questa deflagrazione va molto al di là dei disaccordi reali che possono esistere su questioni di orientamento e tattica.

Non condividiamo l’ opinione dei compagni della piattaforma W secondo la quale la molteplicità delle piattaforme sarebbe una ricchezza e non una debolezza. Questa concezione infatti mira a stabilizzarsi sulla situazione presente, a non condurre nessuna battaglia per un orientamento ed una direzione alternativi, a concentrarsi su una autocostruzione di frazioni, nel contesto di un NPA considerato non più come un partito operaio e rivoluzionario da costruire, ma come un movimento funzionale ad attuare la sua tabella di marcia, evitando scrupolosamente la lotta politica.

La piattaforma Z ha perseguito i suoi sforzi mirando a un raggruppamento della sinistra del partito su basi di lotta di classe, nel quadro di una strategia comunista rivoluzionaria comune. Con risultati limitati: emendata e sostenuta dalle piattaforme T ed Y, la nostra proposta di dichiarazione congressuale finale, centrata sugli assi di un riorientamento che permettesse al NPA di affrontare la sfida della situazione attuale, ha ottenuto solo il 18,5 dei suffragi.

Allo stesso tempo abbiamo difeso una prospettiva internazionalista chiedendo, senza ottenere risposta dalla ex maggioranza, di poter finalmente dibattere del sostegno accordato al governo social-liberale portoghese dal Blocco di sinistra, al quale partecipano i cofirmatari della piattaforma U per il congresso della Quarta Internazionale che si terrà fra qualche settimana.

Tutto resta dunque da fare. Per costruire il NPA noi continueremo il nostro lavoro, prendendo posizione nella direzione nazionale e negli altri organismi interni.

Ci siamo rivolti in particolare ai compagni della piattaforma V. È vero che a partire dal congresso del 2015 e dalla conferenza nazionale del 2016 (dove eravamo assieme), una serie di divergenze pratiche ci hanno divisi. Ma questo congresso ha dimostrato che possiamo metterci d’accordo su un certo numero di questioni, non solo generali, ma anche immediate. Se in ultima istanza la posizione sulla lotta di classe ci divide per questioni pratiche, non metteremmo certo da parte la lotta politica per un NPA operaio e rivoluzionario, questione sulla quale abbiamo delle convergenze significative. È tempo di mettere in primo piano le convergenze. Le lotte del movimento giovanile e sulla questione dell’ istruzione che stanno per cominciare potrebbero essere una prima tappa.

Courant Communiste Révolutionnaire

fonte: www.revolutionpermanente.fr

Traduzione di Ylenia Gironella

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.