Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato stampa e il messaggio inviatici dalla CUB Alessandria rispetto alla vertenza dell’Azienda Agricola Balduzzi, facente parte del coparto agricolo alessandrino come la Angeleri, di cui avevamo scritto nel momento delle minacce ricevute dai lavoratori da CasaPound.

L’azienda agricola Balduzzi Fiorenzo e Stefano di Isola Sant’Antonio è specializzata nella coltivazione e nel confezionamento di ortaggi per la grande distribuzione organizzata (GDO), occupa circa trenta operai, in gran parte africani, tutti impiegati in azienda da anni con contratti stagionali o a chiamata. Lo scorso mese, a fronte delle proteste di cinque operai per la mancata proroga del loro contratto come d’uso in azienda, i titolari accampavano vari pretesti, tra cui la meccanizzazione della raccolta degli spinaci e il “problema” di uno sciopero messo in atto per chiedere una retribuzione più alta. In realtà il problema del possibile mancato rinnovo dei contratti si era già presentato in passato e l’azienda, per non far sollevare polveroni, si era detta d’accordo col sindacato sul fatto che, in caso di cali del carico di lavoro complessivo, di redistribuire il lavoro senza passare ai licenziamenti. Il tutto, mentre un controllo della Guardia di Finanza certificava l’utilizzo del lavoro in nero in diversi casi da parte dell’azienda.


In data 22 novembre 2018 abbiamo finalmente ricevuto la risposta alla nostra Pec del 15 novembre 2018 (con la richiesta d’incontro urgente) da parte di Cesare Balduzzi della Azienda Balduzzi P e S ss soc agricola.

Nella stessa il Sig, Cesare Balduzzi afferma che la CUB solleva in maniera strumentale la questione rispetto alle posizioni di 5 ex lavoratori (tutti e 5 iscritti alla CUB) della sua Società. L’Azienda Balduzzi, per bocca del suo titolare, davanti a tutti i lavoratori e al Sig. Antonio Olivieri del Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia, si era dichiarato d’accordo a ciò che il Sindacato aveva proposto e cioè, qualora ci fosse stato un calo lavorativo, di ridistribuire il lavoro fra tutti i lavoratori presenti. A tal proposito non si capisce per quale ragione nella risposta il Sig. Cesare Balduzzi ha affermato che i 5 lavoratori da noi tutelati si occupavano della raccolta di prodotti stagionali ora non più in raccolta stante l’approssimarsi della stagione invernale: e la suddetta ridistribuzione del lavoro tra tutti i lavoratori che fine ha fatto? Si è rimangiato le parole?

Proseguendo nella risposta il Sig. Balduzzi fa riferimento alle assunzioni, alle remunerazioni per le ore di servizio ed agli oneri contributivi tutti e tre perfettamente regolari, così, prosegue, come lo sono tutti i dipendenti della Società Agricola Balduzzi; peccato che un po’ di tempo fa, questa stessa Azienda era salita agli onori delle cronache a seguito di un intervento della Guardia di Finanza e dell’Ispettorato del Lavoro per la presenza di lavoratori “in nero”: giornate di lavoro non regolarizzate, ore non corrisposte, con addirittura la presenza in Azienda di una lavoratrice in maternità.

Il Sig. Balduzzi, nella sua risposta, parla di iniziative organizzate dalla CUB del tutto “ingiustificate” non specificando di quali iniziative si tratti; in più parla dei nostri “attacchi diffamatori” intervenuti sui quotidiani locali e nazionali e sulla piattaforma social Facebook con post che parificano la sua Azienda a realtà schiaviste: ma il vero attacco diffamatore è stato promosso dal Sig. Balduzzi perché ha colpito la libera espressione di pensiero nella denuncia della CUB, il cui modus operandi è la conflittualità, parificando tale libera espressione alla stregua di un reato da perseguire penalmente.

All’affermazione del Sig. Cesare Balduzzi che la CUB fa facili slogan e propaganda spicciola sull’ effettiva violazione dei diritti dei lavoratori, minacciandoci quindi di un’immediata azione penale per la grave diffamazione a cui l’Azienda è stata sottoposta, certamente da parte della CUB vi saranno le dovute contro misure tanto dal punto di vista sindacale e legale quanto dal punto di vista dell’utilizzo di tutti i mezzi di comunicazione di massa ai quali potremo accedere.

Resta comunque il fatto che la vertenza sindacale rimane, ed è piuttosto seria quantomeno per due motivi:

  • negli anni scorsi i lavoratori hanno sempre lavorato anche nel periodo invernale e non si è mai fatto riferimento all’interruzione della raccolta;
  • in ogni caso, rimane in piedi il diritto dei lavoratori alla stabilizzazione.

Da parte nostra, saremo presenti, come sempre, a fianco di chi lavora e di chi lotta per i propri diritti.

Alessandria, 26 novembre 2018

Per la CUB di Alessandria e Provincia Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia

Miguel Arismendi, coordinatore provinciale

 


Cari compagni,

Venerdì scorso, 30 novembre, abbiamo fatto un presidio sindacale per protestare contro il mancato rinnovo di cinque lavoratori stagionali, tutti e cinque iscritti alla CUB, tutti senegalesi.

Nel presidio del mattino il padrone e titolare dell’Azienda, Cesare Balduzzi, ha cercato di investire, con il suo Suv, due persone: Antonio Olivieri, del Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia, e uno dei lavoratori che partecipava alla protesta; tutto sotto gli occhi dei carabinieri.

Fortuna ha voluto che in quel momento mi trovassi a filmare col cellulare lo sviluppo del presidio; abbiamo avvertito subito la Digos, la quale è arrivata poco dopo.

La vertenza sindacale va avanti, la stessa giornata di venerdì ci siamo recati in Comune per chiedere un incontro col Sindaco di Isola Sant’Antonio. Siamo stati ricevuti da lui al primo pomeriggio di venerdì. Il Sindaco si è subito mostrato disponibilissimo ad incontrare il Sig Cesare Balduzzi per cercare di sbloccare la situazione dei cinque lavoratori. Dovrebbero sentirsi nella giornata odierna.

Abbiamo anche chiesto un incontro urgente in Prefettura, così come abbiamo fatto per la vertenza della ditta Angeleri di Guazzora. Tanto dal Sindaco di Isola Sant’Antonio, Sig. Cristian Scotti, come dalla Prefettura di Alessandria, attendiamo notizie.

Volevo anche informarVi che nella giornata di ieri ci siamo recati in Questura per denunciare il tentativo di investimento da parte del Sig. Cesare Balduzzi durante il presidio sindacale di venerdì scorso.

Un caloroso abbraccio a pugno chiuso a tutti voi.

Per la CUB di Alessandria e Provincia

Miguel Arismendi, coordinatore provinciale

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.