Pubblichiamo di seguito il comunicato degli antifascisti di Carpi rispetto alla provocazione fascista organizzata da FN contro dei migranti.


Il 4 agosto in via Carlo Marx a Carpi sarebbe dovuto andare in scena il presidio organizzato da Forza Nuova per protestare contro l’accoglienza di un gruppo di migranti in una palazzina adiacente al circolo Tennis. Il presidio, indetto direttamente dal leader nazionale forzanovista, Roberto Fiore, poi non presentatosi, è stato sabotato dall’intervento attivo di circa una sessantina di cittadini carpigiani accorsi sul posto per difendere le strade dalla minaccia fascista.
Ci sembra innanzitutto doveroso porre l’accento sulla spontaneità che ha animato la contromanifestazione. Ad opporsi al presidio di chi fomenta la guerra fra poveri diffondendo odio, razzismo e xenofobia c’erano infatti cittadini carpigiani  accomunati da un sentimento antifascista.
Contemporaneamente ha avuto luogo anche un partecipato presidio antifascista di fronte al Municipio, promosso dall’ANPI e supportato da diverse realtà istituzionali, a dimostrazione del fatto che la risposta della città è stata forte e determinata e con diverse modalità.
Tra le file dei forzanovisti (meno di un centinaio, a differenza di quanto vogliono far credere) ben pochi erano i carpigiani.
Gli  antifascisti e le antifasciste presentatisi a mani nude e a volto scoperto muniti solo di chitarre, con l’intento di coprire le parole di odio con cori e canti popolari e della Resistenza, sono stati fin da subito e più volte soggetti alle aggressioni dei picchiatori della formazione neofascista venuti da altre città (Modena, Mirandola e la bassa modenese, Verona, Treviso, Bolzano, Mantova, Bologna, Rimini e addirittura Roma) a gonfiare le fila del presidio provvisti di aste, poi usate come oggetti d’offesa insieme al lancio di sassi. Queste aggressioni sono state favorite dalla protezione operata dall’esiguo numero di agenti di polizia presenti, che, non avendo il controllo della situazione, sono addirittura arrivati a caricare i partecipanti della contromanifestazione spianando la strada ad un’ulteriore attacco da parte dei neofascisti.
La risposta antifascista si è mostrata determinata nell’opporsi  a queste provocazioni, mantenendo la posizione fino a quando i forzanovisti sono stati scortati dalla polizia alle macchine.
I contromanifestanti si sono poi mossi cantando in corteo selvaggio fino a piazza Martiri.
Ci teniamo a condividere alcune considerazioni.
Ci svincoliamo dagli appellativi con cui la stampa ci ha identificato. Definirci “ragazzi dei centri sociali” è estremamente riduttivo e fuorviante. La demagogia con cui è stato trattato l’episodio è mirata a contrapporre ed isolare piccoli gruppi nel contesto sociale cittadino facendo apparire gli scontri come una guerra fra bande. È evidente che i cittadini carpigiani che hanno animato il contropresidio non fossero inquadrati in logiche di qualsivoglia centro sociale,che oltretutto non esiste a Carpi. È stata una risposta spontanea, naturale, genuina, un rigurgito legittimo contro chi questa città non la conosce, non la vive, cavalcando il malcontento sempre più diffuso per propagandare odio razziale e xenofobo in cerca di un riscontro elettorale.
Denunciamo con forza le responsabilità della Questura. Notiamo con sdegno la superficialità con cui troppo spesso, nel nostro Paese, vengono concesse autorizzazioni a manifestazioni di stampo fascista. Evidenziamo infine, come in questa occasione la Questura abbia mostrato la propria inadeguatezza: nel gestire le conseguenze di un simile evento estraneo al nostro contesto cittadino e non considerando la possibilità di una risposta da parte di chi vive in una città con una forte storia di Resistenza.
Carpi non ha paura e continuerà a rispondere con determinazione a qualsiasi provocazione fascista.
Nessuna agibilità e nessuno spazio ai fascisti, né a Carpi né altrove.
Carpi Antifascista,
Le antifasciste e gli antifascisti di Carpi

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.