No, non è una notizia datata 1933. Non è un articolo storico su violenze avvenute nella Germania di Hitler. E’ successo qualche giorno fa a Norimberga, paese tedesco governato dai socialdemocratici (SPD). Nella città che ospitò due importanti processi contro i criminali nazisti, oggi si rastrellano immigrati. Segno evidente del passo dei tempi. Un passo che ci sta portando a cadere in un fosso.

Mercoledì, la polizia ha fatto irruzione in una scuola professionale per catturare ed espellere Schüler Asef N, studente ventenne di origine afghana. In risposta, trecento studenti dell’istituto hanno organizzato un grande picchetto per impedire la deportazione del loro compagno. Ne è nata una colluttazione forte con la polizia, videoripresa da centinaia di persone e che ha fatto il giro di tutto il mondo.


La polizia contestava al ragazzo di aver mentito per anni sul suo status di richiedente asilo e di non avere il visto per restare a vivere in Germania, poichè la sua richiesta di permesso di soggiorno era stata respinta.
Da qui, la malsana idea che potesse essere pericoloso per l’ordine costituito tedesco; che potesse rappresentare un potenziale terrorista.

In realtà, i legali del giovane hanno confutato la versione ufficiale fornita dalle autorità di polizia e hanno fatto luce su quanto accaduto con l’Ufficio Immigrazione bavarese, che dal 2015 non riusciva a consegnargli il permesso di soggiorno a causa di complesse pratiche burocratiche.
I mass media tedeschi – in un’operazione di giustifica dell’operato della polizia – hanno in poche ore diffuso la versione di fatti non confermati delle autorità, fomentando ulteriormente il clima di odio e ostilità verso gli immigrati.

A seguito del picchetto il Governo tedesco ha sospeso tutte le deportazioni verso l’Afghanistan.
Episodi come quello di Norimberga non sono soltanto drammatici. Ci raccontano di un futuro che assomiglia sempre più a un salto nell’Europa degli anni ’30.
La resistenza messa in campo dagli studenti solidali con il loro compagno afghano ci dice che per fermare la barbarie bisogna contrapporre una forza uguale e contraria. Se non ci riusciremo il futuro prossimo sarà fatto di campi di sterminio.

Douglas Mortimer

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.