Nella Giornata internazionale della Memoria, dedicata alla Shoah ebraica durante la Seconda Guerra Mondiale, Milano, Roma e altre città hanno visto manifestazioni contro il genocidio in corso in Palestina, nonostante il divieto delle questure su spinta del ministero dell’interno Piantedosi.


Oggi, 27 gennaio, si tiene la Giornata della Memoria, evento internazionale dedicato alla memoria del genocidio degli ebrei e degli altri perseguitati dalla Germania nazista, finiti nei lager, i campi di sterminio.

Quest’anno, la commemorazione si lega naturalmente alla mobilitazione popolare in corso da mesi in tutto il mondo contro il genocidio in atto in Palestina ad opera di Israele, cioè di quello stesso Stato che fonda il proprio mito e il proprio diritto a esistere anche alla devastante tragedia che colpì gli ebrei europei durante la Seconda Guerra Mondiale, col loro sistematico sterminio ad opera della Germania nazista, con la collaborazione dell’Italia fascista e degli altri regimi alleati di Hitler.

Ua volta confermato che anche oggi varie manifestazioni contro il genocidio sionista si sarebbero tenute, la “comunità ebraica” italiana, cioè i settori sionisti organizzati tra gli ebrei italiani, ha fatto pressione sul ministero dell’interno, Matteo Piantedosi, affinché spingesse le questure a far rimandare la mobilitazione. Ordine prontamente eseguito, ma senza il risultato sperato: molte migliaia di manifestanti, a Milano, Roma e in altre città sono scese comunque in piazza per denunciare il genocidio in corso proprio oggi in Palestina, la campagna mediatica da pensiero unico sionista e il conseguente razzismo verso gli immigrati arabi e musulmani che per primi si sono mobilitati contro l’ennesima violenza brutale di Israele, così come contro l’equiparazione tra antisemitismo e antisionismo.

Anti-sionismo non è anti-semitismo: le principali vittime di odio etnico e del razzismo di Stato sono oggi l* lavorator* arab* che attualmente vivono nei paesi imperialisti, o che sono sfruttati dalle multinazionali di questi stessi paesi e uccisi in Palestina.

Lottiamo contro il sionismo e l’imperialismo contro i tentativi di dividere la classe lavoratrice!

A Milano la polizia ha risposto in maniera particolarmente dura al tentativo di lanciare il corteo, provocando un ferito negli scontri.

Di seguito, la corrispondenza di Giacomo Turci, direttore della Voce delle Lotte e militante della FIR, dalla piazza romana.

 

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Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.