Nonostante l’udienza incredibilmente farsesca in cui Brett Kavanaugh è stato costretto ad affrontare le accuse della sua storia di violenza sessuale, tutto lascia pensare che questi sarà confermato dal Comitato Giudiziario del Senato e seduto alla Corte Suprema. La Suprema Corte degli Stati Uniti (SCOTUS) è, per definizione, un ramo del governo che non deve rendere conto a nessuno. Lunedì Left Voice prenderà parte all’inizio di un movimento nelle strade e parlerà della necessità di riforme militanti.

 

In un’udienza che la CNN ha definito “uno spettacolo” la dottoressa Christine Blasey Ford ha testimoniato che il candidato alla Corte Suprema, Brett Kavanaugh, la violentò quando erano entrambi studenti delle scuole superiori. Ford, una psicologa ricercatrice dell’Università di Palo Alto, dopo aver insegnato alla Stanford University per 30 anni ha superato il test con la macchina della verità ad agosto, rendendo così difficile per Kavanaugh negare le accuse.

Ford ha inoltre mosso l’accusa nella speranza che il suo nome rimanesse riservato, ma i membri della stampa hanno iniziato ad indagare su chi fosse; lei ha fatto un passo avanti e si è recata al Washington Post, descrivendo dettagliatamente ciò che Kavanaugh e il suo amico Mike Judge le fecero ad una festa quando lei era quindicenne e loro diciassettenni. Nel suo racconto affermò di aver pensato che Kavanaugh potesse ucciderla. 

Kavanaugh, prevedibilmente, ha negato comunque le accuse e gli avvocati di Ford hanno richiesto formalmente che l’FBI conducesse un’indagine completa dell’incidente prima di sentire Kavanaugh davanti al Comitato Giudiziario del Senato. L’FBI ha risposto che la violenza sessuale “non comporta alcun potenziale crimine federale” e che l’agenzia “non trae alcun giudizio sulla credibilità o sul significato di alcuna accusa”.

Durante l’udienza di giovedì, il senatore repubblicano Lindsey Graham della South Carolina ha definito “la più immorale falsità da quando si trova in politica”, rimproverando e indicando con aggressività la dottoressa Ford, e gridando “vuoi distruggere la vita di questo ragazzo e tenere vacante questa poltrona, nella speranza di vincere nel 2020!”. Poi, rivolgendosi, a Kavanaugh ha detto: “non hai nulla di cui scusarti” e, più tardi :”non riesco a immaginare cosa tu e la tua famiglia abbiate vissuto”. Come se tentasse di esemplificare il modo in cui le donne sono state trattate nel corso della storia quando si sono fatte avanti per le violenze sessuali subite, Graham ha fornito un’immagine perfetta dell’oltraggio che la destra è solita rivolgere alle donne che decidono di parlare.

“Kavanaugh – e Hatch, e Lindsey Graham – sembravano annichilire, dal vivo, nel pubblico americano, la vacua idea che un uomo bianco di grande successo possa veder messo in discussione il suo diritto di nascita o che il suo personaggio possa essere soggetto anche al più basilare sguardo critico… i senatori repubblicani si sono scusati con il giudice, incessantemente, per ciò che ha sofferto. Si è detto che la sua reputazione è stata sabotata e la sua vita distrutta “, è stato scritto in un pezzo del The New Yorker intitolato L’udienza Ford-Kavanaugh sarà ricordata per la sua grottesca dimostrazione di risentimento patriarcale. I repubblicani, si sostiene, sono indignati dal fatto che il movimento #metoo abbia richiesto che fossero tenuti a rispondere nei confronti di chi è sopravvissuto ad una violenza sessuale.

Illustrando la sua totale estraneità a qualsiasi responsabilità per il suo comportamento e per le violenze del passato, Kavanaugh ha riso ironicamente quando il senatore del Partito democratico del Minnesota, Amy Klobuchar, gli ha chiesto se fosse mai stato così ubriaco da non ricordare la notte precedente. Kavanaugh ha risposto “non lo so; lei lo è stato? Sono curioso di sapere se le è capitato”. 

Nonostante il vivido resoconto di Ford sull’aggressione, i media di destra hanno insistito sui piccoli dettagli che, a loro dire, sono stati lasciati fuori dalla sua storia, inclusa la posizione della casa in cui si è svolta la festa e il numero esatto di persone che erano nella stanza sul cui pavimento eniva consumata la violenza.

Il New Yorker ha spiegato l’iniziale resistenza di Ford a rendere pubbliche le sue accuse come risultato dello “spettro di Anita Hill, che, nella sua testimonianza contro Clarence Thomas, nel 1991, fu fondamentalmente rimproverata per un estenuante periodo di due giorni ed a cui fu affibbiata, da parte dei senatori che la interrogarono, la diagnosi di ‘erotomane’ e mangiatrice d’uomini di professione”. Proprio come nelle audizioni di Clarence Thomas, nessuna prova dissuaderà i repubblicani dell’insistere sul fatto che la vera vittima sia il perpetratore maschile e a sostenerlo con strette di mano, sottolineando invece il travaglio emotivo che ha dovuto subire dalle accuse indirizzategli. Come nel caso di Clarence Thomas, i democratici hanno continuato a fare scandalosamente poco durante l’udienza per prevenire o denunciare gli attacchi alla vittima di violenza, o per indicare come responsabile l’aggressore, scegliendo invece di fare domande tiepide aggrottando le sopracciglia di tanto in tanto.

In questo contesto, e dato il loro modus operandi, non sorprende affatto che i democratici non invochino alcun tipo di contestazione pubblica per nessuna nomina alla Corte Suprema, nemmeno per un caso scioccante come questo. E in questo caso, proprio come nel loro fallito tentativo di intraprendere una vera lotta contro precedenti mosse politiche vergognose da parte di Donald Trump, saranno in grado di affrancarsi da ogni responsabilità, dal momento che “i Repubblicani, se rimangono uniti, hanno i voti necessari”.

Una nomina disastrosa

Il conseguimento di un seggio alla Corte Suprema da parte di Kavanaugh mette seriamente in pericolo i diritti degli oppressi, in particolare i diritti riproduttivi delle donne. Durante le udienze egli ha echeggiato l’idea, propria della destra religiosa, dei contraccettivi come “farmaci che inducono l’aborto”. Egli ha ha inoltre ha scritto pareri legali che descrivono la neutralità della rete come “illegale” e le norme di sicurezza imposte dal governo come “paternalistiche”.

Oltre a ciò Kavanaugh ha espresso per iscritto un parere contrario su un caso in cui una corte del circuito di Washington D.C. ha stabilito che un’adolescente priva di documenti in un centro di detenzione per immigrati dovrebbe essere autorizzata a ottenere un aborto. Il suo dissenso scritto includeva la sua opinione secondo cui “il governo ha mostrato interesse nel favorire la vita fetale, proteggendo i migliori interessi di un minore e astenendosi dal facilitare l’aborto”. Ha poi sdegnosamente definito il diritto d’aborto come “basato su un principio costituzionale tanto nuovo quanto errato: un nuovo diritto per i minori immigrati illegali nella carcerazione preventiva del governo degli Stati Uniti per ottenere l’aborto immediato su richiesta”, chiarendo che non solo si tratta di una visione ostile all’aborto, ma che non considera i lavoratori privi di documenti degni degli stessi diritti dei cittadini, il che rivela un forte sentimento anti-immigrati in un clima di maggiore ostilità verso coloro che cercano rifugio dalla povertà orchestrata negli Stati Uniti a sud del confine.

Recentemente, Kavanaugh ha mostrato una determinazione a discutere su entrambi i lati della stessa questione, mostrando un atteggiamento favorevole nei confronti di altre politiche di destra, nonostante a parole si sia rivolto al centro. Ad esempio, nel 2009 scrisse che “il Congresso potrebbe considerare una legge che esonera un Presidente – mentre è in carica – da procedimenti penali e indagini, inclusi interrogatori da parte di pubblici ministeri o avvocati difensori”, e in seguito che “Se il Presidente fa qualcosa di ignobile, si rende disponibile il processo di impeachment”. Non c’è da meravigliarsi se Trump voglia nominare un giudice alla Corte Suprema che ha effettivamente espresso la volontà di considerare il Presidente al di sopra della legge.

Questo è il secondo seggio della Corte Suprema che Trump ha avuto il potere di assegnare, un evento piuttosto raro in un solo mandato presidenziale. Il Presidente ha infatti nominato il giudice conservatore Neil Gorsuch dopo la morte nel febbraio 2016 del giudice Antonin Scalia, mentre Kavanaugh è chiamato a sostituire il giudice Anthony Kennedy che ha annunciato il suo ritiro a giugno.

Prova dei poteri devastanti della Corte Suprema

Mentre lo SCOTUS ha recentemente fatto passi avanti estremamente importanti a favore dei diritti dei gruppi oppressi, incluso il mantenimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso come costituzionale, ha anche costantemente attaccato i diritti del lavoro organizzato, come nel caso Janus. In una sentenza pronunciata all’inizio di quest’anno, la Corte Suprema ha approvato una decisione che pone i sindacati del settore pubblico a rischio di decimazione.

Il potere dello SCOTUS è notevolmente antidemocratico, ancor più di quello di altri organismi governativi che servono la classe capitalista. Le nomine a vita dei giudici che intenzionalmente non devono rendere conto a nessun altro corpo sono fatte da ogni presidente a cui capiti di essere a capo dell’esecutivo durante il periodo della morte o delle dimissioni di qualsivoglia giudice e, come abbiamo visto nelle precedenti udienze di conferma, sono viste in gran parte come formalità, quando invece sarebbe legittimo effettuare un controllo dei candidati da parte del potere legislativo che governa la legge federale.

Mentre il governo borghese è pieno di questioni che lo rendono più che capace di lavorare attivamente contro gli interessi della gente e al servizio della classe capitalista, il dominio da parte del Partito repubblicano (GOP, Grand Old Party) di queste audizioni ha chiarito che non ci sono veri e propri controlli sul potere di ciò che sta rapidamente diventando una Corte Suprema di destra.

Direzione e bisogno di rivendicazioni oltre Kavanaugh

Mentre i socialisti rivoluzionari lavorano per l’abbattimento definitivo del capitalismo, combattiamo anche per i diritti della classe operaia all’interno del quadro capitalista perché è nostra responsabilità farlo. In questo senso, è importante dare voce ad un’opposizione forte e militante alla nomina di Kavanaugh e richiamare l’attenzione sui gravi pericoli presentati dalla nomina, nonché sulle udienze farsesche e sul messaggio che manda ai diritti delle vittime di violenza sessuale.

C’è una crescente indignazione per la palese natura corrotta delle nomine della Corte Suprema, le procedure di approvazione e la falsa idea che il sistema di “pesi e contrappesi” (checks and balances) impedisca a qualsiasi ramo del governo di trascurare la volontà della persone. Ma se una sfiducia derivante dal governo federale viene riconosciuta o meno, la rabbia per la nomina quasi sicura di Kavanaugh è reale.

Kavanaugh ha rilasciato dichiarazioni che chiariscono la sua intenzione di ribaltare la sentenza Roe v. Wade, che garantisce alle donne il diritto all’aborto. Già sotto attacco nelle amministrazioni statali, il rovesciamento di questo verdetto sarebbe disastroso. Questo è solo un esempio di ciò che può accadere ai diritti delle donne dalla proposta farlocca dello SCOTUS. Dobbiamo prendere atto della presunta infallibilità di questa corte e della sua capacità incontrollata di ridurre decenni di lotte per i diritti dei lavoratori e altri gruppi di oppressi.

Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di rivendicazioni che vadano ben oltre una denuncia di Kavanaugh, che prende la forma di una protesta nelle strade e poi svanisce. Dobbiamo anche spingere per un’analisi che specifichi che non possiamo contare su una “marea blu” per difenderci da Trump e dall’aumento della destra. Nonostante la chiara mancanza di volontà di far fronte a qualsiasi sfida significativa contro Trump, il Partito Democratico ha tentato di dipingere se stesso come la guida della “resistenza” – un’affermazione ridicola. È nostra responsabilità, in quanto socialisti, combattere in questo lungo periodo: occorre avanzare richieste concrete oltre a quelle a loro vantaggio.

Occorre costruire un appello per porre fine a questa Corte Suprema irresponsabile che ha dimostrato di essere qualcosa che i Democratici in altri rami del governo federale non vogliono e sono incapaci di contestare. Occorre esporre i modi in cui essa può essere trasformata in una forza di destra – che può rimanere potenzialmente al potere per decenni – per un gioco del destino su cui nessuno ha il controllo. E spetta a noi presentare e lanciare ad alta voce richieste che sfidino non solo la conferma individuale di Kavanaugh, ma la vera natura dello SCOTUS.

 

Francesca Gomes

Traduzione di Kenzo da Left Voice

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