Si è svolta lo scorso sabato, 8 settembre, in una sala del centro sociale Macao a Milano, un’assemblea degli insegnanti diplomati magistrali per avanzare proposte volte a far fronte ai licenziamenti previsti in seno all’istruzione pubblica, “decretati” diversi mesi fa da una sentenza della magistratura che ha dichiarato non più valido il titolo di studio di questi docenti al fine dell’insegnamento. Durante l’assemblea, promossa dai Lavoratori della Scuola Autorganizzati e da altre realtà nate con la vertenza e con la partecipazione di alcuni sindacati di base (SI Cobas, USB, SLAI Cobas), parecchie decine di lavoratori hanno espresso la volontà di creare un fronte di lotta unito, coinvolgendo pure gli studenti, anche se il movimento studentesco non ha finora sostenuto molto questa vertenza, né aveva una presenza significativa all’assemblea. In un paio di interventi è stato proposto di aderire allo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base per il 26 ottobre, proposta purtroppo accolta con scarso entusiasmo dalla sala. L’assemblea si è conclusa con la decisione di svolgere un presidio sotto l’AT di Milano l’11 settembre (oggi, per chi legge) ed un altro presidio sotto l’USR Lombardia il 19 settembre. Si è comunque rivelata una certa volontà dei lavoratori della scuola di creare un fronte di lotta unito, anche con altre categorie di lavoratori, nonostante rimanga una certa confusione e reticenza nel discutere e adottare i mezzi più incisivi della lotta, sciopero in primis. Dunque, ora si pone la questione di costruire concretamente questo fronte di lotta, impegnandosi a coinvolgere il maggior numero possibile di lavoratori, sia dell’istruzione che di altri settori e di realtà combattive, coinvolgendo seriamente pure gli studenti, stabilendo un percorso di lotta serio con degli obiettivi precisi. Sicuramente, in questo senso, è stata positiva la partecipazioni di alcuni facchini del sindacato SI Cobas.

Alessandro Riva, Emanuele Macchi

 

Riportiamo di seguito il comunicato finale emanato dall’assemblea.

L’assemblea di Miliano dell’8 settembre ha rappresentato il primo passo verso la costruzione di un fronte unitario di lotta di tutti i lavoratori della scuola.
Per la prima volta i DM, gli SFP e i docenti non abilitati della secondaria hanno riconosciuto nell’altro non un nemico contro cui ricorrere, ma la propria condizione di precario e sfruttato.
Una condizione che andrà superata unitariamente attraverso la costruzione di una piattaforma rivendicativa comune, che riconosca come merito il LAVORO, quel lavoro che tutti noi svolgiamo da anni e che pretendiamo venga riconosciuto attraverso la stabilizzazione immediata per tutti i docenti, dall’infanzia alla secondaria che hanno accumulato i 36 mesi di servizio.
Nonostante i numerosi tentativi di spegnere o addomesticare la protesta siamo pronti a ripartire ed allargare la lotta delle maestre a tutto il precariato, consapevoli del sostegno dei numerosi lavoratori e realtà solidali che ieri si sono unite intorno al personale della scuola.
Ripartiamo dalle maestre DM prossime al licenziamento,
Dalle maestre SFP relegate in II Fascia GI a differenza dei colleghi del vecchio ordinamento, da i DM bloccati nelle graduatorie di Istituto nonostante numerosi anni di servizio, la cui unica colpa è non aver vinto la lotteria dei ricorsi.
Ripariamo dai docenti abilitati delle seconde fasce e dai non abilitati della terza costretti ad accettare il ricatto del fit e la precarietà perpetua.
Ripartiamo dagli studenti protagonisti e vittime come noi di un sistema che li educa alla futura precarietà.
Ripartiamo riconoscendo le difficoltà del momento, sapendo che senza rapporti di forza significativi nei numeri e nelle pratiche, sarà necessario difendere un concorso riservato che, rischiando di non partire, condannerebbe miglia di lavoratrici e lavoratori alla disoccupazione.
Per questi motivi l’assemblea
Rinnova il proprio sostegno ai colleghi presenti a Roma l’11 settembre
Convoca un presidio presso l’AT Milano in via Soderini, l’11 settembre alle ore 14:30.
Convoca un presidio presso l’USR Lombardia in via Polesine il 19 settembre alle ore 15:00 per definire lo stato delle assegnazioni in ruolo, rivendicare nuove nomine sui posti rimasti vacanti, definire soluzioni in merito alla trasformazione dei contratti al 30/06 che rifiutiamo e contrastiamo.
Rilancia nuove assemblee territoriali e si impegna a mettere in contatto le realtà presenti a Milano per convocare una nuova assemblea nazionale dei lavoratori della scuola per stabilire le future iniziative di lotta unitaria contro il precariato e in difesa della scuola pubblica.

 

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