Tentativo di sgombero al presidio di Mondo Convenienza (FI). Sosteniamo l’appello alla “convergenza”
Sosteniamo lo sciopero dei lavoratori di Mondo Convenienza e l’appello alla “converg…
Sosteniamo lo sciopero dei lavoratori di Mondo Convenienza e l’appello alla “converg…
Dal 30 maggio, a Campi Bisenzio (FI), i lavoratori in appalto a Mondo Convenienza stanno scioperando e presidiando davanti ai cancelli del magazzino. Nelle scorse settimane la vertenza si è anche estesa ai magazzini di Roma e Bologna. Abbiamo intervistato Luca Toscano, coordinatore del sindacato SI Cobas di Prato e Firenze, con cui i lavoratori stanno portando avanti la lotta.
Il Gruppo Stellantis guadagna miliardi mentre gli operai si ammalano sulle linee, a causa di ritmi infernali, per un salario medio sui 1250 euro al mese . Gli operai sono stanchi e arrabbiati, mentre la crisi economica e le esigenze di transizione ecologica fanno si che la loro lotta vada al di là dei cancelli della fabbrica. Le tre giornate di sciopero delle scorse settimane lo dimostrano chiaramente. Questo sabato, 27 marzo, la FIOM ha chiamato ancora 8 ore di sciopero. È possibile trasformare questo malcontento in forza per continuare e vincere la lotta?
Iri, nel turno di pomeriggio, sciopero selvaggio con corteo interno dei lavoratori F…
Il gruppo svizzero dei metalli di base è sempre più ricco grazie all'aumento dei prezzi delle materie prime, ma ricatta lo stato e mette in cassa integrazione gli operai, causando centinaia di licenziamenti tra le aziende in appalto. I lavoratori sardi sono in lotta da oltre un mese contro gli attacchi dell'azienda.
Si apre domani il XIX Congresso nazionale della CGIL a cui sarà interverrà anche la …
La GKN subisce una nuova provocazione, il suggerimento di 'licenziarsi' rivolto dal padrone ai lavoratori, che si aggiunge ai tentativi di inquinare le acque da parte di esponenti PD.
Nuovi esuberi mascherati si profilano in Stellantis, in parallelo a profitti e divid…
Il 9 gennaio scorso gli autisti della CO.MI. azienda di autotrasporti sita a Pagani, comune nell'area nord della provincia di Salerno, hanno incrociato le braccia e scioperato, bloccando con un picchetto i cancelli dello stabilimento per rivendicare contratti regolari e diritti sindacali. Lo sciopero indetto dagli autisti iscritti al SI. Cobas ha visto la presenza dei disoccupati del M7N e di studenti salernitani accorsi per dare solidarietà fattiva allo sciopero. In un contesto come la provincia di Salerno dove il super-sfruttamento è incontrastato, i lavoratori della Co.mi. eappresentano un esempio da sostenere ed estendere.
Nonostante un calo di guadagni su base annua, la multinazionale svedese ha realizzato un utile di 406 milioni di euro tra dicembre 2021 e agosto. Tuttavia, vogliono che siano i loro dipendenti a pagare per la crisi.
I recenti attacchi da parte della proprietà hanno favorito una certa ripresa della m…
Riceviamo e pubblichiamo un video di solidarietà e invito alla lotta da parte di un attivista del movimento dei rider in Corea del Sud.
In questi giorni si parla molto di istituire un nuovo ministero per la famiglia e la…
Il tribunale di Modena, nel maxiprocesso Italpizza, ha ammesso l’ipotesi della richiesta danni da parte dell’azienda per risarcirla degli scioperi. Un attacco brutale al diritto di sciopero e alla lotta sindacale in quanto tale.
Un nuovo ricatto da parte della proprietà colpisce i lavoratori GKN che rilanciano c…
L’ennesima vittima sul lavoro di quest’anno è un ragazzo di 18 anni di Venezia. È stato travolto da una lastra di metallo nel suo quarto giorno di PCTO. Sale a tre il numero di ragazzi morti nello svolgimento di questi percorsi per le competenze. Il tema della sicurezza sul lavoro richiede un’immediata convergenza del movimento studentesco con quello operaio.
Ha circolato ampiamente sui media nazionali la notizia di un “furto” di mortadella di scarto da parte di un operaio del Gruppo Veronesi per farsi un panino in pausa pranzo. La criminalizzazione pubblica e la repressione aziendale sono un esempio brutale di odio di classe da parte dei capitalisti.
Abbiamo concluso la seconda parte della nostra riflessione sul salario minimo accennando alla questione dei rapporti di forza che si possono costruire a partire da questa rivendicazione e degli scenari che essa aprirebbe per la lotta di classe in Italia. In questa terza e ultima parte, ci apprestiamo ad approfondire questi due punti, spostando il focus del nostro ragionamento sull’arena politica.
Ieri mattina all’alba è partita un’operazione di polizia che ha portato agli arresti domiciliari di 8 dirigenti sindacali, tutti impegnati nella logistica, tra SI Cobas e USB. Questa misura repressiva, con accuse gravi ma usuali nel settore, fa parte di un nuovo teorema giudiziario contro i settori combattivi del sindacalismo nella logistica, in particolare a Piacenza.
In questa seconda parte della nostra riflessione sul salario minimo, vedremo quali sono gli scenari che l’introduzione di questa misura potrebbe creare nel quadro salariale nazionale. Ne valuteremo poi l’efficacia nella lotta all’impennata inflazionistica e, infine, esamineremo alcune strategie che la classe padronale potrebbe adottare in risposta.
La direttiva UE che promuove l’adozione del salario minimo ha rilanciato con forza i…
La “visita a sorpresa” di un dirigente di GKN in fabbrica, insieme ai continui rinvii sul piano industriale, conferma che la lotta degli operai di Campi Bisenzio è tutt’altro che finita. Lanciata un’assemblea per il 9 giugno.
Ieri il sindacalismo di base ha scioperato contro la guerra e il carovita, con manifestazioni in decine di città, con lo slogan centrale “abbassare le armi, alzare i salari”. Una prima giornata di lotta verso un movimento per la pace basato sulla lotta di classe.
La lotta contro licenziamenti e condizioni di lavoro insicure alla Miliardo Yida di Alessandria ha portato alla luce la brutale situazione di sfruttamento anche nell’industria più “moderna” e “verde”. Ottavia Salvador ce ne offre un quadro grazie a delle significative testimonianze operaie che ha raccolto.