28 Marzo sciopero nazionale metalmeccanico: contro il riarmo, più salario e meno lavoro. La nostra rivolta è la lotta!
Un anno fa i sindacati presentavano la piattaforma per il rinnovo dei ccnl metalmecc…
Un anno fa i sindacati presentavano la piattaforma per il rinnovo dei ccnl metalmecc…
Una nuova stretta repressiva da parte della Commissione di Garanzia scioperi ha coin…
Pubblichiamo il comunicato stampa del Coordinamento Specializzand* Organizzat* TFA, …
Pochi giorni fa sui giornali è uscita la notizia della presunta adesione delle segre…
Sabato 8 Febbraio alcune centinaia di student* e lavorator* solidali hanno attravers…
Siamo a pochi giorni da un fine settimana di sciopero per tutto il settore ferroviario, lanciato da USB, CUB, SGB e dall’ Assemblea PdM-PdB – il coordinamento autorganizzato del personale di bordo e di macchina a cui collaborano vari sindacati di base. Si tratta di una nuova data importante - dopo lo sciopero del 12 dicembre scorso - in cui i lavoratori di tutti i sotto-settori della mobilità su rotaia (infrastruttura, circolazione, macchinisti e capitreno) possono lottare insieme per un rinnovo del contratto con riduzione dell’orario di lavoro e forti aumenti salariali; per dire no all’accordo del 10 gennaio ai danni dei manutentori, ma anche ai tentativi da parte di Salvini e del governo di reprimere i ferrovieri con la legge anti-sciopero 146 e continuare a mantenere sotto-finanziato e subordinato al profitto il trasporto pubblico (questa la causa dei ritardi dei treni, non i fantomatici “sabotatori” agitati dal ministro). Per l’occasione, pubblichiamo un’intervista a Ezio Gallori, storico macchinista in prima fila nelle lotte dei ferrovieri tra il 1957 e il 1996, tra i fondatori del Coordinamento Macchinisti Uniti (CoMU), organismo autorganizzato che ha fatto da punta di lancia per gli scioperi nelle ferrovie fino agli anni 1990. Classe 1938, Gallori continua oggi ad essere attivo nelle lotte dei pensionati e nello storico giornale dei macchinisti autorganizzati Ancora in Marcia!. In questa intervista, a partire da domande sulle lotte del passato, emergono spunti ancora attuali per quelle del presente: l’importanza dell’organizzazione dal basso e democratica dei lavoratori, indipendente dalle direzioni burocratiche dei sindacati confederali, ma anche in grado di coinvolgere i lavoratori a prescindere dalla tessera sindacale; il ruolo che possono giocare i ferrovieri contro la guerra, ma anche in battaglie contro le nocività e per l’ecologia; la centralità della costruzione dei rapporti di forza e dell’unità dei lavoratori per vincere contro padroni, governo e repressione.
Questo venerdì l’Unione Sindacale di Base ha proclamato sciopero generale per rilanc…
L’autorganizzazione espressa dai ferrovieri in lotta e le loro posizioni di apertura…
Milioni di lavoratori hanno aderito allo sciopero generale indetto dai sindacati mag…
In questo breve articolo intervistiamo Valter De Cillis, ex-lavoratore G-1 dell’azie…
Lo sciopero non deve rimanere una data isolata: trasformiamolo in un primo momento di convergenza intersindacale tra lavoratori e di alleanza col movimento studentesco e per la Palestina, per costruire un piano di lotta contro il governo.
L’offensiva di Confindustria contro la piattaforma dei sindacati confederali fa salt…
Nel loro libro, Fino all’ultimo di noi (2024. Roma: Red Star Press. 18 euro), il Col…
Dopo il rimbalzo post-COVID, da vari mesi l’industria italiana è tornata ad arrancare, con il caso emblematico dell’automotive, questo venerdì 18 ottobre in sciopero. Nel frattempo, a fronte di salari stagnanti rispetto ai profitti e all’inflazione, aumentano le rivendicazioni dei lavoratori. Nell’articolo forniamo alcuni elementi per capire la crisi industriale in Italia e criticare gli argomenti dei padroni - ma anche di certi dirigenti sindacali - per tenere bassi i salari e non lottare.
Macchinisti e capitreno scioperano nonostante l'invito alla revoca da parte della Commissione di Garanzia. Un'importante presa di posizione da parte dei lavoratori che, insieme alle rivendicazioni contrattuali, lottano anche in difesa del diritto di sciopero, contro il tentativo da parte istituzionale di imbrigliarlo e delegittimarlo.
Travolto da un treno sulla linea Bologna-Venezia, le ricostruzioni parlano di un incidente; ma la mobilitazione dei manutentori, da più di un anno, denuncia lo stato di abbandono del comparto in termini di sicurezza e assicurazioni per i lavoratori e le lavoratrici. Di più, torna dirompente all’ordine del giorno la questione degli appalti. A parte vuote parole di cordoglio, il governo e il ministero di Salvini non hanno fatto nulla a favore di questi operai. Serve una lotta dei lavoratori stessi contro la quotidiana strage annunciata sui posti di lavoro!
Venerdì 30 agosto sarà passato un anno dalla strage di Brandizzo, in cui persero la …
Nell'ultimo anno è nata a Firenze un'importante esperienza di organizzazione e coord…
Da stasera, 6 luglio, a domani sera, macchinisti e manutentori mettono in campo un a…
La mobilitazione dei manutentori, e quella dei macchinisti e capitreno, a cui abbiam…
Il CCNL metalmeccanico prevede per questo giugno incrementi salariali del 6.9% che n…
Un’esplosione ha sconvolto la centrale idroelettrica Enel di Bargi, un paese della provincia di Bologna affacciato sul Lago di Suviana. I sindacati hanno promosso scioperi e mobilitazioni. Le privatizzazioni e gli "efficientamenti" aprono la porta a nuove stragi di lavorator*. Abbiamo bisogno di organizzarci e scioperare per combattere questa mattanza quotidiana!
In vista della settimana di mobilitazione dei lavoratori all’interno dell’accademia …
Negli ultimi mesi i lavoratori delle ferrovie sono in fibrillazione. In seguito a un…