“Rivoluzione permanente” e “Rivoluzione passiva”: note a proposito dell’ultima lettura su Gramsci a Firenze
Venerdì 19 maggio si è svolto a Firenze il terzo incontro del ciclo di letture su Gr…
Venerdì 19 maggio si è svolto a Firenze il terzo incontro del ciclo di letture su Gr…
Lo scorso 12 maggio si è tenuta al centro sociale Leone di Firenze il secondo appunt…
Venerdì 5 maggio si è tenuto al Leone, a Firenze, il primo appuntamento del ciclo di…
Juan Chingo e Paul Morao, della redazione di Révolution Permanente, rispondono a Ugo Palheta nel dibattito sul movimento odierno in Francia.
Riportiamo un’intervista rilasciata da Petra, militante italo-francese di Révolution Permanente e della corrente giovanile Le Poing Levé, in cui sottolinea la risposta violenta e anti-democratica di Macron e dello Stato francese al movimento contro la riforma delle pensioni.
Proponiamo la traduzione di un articolo uscito sul blog di Michael Roberts, economis…
Intervista a Raul Godoy, storico leader operaio della Zanon in Argentina, sull'attività sindacale e politica collegata al recupero e alla gestione sotto controllo operaio della propria fabbrica.
A differenza delle promesse di Giorgia Meloni di non voler toccare il diritto all’aborto, la sua coalizione politica continua i suoi progetti di attacco all’IVG come col DDL Menia. Un attacco che è già realtà nelle regioni dove governa, come le Marche, e che va respinto con una grande mobilitazione.
Una riflessione per ribadire come l’organizzazione e la forza d’urto della classe lavoratrice sono ancora decisive e necessarie per fermare la spirale di violenza e crisi a cui ci conducono la guerra e la logica del capitale.
Domenica scorsa l'estrema destra ha invaso i principali luoghi di potere di Brasilia. Una mobilitazione ampiamente respinta, che Lula vuole utilizzare per rafforzare il regime. Riportiamo l’intervista di Révolution Permanente a Diana Assunção, femminista brasiliana e militante rivoluzionaria del MRT, analizza la situazione e la posta in gioco per una politica indipendente.
Traduciamo in italiano un'importante intervista al prof. Asef Bayat, profondo conoscitore dell'Iran e dei conflitti sociali del Medio Oriente.
Ma quali sono i problemi della condotta della cooperativa Karibu e di Aboubakar Soumahoro dal nostro punto di vista? Ne parliamo con Alberto Violante, organizzatore sindacale venuto a contatto con la cooperativa qualche anno fa durante la sua attività col sindacato SI Cobas di Roma.
La settimana scorsa è stata caratterizzata da segnali di ripresa della mobilitazione…
In questi giorni si parla molto di istituire un nuovo ministero per la famiglia e la…
Pubblichiamo un’intervista registrata nel mese di agosto con Jean Marc Rouillan, dur…
La natura brusca e repentina delle transizioni climatologiche negli ultimi anni è diventata un tema di crescente interesse all'interno della comunità scientifica. La questione ad oggi è ancora però poco diffusa nel dibattito generale ed è ancora affrontata in maniera isolata rispetto all'insieme delle diverse crisi capitalistiche in atto.
Segnaliamo questo contributo del Comitato lavoratori delle campagne sul tema migranti & elezioni, sul quale abbiamo dedicato recentemente un nostro articolo.
Pubblichiamo un breve aggiornamento sull'arresto di Ghassan Ben Khalifa e la traduzi…
Rilanciamo la dichiarazione congiunta del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze e degli Stati Genderali lgbtqia+ & Disability, in vista delle mobilitazioni dell’autunno.
Lo scorso 25 luglio, senza troppo entusiasmo, i tunisini si sono espressi per una nu…
Intervista a Ida Nikou sulle straordinarie esperienze recenti di autorganizzazione della classe operaia in Iran, che si sono date nonostante la situazione reazionaria e la repressione.
In questa intervista Emilio Albamonte e Matías Maiello, dirigenti del PTS argentino, affrontano una serie di temi attorno alle elaborazioni teoriche di Gramsci e Trotsky.
L’opposizione da sinistra alla guerra in Ucraina continua in Russia e in Donbass, e con essa gli episodi di repressione, che rompono qualsiasi illusione della natura “umanitaria” dell’operazione di “denazificazione” sbandierata da Putin.
Le mobilitazioni che stanno attraversando tutta la Russia in questi giorni dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina ordinata da Vladimir Putin rischiano di scuotere fin dalle fondamenta un regime corrotto, impopolare e militarista. Una corrispondenza diretta da Mosca.