In movimento per lo spazio pubblico: parkour e musica contro lo svuotamento degli spazi urbani
Lo spazio urbano, sempre più asservito alle logiche del capitale e meno sensibile al…
Lo spazio urbano, sempre più asservito alle logiche del capitale e meno sensibile al…
Il futuro del clima dipende in primo luogo dalla velocità con cui saranno ridotte le…
In una primavera di occupazioni che sta coinvolgendo gli istituti secondari bolognes…
Una polpetta avvelenata è il regalo che il governo Meloni ha riservato alle donne pe…
Pubblichiamo il comunicato di varie realtà LGBTQA+ napoletane, tra cui il collettivo…
L'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, rappresenta un momento cruciale per …
L'8 marzo scendiamo nuovamente in piazza, in un mondo sconvolto da crisi e guerre. Contro l'estrema destra misogina e LGTBfobica di Donald Trump e dei suoi alleati, e anche contro le altre false alternative politiche che sostengono il capitalismo, alziamo le nostre bandiere del femminismo socialista, antimperialista e internazionalista.
Negli ultimi mesi, in risposta ai tagli e alla riforma Bernini, abbiamo visto nascere in varie città universitarie assemblee precarie, formate da student*, ricercator* e lavorator* precar*. La scorsa settimana c’è stata la prima assemblea nazionale, in cui sono state poste le basi per i successivi mesi di mobilitazioni. La chiave di volta di questa mobilitazione sarà la capacità di estendersi e costruire alleanze con la componente studentesca e altri settori di precariato, dentro e fuori l’università.
Il movimento universitario che si ritrova in assemblea nazionale in questo fine sett…
Il movimento in corso in Serbia continua senza sosta dopo quasi tre mesi di mobilitazione. Gli studenti continuano a occupare la maggior parte delle università del paese e venerdì scorso settori più ampi della società hanno scioperato per esprimere il loro sostegno agli studenti e sfidare il regime. Una prima vittoria è stata ottenuta con le dimissioni del primo ministro Miloš Vučević.
Nelle ultime settimane, numerose assemblee sono state indette negli atenei italiani per discutere e capire come combattere la controriforma Bernini-Resta. In alcuni casi, come a Pisa, la partecipazione è stata massiccia. In altri, decisamente meno. Per evitare uno sterile corporativismo, il nascente movimento deve trovare una convergenza larga con la classe lavoratrice e il mondo studentesco. Questa può avvenire a partire da tre parole d’ordine: salario, riduzione dell’orario di lavoro, e diritto all’abitare e alla mobilità.
A un anno dal femminicidio di Giulia, dall'offensiva genocida israeliana a Gaza e a pochi giorni dallo sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil, donne, queers e alleati tornano in piazza a Roma e in tutto il Paese per la giornata internazionale contro la violenza di genere. Pubblichiamo la dichiarazione della corrente femminista socialista Il pane e le Rose – Pan y Rosas Italia, che rivendica la ricostruzione di un movimento in cui organizzare la nostra rabbia attraverso la convergenza con sindacati e organizzazioni sociali per riuscire a capovolgere il sistema imperialista basato sull’alleanza tra capitale e l’etero cis patriarcato.
L'approccio caotico della transizione ecologica verso le energie rinnovabili in Sardegna è un caso da manuale dell'incompatibilità tra il capitalismo e la conversione dell'economia in un modello di sviluppo sostenibile.
Nella giornata d’azione internazionale per il diritto all’aborto, scendiamo in piazza contro gli attacchi ai nostri diritti, contro l’agenda antifemminista della destra, contro l’oppressione imperialista e colonialista.
Manganelli, motoseghe, fogli di via e umiliazioni: nel silenzio tombale della Bologn…
Più di mille persone, tra attivist*, militant*, lavoratori e lavoratrici hanno rispo…
Con il caso della repressione al parco Don Bosco va in scena l’ennesimo atto della p…
Il riemergere del movimento studentesco suscita echi del passato che aiutano ad articolare aspetti chiave della direzione del movimento contro il genocidio in Palestina. Qui consideriamo alcuni collegamenti tra la situazione odierna e il movimento contro la guerra in Vietnam che scosse gli USA.
Stamattina si è tenuta la riunione mensile della CRUI. Blindata come al solito, non ha minimamente recepito le istanze di una delegazione rappresentativa di migliaia di studenti universitari e lavoratori di scuola, università e ricerca che da mesi si mobilitano per rompere i legami col complesso industriale israeliano, e dunque gli atenei che vi collaborano, e col genocidio a Gaza.
In serata una squadraccia di sei sionisti ha aggredito il famoso cuoco frascatano, da anni impegnato nella causa della liberazione della Palestina. Portiamo la nostra solidarietà e non lasciamo soli gli attivisti minacciati dalla violenza sionista!
La rivolta dell* student* per la Palestina si sta espandendo dagli Stati Uniti a tut…
Milioni di persone in tutto il mondo stanno scendendo in piazza contro l'imminente i…
In questi giorni, gli studenti di diverse università si stanno unendo all’ondata di accampamenti contro il genocidio a Gaza, seguendo l’esempio dirompente degli atenei in altri paesi, in particolare USA e Gran Bretagna. È necessario discutere come fare di questo passaggio un momento per rafforzare insieme la democrazia e l’estensione del movimento, anche costruendo l’unità tra studenti e lavoratori. Sviluppiamo un contributo in questo senso, fornendo elementi di bilancio e di prospettiva della mobilitazione in corso in Italia tenendo conto delle esperienze internazionali.
Mercoledì 20 Marzo la Scuola Normale Superiore sciopererà per la Palestina e per chi…