Rivoluzione tecnologica o rivoluzione sociale? Quale soluzione alla crisi ecologica
Nella comunità scientifica si fa sempre più chiaro come la crisi climatica rischi di…
Nella comunità scientifica si fa sempre più chiaro come la crisi climatica rischi di…
Ripubblichiamo una traduzione di un articolo uscito originalmente sulla rivista sore…
Pubblichiamo in anteprima online l’editoriale di Egemonia #6, che sarà disponibile online la prossima domenica e in versione cartacea nel mese di novembre. Lo scorso 22 ottobre si è compiuto il primo anno della XIX legislatura e del governo Meloni.
DIscutiamo con gli autori del recente "Capitalism in the 21st Century: Through the Prism of Value", Guglielmo Carchedi e Michael Roberts, i temi principali del libro: in che modo è ancora attuale l'analisi del capitalismo di Karl Marx?
Nota della redazione Ripubblichiamo la traduzione di un articolo uscito sul giornal…
Il contesto politico-istituzionale all’interno del quale si sviluppano la lotta di classe e il conflitto sociale, anche per i rivoluzionari che rivendicano di abbatterlo quale ne sia l’assetto, non è una mera formalità né un fattore neutrale nello scontro. Dunque è fondamentale criticare correttamente la democrazia borghese contemporanea e integrare in chiave transitoria rivendicazioni democratico-radicali all’interno del programma politico dei comunisti.
Recensione di Marx in the Antropocene: Toward the Idea of Degrowth Communism di Kohei Saito, studioso giapponese di ispirazione marxista che ha avuto un notevole successo con i suoi libri sui temi ecologici.
Lo scorso 12 maggio si è tenuta al centro sociale Leone di Firenze il secondo appunt…
Pubblichiamo in anteprima online l’editoriale di Egemonia #5, che sarà disponibile o…
A mo’ di recensione di Melanconia di Classe. Manifesto per la working class di Cynthia Cruz, Blu Antartide, 2021.
Riflessioni sul marxismo e l’intersezionalità a partire dal libro di Ashley J. Bohrer. Come articolare le lotte contro le oppressioni e lo sfruttamento?
L'immagine dell'Italia inerme di fronte alle potenze straniere che imperversano in Africa è falsa: l'imperialismo italiano ha un forte ruolo in questa regione.
Intervista a Raul Godoy, storico leader operaio della Zanon in Argentina, sull'attività sindacale e politica collegata al recupero e alla gestione sotto controllo operaio della propria fabbrica.
Scorci, immagini e commenti dai ranghi della gioventù di Révolution Permanente per conoscere il loro intervento nel periodo più caldo del movimento contro la riforma delle pensioni in Francia.
Le politiche antipopolari ‘bipartisan’, il rilancio del militarismo e il carovita hanno fomentato un’ondata di lotta di classe nel cuore dell’Europa imperialista, che tarda ad arrivare in Italia nonostante l’ascesa al governo di una destra chiaramente schierata contro i movimenti sociali e la classe operaia. In questo quarto numero di Egemonia ragioniamo su diverse questioni strategiche collegate alla questione della convergenza e dell’unità di lotte e movimenti in un tempo, il nostro, dove sta tornando di stretta attualità la definizione di epoca di crisi, guerre e rivoluzioni: come passare dal movimento, dalla rivolta alla rivoluzione sociale per cambiare la società da cima a fondo?
Il libro di Enzo Traverso “Rivoluzione” guida il lettore in maniera ricca e originale attraverso due secoli di rivoluzioni, studiando lo sconvolgimento dell’equilibrio e del tempo della società moderna.
Andrea D'Atri è una dirigente del PTS e una personalità del movimento internazionale femminista. In questa intervista, ci offre il suo punto di vista sugli attuali dibattiti nel movimento delle donne, sui contributi della tradizione marxista al femminismo, sull’apporto della Teoria della Riproduzione Sociale alla comprensione del rapporto tra oppressione di genere e sfruttamento di classe. Si riflette inoltre sulla relazione tra classe e identità nella lotta contro il capitalismo, da una prospettiva politico-strategica che ci permette di andare oltre le posizioni identitarie o riduzioniste.
Il movimento operaio italiano è oggi caratterizzato perlopiù dalla passività. Quali sono le radici di questa situazione? Come superarla?
La crisi storica delle vecchie correnti riformiste europee ha agevolato l’emersione di un nuovo tipo di strategia politica a sinistra, il neoriformismo. Un’opzione che, nella sua logica di fondo e nelle sue esperienze più mature, non costituisce un’alternativa valida per il rilancio della lotta di classe e di quella per la rivoluzione e il socialismo.
Che influenza ha il cambiamento climatico nell’apertura dell’epoca contemporanea di crisi, guerre e rivoluzioni. Alcune idee per pensare alla crisi ambientale globale e al movimento per il clima da un punto di vista strategico.
Traiamo i primi insegnamenti dall'esperienza della rivolta femminista scoppiata in Iran lo scorso anno, elaborando la crisi iraniana, problematizzando il carattere ribellista della rivolta e ponendo le questioni strategiche chiave in relazione alle recenti riflessioni proposte da Matías Maiello nel suo libro "Dalla mobilitazione alla rivoluzione".
Intervista della redazione di Egemonia ad Ariane Anemoyannis, universitaria, militan…
La spirale internazionale di inflazione e carovita stringe in una morsa la popolazione subordinata insieme al rilancio del militarismo, innanzitutto in Europa, moltiplicato dalla guerra in Ucraina. In questo terzo numero di Egemonia ragioniamo sul ruolo strategico della classe lavoratrice come forza nella società e come soggetto politico: una base di partenza per pensare a come rispondere a questi attacchi nella lotta di classe.
Nel dibattito pubblico e specialmente tra chi si oppone alla guerra l’idea dominante è che i paesi europei e l’UE siano coinvolti nel conflitto loro malgrado. Lo scontro sarebbe essenzialmente tra Russia e Stati Uniti, mentre Berlino, Parigi, Roma ecc. avrebbero tutto l’interesse a trovare un rapido accordo con Mosca a causa dell’interdipendenza energetica con quest’ultima e il rischio di una conflagrazione nucleare a poche centinaia di chilometri. In questo articolo cercheremo di mostrare come il conflitto per l’influenza regionale, e in particolare sull’Ucraina, tra i paesi europei e la Russia sia un aspetto imprescindibile per comprendere gli sviluppi in corso, mentre le frazioni dominanti del capitale UE hanno tutto l’interesse a favorire un escalation per giustificare e proseguire i loro piani di centralizzazione imperialista su scala continentale, in relativa autonomia dagli USA. Tenere in considerazione questo aspetto è importante per evitare che il movimento contro la guerra finisca per legittimare in maniera più o meno diretta un processo del genere, oltre che per prendere una posizione di classe relativa al sostegno militare occidentale a Kiev.