Pubblichiamo di seguito un comunicato della RSU Paolo Prudente eletto al Comune di Portici nelle liste del Coordinamento Sindacale Autonomo, sui contenuti del rinnovo contrattuale dei dipendenti comunali e sulla necessità di rilancio di una mobilitazione che veda protagonista i lavoratori pubblici al fianco della classe operaia.


Il nuovo contratto per gli oltre 467mila dipendenti di Regioni ed enti locali avrà una parte normativa decisamente peggiorata con minori diritti per i lavoratori e le lavoratrici di città metropolitane, Comuni, Regioni e Province. E’ quanto emerge dalle ultime indiscrezioni ma soprattutto dal recente atto di indirizzo del comitato di settore delle funzioni locali, laddove, nel nome della “semplificazione”, “facilitazione” e “valorizzazione” di professionalità specifiche, viene programmata e prossimamente materializzata la più grande rapina sociale contro i dipendenti comunali.

Noi tutti sappiamo, dalla terrificante esperienza quotidiana di lavoro, quanto le parole “semplificazione e facilitazioni” corrispondano in realtà al taglio della spesa e dei fondi pubblici, al taglio del personale con relativo aumento dei carichi di lavoro, mentre per “valorizzazione delle professionalità” va inteso l’ intensificarsi di compromessi, collusioni, corruzione, clientelismo, incremento del demerito e di quell’esercito di raccomandati ed incapaci incrementati nel numero dagli interessi della parte datoriale i cui poteri e prerogative sono state gonfiate negli ultimi vent’anni dai governi di centro destra e centro sinistra, fino ad arrivare ad oggi alla Legge Madia che fa, non a caso, da cornice al rinnovo contrattuale stesso.

Emblematica è la semplificazione della disciplina dei fondi per il salario accessorio a cui si vuole mettere mano rafforzando il potere discrezionale dei Dirigenti e vincolando la percezione delle indennità al meccanismo “meritocratico” fasullo e truccato delle performance e delle valutazioni del personale, meccanismo che tutti i dipendenti comunali (e non solo) conoscono per esperienza di ingiustizie direttamente vissute. Intanto veniamo a conoscenza che i soldi per gli enti locali non sono sufficienti, mancano ancora circa 700 milioni di euro, motivo per il quale si fa strada l’ ipotesi nefasta che gli aumenti siano soggetti al famigerato meccanismo della performance. Ma si dimentica di dire che numerose indennità sono ferme a 15\20 anni fa e non puo’ esserci un reale adeguamento salariale senza rivedere e accrescere l’importo delle stesse.

Ecco spiegata la demagogia degli 85 euro (lordi) dietro alla quale si cela il disegno di un rinnovo contrattuale pieno di insidie e di trappole, con pochissimi fondi a disposizione e irrisori aumenti, per altro diversificati, con i quali non si recupera il potere di acquisto perduto negli ultimi 8 anni.

INSOMMA CARI COLLEGHI IL PROSSIMO RINNOVO CONTRATTUALE NON È ALTRO CHE UN INGANNO MESSO IN ATTO PER RENDERE I DIPENDENTI COMUNALI ANCORA PIÙ’ SCHIAVI E SOTTOMESSI ALLA POLITICA ED ALLA DIRIGENZA. GLI 85 EURO LORDI (40 EURO NETTI) CHE VI ENTRERANNO DA UN LATO, USCIRANNO DALLA FINESTRA PERCHÉ’ LE VOSTRE INDENNITÀ’ VERRANNO TAGLIATE E RIDOTTE DAL NUOVO CONTRATTO.

Tutto ciò costituisce un grave attacco alla nostra libertà ed alla nostra storica figura lavorativa, che è sempre stata indipendente e dignitosa, e fa parte del più grande progetto di “privatizzazione” del Pubblico Impiego. Guarda caso la propaganda populista e menzognera della Riforma Madia ed il collegato e peggiorativo rinnovo contrattuale arriva proprio in occasione delle elezioni politiche nazionali e del rinnovo delle RSU del pubblico impiego che si terranno la prossima primavera.

PERTANTO E’ NECESSARIO RISPONDERE CON FORZA, PARTECIPANDO ENERGICAMENTE E DA PROTAGONISTA ALL’ATTIVITÀ’ SINDACALE NEL PROPRIO LUOGO DI LAVORO, ALLE INIZIATIVE ORGANIZZATE E DA ORGANIZZARE ED INFINE ESSERE PRESENTI TUTTI ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 27 OTTOBRE CONTRO IL GOVERNO GENTILONI E LE SUE POLITICHE DI PRIVATIZZAZIONE DEL PUBBLICO IMPIEGO.


Paolo Prudente

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