Gli orari e le condizioni di lavoro infernali e disumane, i subappalti e lo status d’indipendenza sono solo alcuni aspetti del destino che attende i lavoratori assunti, in Inghilterra, dal gigante americano Amazon. Molti impiegati non si fermano nemmeno a mangiare o urinare pur di rispettare la tabella di marcia impostagli.

Sottoposti a condizioni di lavoro vergognose, i migliaia di fattorini inglesi di Amazon che distribuiscono i pacchetti per il leader dell’e-commerce (il sistema di vendita e acquisto di prodotti effettuato tramite Internet) si vedono obbligati a non fare pause durante il loro turno di lavoro, arrivando persino a urinare in bottiglie di plastica pur di non fermarsi. Un’indagine, pubblicata questo fine settimana dal British Daily Mirror, rivela la loro condizione di condannati alla “consegna dell’ultimo chilometro”, quella al cliente finale.

Assunti da più di un centinaio di subappaltatori, i fattorini del colosso americano consegnano fino a 200 pacchi al giorno, secondo un percorso definito dall’applicazione digitale della piattaforma di e-commerce. Oltre all’elevata mole di pacchi da consegnare, gli intervistati dal quotidiano britannico hanno affermato che l’applicazione non tiene conto degli ingorghi, delle chiusure di strade o dei problemi meteorologici. Pertanto molte volte superano il limite legale del lavoro in Inghilterra, fissato a 11 ore.

Andando dai problemi individuali all’azione collettiva, molti corrieri del Kent (regione a Sud-Est dell’Inghilterra) hanno riferito di aver lavorato tra le 12 e le 14 ore al giorno per un salario giornaliero di circa 100 sterline. Circa 115 € al giorno, alle quali i conducenti devono sottrarre circa 225 € a settimana di noleggio veicoli e assicurazione, per non parlare del carburante. Finiscono col percepire un salario mensile inferiore (e di molto) a 1500 € per oltre 50 ore di lavoro a settimana senza ferie o indennità in caso di malattia. Ogni fattorino si trova quindi a dover lottare contro il tempo, per riuscire a terminare il turno prima delle 9 di sera.

I conducenti intervistati dal Daily Mirror ammettono di non rispettare i limiti di velocità. Per risparmiare tempo nella loro corsa saltano addirittura la pausa pranzo o mangiano a bordo del veicolo. Un’altra strategia per guadagnare minuti preziosi è non andare in bagno: i fattorini prendono bottiglie di plastica e urinano nel loro veicolo. Sono modi che aiutano quando si tratta di raggiungere obiettivi prestabiliti che, a causa della quantità di pacchi e dalla lunghezza del percorso, diventano impossibili da raggiungere nel tempo assegnato. A tutto discapito della sicurezza alla guida e dell’igiene dei lavoratori.

Stéphane Ortega
Traduzione di Edoardo Stratos da Révolution Permanente

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.