Riceviamo e pubblichiamo un video di solidarietà e invito alla lotta da parte di un attivista del movimento dei rider in Corea del Sud.
La morte del fattorino ventiseienne Sebastian Galassi, 26 anni, in forza a Glovo, avvenuta lo scorso 2 ottobre in seguito a un incidente stradale, è l’ultima di tante, troppe: non meno di 6 solo quest’anno in Italia, mentre le morti sul lavoro nel loro complesso sono già oltre 700 nel solo 2022 nel nostro paese. La notizia ha raggiunto i rider delle varie app di consegna a domicilio in tutto il mondo. Tra questi, i lavoratori dell’associazione Korean Riders’ Union, che stanno lottando come i loro colleghi italiani. Tramite l’organizzazione marxista rivoluzionaria March to Socialism, riceviamo e pubblichiamo, con sottotitoli in italiano, il videomessaggio di solidarietà e invito alla lotta di questi rider.
Come racconta Park-Jeong Hoon, fondatore di Rider Union e suo presidente per 4 anni, i rider coreani hanno cominciato a lottare organizzati recentemente, lanciando un primo sciopero lo scorso 18 ottobre contro CoupangEats, la seconda piattaforma di delibery in Corea. Il sindacato aveva denunciato tagli nella paga base, politiche opache sulle tariffe per le consegne, e incidenti continui. I rider hanno dunque scioperato con queste rivendicazioni:
_aumento immediato della tariffa base per le consegne a breve distanza;
_aumento della paga extra secondo i chilometri percorsi;
_miglioramento della condizione assicurativa;
_comunicazione delle informazioni sull’algoritmo e sui dati raccolti relativi alle condizioni di lavoro.
La paga base (per le consegne entro i 650 metri dalle stazioni di partenza) è stata recentemente tagliata da 3.100 won a 2.500 won (da 2,17 a 1,75 euro). Le rivendicazioni dei rider avevano ricevuto risposte sempre negative, sulla falsariga “è troppo presto per adottarle”, “sono cose senza precedenti nell’economia delle piattaforme”, “la documentazione sarebbe troppo rischiosa”… tutto ciò ha spinto a organizzare il primo sciopero. Il secondo si terrà il prossimo giovedì, 27 ottobre, coinvolgendo sia i rider che i lavoratori di magazzino.
I rider coreani conoscono bene la tragedia della morte sul lavoro, e l’approccio disumano con cui le aziende interagiscono coi dipendenti… anche da morti. Per questo, esprimendo le più sentite condoglianze a Sebastian Galassi e alla sua famiglia, Jeong Hoon invita a sviluppare la solidarietà internazionale dei lavoratori e a lottare per porre fine a queste tragiche morti.
Giacomo Turci
Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.