Macron promette di inserire l’aborto nella Costituzione: non ci facciamo ingannare!
Condividiamo qui uno spunto delineato dall* nostr* compagn* di Du Pain et d…
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L’articolo che trovate qui è una traduzione dalla rivista teorica “Contrapu…
Di fronte ai bombardamenti e all'intervento israeliano in corso a Gaza, le organizzazioni femministe e LGBT+ che lottano quotidianamente contro l'oppressione devono esprimere il loro sostegno al popolo palestinese, che da decenni soffre, oppresso da un regime di apartheid.
Ieri, venerdì 13 ottobre, la manifestazione studentesca contro il raduno delle giovanili di destra europee si è aperta la strada, nonostante l’attacco della polizia, per convergere con la manifestazione pro-Palestina che ha visto migliaia di partecipanti schierati contro l’operazione di pulizia etnica contro la striscia di Gaza.
La giunta nigerina chiede che i militari francesi lascino il paese, ma Parigi si rifiuta di riconoscere i putschisti. Le opzioni si restringono per la Francia: cedere o accelerare i preparativi per l'intervento militare dell'ECOWAS?
Mali, Burkina Faso, Niger: i recenti colpi di stato nel Sahel e la crisi scoppiata intorno all'ambasciata francese a Niamey confermano che la Francia è messa in discussione nel suo “cortile” storico. È una situazione che ci impone di lottare per una prospettiva politica antimperialista e rivoluzionaria anche qui in Europa.
L'Africa è attraversata da convulsioni centrate sul recente golpe militare in Niger. Uno scenario segnato dal declino dell'egemonia statunitense, da un imperialismo francese in ritirata nella regione e da potenze come la Cina e la Russia che reclamano un peso maggiore.
L'inizio del nuovo anno scolastico francese, lunedì, è stato caratterizzato dal divieto di indossare l'abaya. Una misura islamofobica per la quale Macron ha fatto mobilitare la polizia. La risposta di lotta al liceo Utrillo è un esempio anche contro le politiche di repressione della gioventù che il governo Meloni avanza.
Un intervento militare imminente in Niger farebbe precipitare la regione in un conflitto sanguinoso, nell'interesse dell'imperialismo francese e occidentale. La Francia e le grandi potenze fuori dall'Africa!
Questo mercoledì, delegazioni di lavoratori e studenti provenienti da molte città della Francia e da vari paesi come l’Italia, la Corea del Sud, l'Argentina, il Cile, gli Stati Uniti e la Spagna si sono riunite sulle Alpi per lanciare la seconda università estiva di Révolution Permanente.
Questo martedì mattina a Nanterre, nella banlieue a nord di Parigi, un adolescente di 17 anni è stato ucciso a sangue freddo dalla polizia durante un controllo stradale. Ancora una volta, si è trattato di un omicidio di polizia in cui ci si fa schermo col "rifiuto di obbedire" della vittima. La rabbia è stata espressa ieri sera in diverse città della Francia.
Il documento approvato dalla sessione online della 12a Conferenza della FT-QI: riattualizzazione dell'epoca di crisi, guerre e rivoluzioni, rafforzamento delle tendenze pre-rivoluzionarie e questioni pratiche della costruzione della sinistra rivoluzionaria nel mondo.
Juan Chingo e Paul Morao, della redazione di Révolution Permanente, rispondono a Ugo Palheta nel dibattito sul movimento odierno in Francia.
Riportiamo un’intervista rilasciata da Petra, militante italo-francese di Révolution Permanente e della corrente giovanile Le Poing Levé, in cui sottolinea la risposta violenta e anti-democratica di Macron e dello Stato francese al movimento contro la riforma delle pensioni.
Il Consiglio Costituzionale in Francia ha appena approvato nel suo complesso la riforma delle pensioni di Macron: lo Stato serra i ranghi, provando a chiudere la partita dopo mesi di scioperi e mobilitazioni.
Il 20.03, in molte parti della Germania, il trasporto pubblico regionale e il trasporto a lunga percorrenza erano completamente sospesi. La giornata di mega-sciopero si è conclusa, ma ha dimostrato che la crisi attuale sta spingendo i leader sindacali a un maggiore grado di mobilitazione.
Lo storico quotidiano francese di sinistra Libération parla della “estrema sinistra” nel bel mezzo della lotta contro la riforma delle pensioni imposta da Macron, in cui spicca il ruolo di Révolution Permanente, gruppo politico e giornale militante fratello della Voce delle Lotte-FIR.
Abbiamo intervistato Adrien Cornet, delegato CGT alla Total Grandpuits e fr…
Lo scorso martedì, malgrado un riflusso, la mobilitazione contro la riforma…
La "Rete per lo sciopero generale" in Francia si riunisce da appena un mese…
La lotta contro la riforma delle pensioni e il governo Macron ha visto un'a…
Scorci, immagini e commenti dai ranghi della gioventù di Révolution Permanente per conoscere il loro intervento nel periodo più caldo del movimento contro la riforma delle pensioni in Francia.
Dalle prime ore del mattino, blocchi stradali, picchetti, blocchi delle scuole e occupazioni delle università segnano l'inizio dello sciopero generale in Francia. Settori di lavoratori si stanno preparando a proseguire oltre il 7 marzo, con uno sciopero rinnovabile.
Martedì 31 gennaio si è tenuta un'altra giornata di mobilitazione nazionale e di sciopero generale in Francia, ancora più partecipata di quella del 19 gennaio, contro la riforma delle pensioni lanciata da Macron. Pubblichiamo l'analisi e la proposta per lo sviluppo del movimento elaborata dalla redazione del nostro giornale gemello francese, Révolution Permanente.