Il 9 gennaio scorso gli autisti della “Logistica Co.mi.” azienda di autotrasporti sita a Pagani, comune nell’area nord della provincia di Salerno, hanno incrociato le braccia e scioperato, bloccando con un picchetto i cancelli dello stabilimento per rivendicare contratti regolari e diritti sindacali.
Lo sciopero indetto dagli autisti iscritti al SI. Cobas ha visto la presenza dei disoccupati del M7N e di studenti salernitani accorsi per dare solidarietà fattiva allo sciopero. In un contesto come la provincia di Salerno dove il super-sfruttamento è incontrastato, i lavoratori della Co.mi. rappresentano un esempio da sostenere ed estendere.


La “Logistica CO.MI.” s.r.l. è un’impresa di “trasporto di merci su strada” attiva sul territorio salernitano da circa 15 anni. L’ azienda raccoglie e smista su scala nazionale e internazionale i prodotti alimentari di centinaia di piccole, medie e grandi aziende di tutto il Centro-Sud Italia verso grandi supermercati come Eurospin e LIDL .
L’azienda dispone di una superficie di 20mila mq nell’ area P.I.P. (Piano per gli Insediamenti Produttivi) del comune di Pagani, situata tra via Corallo e via Mangioni, a pochi metri da un centro abitato composto perlopiù da case popolari, i tipici enormi palazzoni che la politica riserva per l’edilizia popolare.
L’ area in questione è stata cementificata nel 2008, nonostante rappresentasse un polmone verde per gli abitanti di Pagani, prima che venisse interessata da sversamenti di rifiuti tossici.
Il sospetto – che non sorprenderà certo chi vive in Campania – è che la cementificazione possa essere legata a nascondere questa situazione. Certo è che il deposito dell’ azienda sia operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, costringendo gli abitanti dei dintorni, a convivere col costante rumore e l’inquinamento provocato da centinaia di camion che percorrono le piccole strade del comune per arrivare all’autostrada (la più vicina dista 5 km).
Si tratta insomma dell’ennesimo caso in cui padroni e camorra ricattano la popolazione con la falsa alternativa tra ambiente e lavoro… Falsa, viste le terribili condizioni denunciate dagli autisti, nonostante i lauti profitti macinati dalla Co.mi. .

Vediamo quindi qual’è la situazione economica dell’azienda.
Nel 2019 i bilanci riportano un fatturato di 18.159.007 EURO che nel 2020 in piena pandemia aumenta a 20.161.594 EURO, prima di raggiungere nel 2021 23.722.50 euro.
La Co.mi. ha inoltre beneficiato di prestiti milionari dalla Regione Campania per l’acquisto di beni strumentali, nel seno di una campagna specifica dell’amministrazione rivolta a piccole e medie imprese ‘virtuose’. In una situazione del genere ci aspetteremmo per i dipendenti una contrattazione di secondo livello e bonus produzione invece, gli autisti denunciano salari arretrati, condizioni di super-sfruttamento, come il cottimo, con paghe che si riducono sempre più, mentre i chilometri percorsi aumentano. Ferie e tredicesima sono cose che gli operai dicono di non avere mai visto. Tali condizioni sono accompagnate e favorite da atteggiamenti vessatori e ricattatori da parte dei proprietari che senza “scuorno” – provano a spaventare i lavoratori tramite sanzioni disciplinari. Due mesi fa, inoltre, un delegato sindacale è stato licenziato (con la falsa accusa di aver rubato delle pedane durante un viaggio) con l’obiettivo di dargli una lezione per aver promosso delle lotte. Già l’anno scorso, infatti, gli autisti hanno bloccato i cancelli dell’azienda per vedere riconosciuto il CCNL –  trasporto merci logistica e i diritti sindacali.

L’arroganza del padrone ha però avuto l’effetto opposto, come ha mostrato lo sciopero del 9 Gennaio e questa volta è stato lui a dover imparare una lezione dai lavoratori: l’unità e l’organizzazione dei salariati nella lotta pagano sempre! Dopo 4 ore di sciopero con picchetto, infatti, il padrone ha ceduto, convocando i rappresentanti del S.I.Cobas e una delegazione di autisti. Diversamente da quello che accade in altri casi in cui i burocrati hanno in mano la conduzione della vertenza, durante il tavolo sindacale lo sciopero con picchetto è continuato e, grazie alla determinazione dei lavoratori, i rappresentanti sindacali hanno firmato un accordo in cui sono stati stabiliti i tempi di pagamento di una parte degli arretrati. Si è inoltre chiarito che sul rispetto del CCNL trasporti, logistica e merci e sul reintegro del delegato sindacale licenziato, gli autisti non sono disposti a fare passi indietro e preparano nuove azioni di lotta.

La lotta degli autisti della Logistica Co.mi. è la nostra lotta! È la lotta di tutti i facchini, i drivers e gli autisti che combattono per contratti regolari e diritti sindacali nel settore ipersfruttato della logistica, dove grazie alla lotta i lavoratori sono già riusciti a strappare importanti vittorie che rappresentano un esempio per i lavoratori e le lavoratrici tutti. Noi sosteniamo la lotta degli autisti della Logistica Co.mi. affinché vinca e sia d’esempio per tutti i lavoratori della provincia di Salerno dove lo sfruttamento dei lavoratori è una prassi sistemica presente in molti settori, a causa del ruolo omertoso assunto dai repressentanti dei sindacati confederali e dagli enti istituzionali preposti al controllo delle norme in materia di contratti e di sicurezza sul lavoro.

Giuseppe Perozziello

 

Nato a Salerno nel 1994, vive Mercato San Severino dove ha partecipato al movimento dell'Onda col Collettivo d'Avanguardia Operaia e Studentesca nato in seno al liceo Virgilio.
In seguito, partecipa alle lotte e alle esperienze di autorganizzazione operaia in Campania.
Lavoratore precario e studente di filosofia all'Università di Salerno (Fisciano), è tra i fondatori de La Voce delle Lotte e della Frazione Internazionalista Rivoluzionaria.
Attivista sindacale indipendente.