Da lunedì 26 agosto il quartiere di Exarchia nella capitale greca, famoso per la presenza di gruppi politici anarchici e libertari, è sotto assedio delle forze di polizia. Il partito di destra al governo, Nuova Democrazia, per voce del proprio leader e Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis, vincitore delle delle elezioni politiche dello scorso 7 luglio, aveva annunciato da tempo l’inizio di una guerra verso i gruppi politici antagonisti e il ritorno della polizia nel quartiere “ribelle”.

L’attacco su vasta scala, portato avanti con polizia in assetto antisommossa, unità antiterrorismo e su moto e della polizia politica oltre al supporto di un elicottero e di droni di sorveglianza, si è concentrato sullo sgombero di quattro occupazioni nel nord ovest del settore. Nel piano di sgomberi 23 occupazioni dovrebbero subire la stessa sorte, dodici dei quali occupati da migranti e rifugiati, altre undici occupate da gruppi politici e collettivi, in tutto potrebbero essere messe sulla strada oltre mille persone.

La polizia presidia ora permanentemente le strade del quartiere per timore di possibili contrattacchi e ri-occupazioni e nella notte tra il 27 ed il 28 agosto, verso le 2:00, dei reparti che stazionavano vicino il Politecnico di Atene, a poca distanza dalla sede centrale del PASOK (il partito socialista), sono stati oggetto di un attacco da parte di un gruppo di anarchici che non ha causato feriti o arresti.

Il nuovo governo di destra salito al potere sconfiggendo Syriza ha quindi deciso di passare dalle parole ai fatti, sfruttando il totale fallimento delle politiche riformiste di Tsipras, conciliazioniste con la Troika europea, e l’intensa campagna contro l’immigrazione e le organizzazioni politiche extraparlamentari di sinistra e anarchiche, incassando anche il sostegno della destra più violenta. Uno scenario che tende a interessare molti paesi europei che accompagna la crisi di stabilità politica e che è sfociata spesso nel rafforzamento dei partiti reazionari capaci di capitalizzare le sconfitte della sinistra incapace di trovare soluzioni credibili per le masse popolari di fronte alla crisi e alla stagnazione economica.

In Grecia, come in molte parti d’Europa, l’esaurimento della ripresa economica e i frequenti episodi di crisi politica profilano quantomeno l’inizio di una nuova fase di attacco alle condizioni della classe lavoratrice per restaurare ordine e … profitti.

 

CM