Il 30 giugno negli stabilimenti FCA è stato proclamato uno sciopero dai settori combattivi del sindacalismo per lottare contro i ritmi da schiavitù imposti da Sergio Marchionne.
Le pause sono diventate brevissime. Gli operai vengono multati se tardano per andare in bagno. I dirigenti dell’azienda minacciano tutti di provvedimenti disciplinari. Organizzare il sindacato è diventato difficilissimo. I lavoratori vengono ricattati e vengono spostati da uno stabilimento all’altro. Molti lavoratori oramai soffrono di depressione per via dei ricatti che subiscono. FCA ha – inoltre – annunciato 200 licenziamenti nello stabilimento di Cassino e 800 in quello di Mirafiori.

Per questi motivi le avanguardie operaie di tutti gli stabilimenti FCA iscritti a diverse sigle sindacali, in molti parte ostacolati dalle proprie burocrazie, hanno avviato un confronto per costruire un coordinamento intersindacale degli operai combattivi al fine di costruire una piattaforma dei metalmeccanici. Ma non solo! Hanno deciso di legare questa battaglia in una delle aziende centrali del capitalismo italiano con quella della logistica, un settore che in Italia esprime un enorme conflitto e che vede sempre più unirsi lavoratori immigrati e italiani nella lotta allo sfruttamento, alle discriminazioni e alle finte cooperative.

Il 16 giugno scorso gli operai della logistica si sono uniti a quelli dei trasporti e hanno messo in piedi uno sciopero che ha bloccato tutto il Paese. È addirittura intervenuto il Ministro dei Trasporti, il capo del partito democratico Renzi, per dire che il diritto di sciopero sarà presto cambiato con una legge apposita.

La lotta che stiamo portando avanti è in questo quadro centrale per il prossimo futuro, perché prova a unire le componenti di classe dello sciopero del 16 con quelle delle fabbriche più importanti in Italia.

Una battaglia che stiamo seguendo e a cui stiamo contribuendo con le nostre parole d’ordine e con la nostra attività di rivoluzionari nei sindacati e nelle lotte per rilanciare la lotta ai padroni e al loro sistema in Italia e in Europa, perché è notizia di qualche ora fa che in Serbia gli operai di FCA a Kragujevac stiano conducendo un durissimo sciopero sulle nostre stesse rivendicazioni.
Proveremo ad unire queste lotte, perché le condizioni degli operai sono internazionalizzate così come lo è il loro compito storico come classe.

Douglas Mortimer

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.