Nella scorsa settimana i lavoratori della CULP sono scesi in piazza a protestare contro l’autorità portuale di Napoli; autorità portuale che sta marginalizzando e ignorando questi lavoratori, mentre rilascia dichiarazioni per fare bel viso davanti i media che si stanno interessando a questa vertenza, portata avanti da lavoratori costretti a lavorare in condizioni di scarsa sicurezza, a volte tragicamente evidenti, per un salario minimo. L’autorità portuale, con Pasquale Legora De Feo, dovrebbe vigliare e sanzionare situazioni in cui la vita dei lavoratori viene messa esplicitamente in secondo piano rispetto al guadagno.

Questa situazione ha attirato l’attenzione e la solidarietà di altri lavoratori, tanto che possiamo auspicare,in un futuro, la messa in atto di una vertenza unitaria, che rovesci i piani di massacro voluti dai padroni, che con la complicità dell’autorità portuale e dei sindacati CGIL – CISL – UIL, moltiplicano i loro profitti senza preoccuparsi minimamente del benessere di lavoratori che devono rischiare la loro incolumità per salari da fame. A tutto questo si aggiunge, all’interno del porto, il sistema di appalto e subappalto che, gestiti in modo poco lecito, mettono a repentaglio i contratti dei lavoratori.

Stanchi ormai di questa situazione i lavoratori scenderanno in piazza il 16 giugno con il Comitato dei lavoratori del porto e il Si Cobas per rivendicare la fine dei licenziamenti arbitrari, il rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro, la fine del sistema di appalto e subappalto, una stabilità contrattuale per ogni lavoratore e il rispetto dei contratti collettivi nazionali.

Red Doc