Pubblichiamo un articolo tradotto dal sito izquierdadiario.es riguardo la tre giorni di formazione anticapitalista organizzata dalla Corrente Rivoluzionaria dei Lavoratori e delle Lavoratrici a Barcellona.

I giorni 14, 15 e 16 luglio si è svolta la Scuola estiva Anticapitalista della Corrente Rivoluzionaria di Lavoratori e Lavoratrici (CRT) a Barcellona.

Più di 70 compagni di varie regioni spagnole e due compagni delle organizzazioni amiche francese e statunitense Courant Comuniste Révolutionaire e Left Voice hanno preso parte all’iniziativa della Scuola.

Così questa manifestazione è stata un punto di incontro per i militanti CRT di tutta la Spagna i quali hanno dato vita al primo congresso nazionale il 6 ed il 7 maggio. Ma anche per chi ha militato insieme ad organizzazioni come le donne di “Pan y Rosas”, agli studenti di “Arma de la Critica”, “No Pasaran” e “SEI”, così come anche per i lavoratori che lottano contro la precarietà del mondo del lavoro dalla campagna #ValemosMasQuéEsto ed altri lavoratori di altri settori.

Nel contesto del centenario della Rivoluzione Russa, con l’obiettivo di costruire un’alternativa rivoluzionaria e di classe in Spagna e sul piano internazionale, abbiamo sviluppato dei workshop e delle conferenze sull’internazionalismo pratico, sul rapporto fra genere e marxismo, sulla teoria rivoluzionaria e dibattiti sulla strategia e l’organizzazione, delle quali necessitiamo per la rivoluzione socialista.

Nel giorno di venerdì abbiamo dedicato due workshop centrali alle grandi questioni che oggi attraversano il dibattito nella sinistra dello Stato Spagnolo: la mattina si è tenuto un “Bilancio storico-strategico della Transizione spagnola” ed un dibattito sulla crisi del Regime dei 78, mentre nel pomeriggio la discussione ha riguardato “l’America Latina e la crisi organica dei governi post-neoliberisti”, in cui abbiamo analizzato l’agitata situazione della regione, gli intenti bonapartisti e golpisti della destra pro-imperialista, i limiti dei governi post-neoliberisti, la situazione della classe lavoratrice ed i compiti dei rivoluzionari.

Il secondo giorno si è tenuta una conferenza formativa con dibattito dedicato a “La Catalogna, il marxismo e la questione nazionale”, dalla quale si sono prese le difese del diritto all’autodeterminazione come parte integrante di una strategia internazionalista e anticapitalista. Altra conferenza ha riguardato la “Rivoluzione russa e la Teoria della Rivoluzione Permanente” di Trotsky.

Il resto del pomeriggio è stato indetto un seminario di dibattito: “Strategia Rivoluzionaria: Trotsky, Gramsci, Clausewitz: le richieste democratiche ed il marxismo strategico”, prendendo come punto di partenza alcune delle elaborazioni della corrente Frazione Trotskista-Quarta Internazionale in merito alla questione.

Infine, la domenica si è potuta dedicare la mattinata a realizzare un workshop su “Femminismo e strategia di emancipazione: anarchismo, stalinismo e marxismo” per approfondire le lezioni strategiche della lotta anticapitalista nel movimento delle donne e riflettere sulla strategia rivoluzionaria per pensare alle strade che conducono all’emancipazione.

Alla fine della giornata abbiamo percorso l’itinerario della “Barcellona Ribelle”, dove abbiamo potuto conoscere la città dal punto di vista della sua tradizione rivoluzionaria e dove abbiamo potuto scambiare opinioni sulle intense giornate di formazione e dibattito, uno spazio di riflessione profonda sui compiti di chi propone una lotta rivoluzionaria contro il sistema capitalista, i regimi politici al suo servizio e tutte le forme di sfruttamento ed oppressione che lo sorreggono.

Nei giorni prima, attraverso le notizie dei compagni del PTS in Argentina su La Izquierda Diario, erano arrivate le notizie della eroica resistenza dei lavoratori della Pepsico a cui è stato mandato un saluto internazionalista di appoggio e solidarietà a chi ha fornito un autentico esempio di lotta e coraggio.

Traduzione a cura di Rosa Scamardella