16 gennaio 2018, ore 16:36, nel quartiere popolare di Greco a Milano. All’interno della Lamina Spa, impianti che lavorano l’alluminio, accade l’ennesima tragedia. I lavoratori Marco Santamaria, Arrigo Barbieri e Giuseppe Setzu vengono ricoverati in codice rosso e non sopravvivono.

L’incidente avviene nella vasca di riscaldamento dell’alluminio dove, per un problema non ancora chiarito e per cui è stata aperta un’inchiesta, una miscela di sostanze tossiche ha soffocato prima Santamaria e Barbieri che erano in loco probabilmente per riparare un guasto, poi anche Setzu che non fugge e decide di andare ad aiutare i colleghi in difficoltà, senza riuscire.

Gli allarmi non hanno suonato, le misure di sicurezza, evidentemente, non sono bastate e ora la fabbrica è sotto sequestro. Quel che è certo è che tre operai hanno pagato con la vita (come in migliaia ogni anno) per produrre la ricchezza che poi solo in minima parte servirà a sostenerli economicamente e in maggior parte finisce nelle mani del padrone che non rischia la vita vicino alle presse, ai muletti, alle vasche di prodotti chimici.

A rischiare e dare la vita sono sempre e solo gli operai.

A fare i profitti sono sempre e solo i padroni.

Di Ciemme