Chi scrive questo articolo è un lavoratore Auchan che, grazie alla politica aziendale di chiusura degli ipermercati che Auchan Holding S.A. sta portando avanti, rischia il licenziamento. Infatti, Auchan ha recentemente venduto l’ipermercato del Centro Commerciale Napoli-Argine, dove lavoravo con un contratto a chiamata per una ditta esterna, alla società Sole365.
La vendita, annunciata di soppiatto martedì mattina a lavoratori e delegati sindacali, ha giustamente prodotto la reazione dei lavoratori dell’ipermercato, che, senza indugio, hanno occupato la direzione aziendale dell’ipermercato steso, tutt’ora sotto occupazione, temendo per l’eventuale licenziamento o per un trasferimento farsa che li obblighi ad auto-licenziarsi.

La strategia dei padroni non cambia: dividere i lavoratori per indebolirne l’azione.

Infatti, subito dopo la dichiarazione di occupazione e agitazione del personale, mentre i lavoratori aspettavano l’assemblea sindacale, la security -anch’essa a rischio licenziamento- ha provveduto ad allontanare i lavoratori delle aziende a cui Auchan ha esternalizzato il lavoro, con il beneplacito della direzione aziendale.
L’esternalizzazione contrattuale è il primo passo per dividere i lavoratori tra interni (Auchan) ed esterni, per quanto gli esterni siano i primi a perdere il lavoro, non vedendosi rinnovato il contratto “indeterminato a chiamata”, nel momento in cui terminano le attività di un’azienda.

In questa lotta, i padroni davano per certo il licenziamento di buona parte dei lavoratori, in quanto, per quanto sia stato aggiornato il Contratto Collettivo Nazionale del Commercio, per gli interni Auchan non è applicato il JobAct, cosa che, invece, la società acquirente, Sole 365, già applica per i suoi dipendenti. Questo sì va a smentire le voci di un eventuale recupero di personale per il nuovo ipermercato, -facendoci notare anche l’ulteriore passo padronale nel dividere le fila dei lavoratori, tra quelli di Sole365 e di Auchan- ma ci obbliga a reagire: O si lotta o si va a casa!

Inoltre, nell’ottica dei padroni, attraverso i trasferimenti del personale, si attua un vero e proprio ricatto: Non è previsto alcun rimborso o aumento per gli eventuali trasfertisti, che, spalle al muro, saranno costretti ad accettare il licenziamento. Questo caso, fortunatamente, rientra in quelli utili per ottenere la NASpI, l’indennità di disoccupazione.

Ma gli stessi interessi degli stessi lavoratori della galleria commerciale, con contratti part-time o a chiamata -nel migliore dei casi-, andrebbero uniti alla lotta dei lavoratori Auchan poiché le manovre che Auchan Retail Italia sta facendo a Napoli Argine posso essere comparate a quelle fatte nel Centro Commericiale Le Ginestre di Volla, dove, proprio grazie al flusso di clienti dell’ipermercato, la galleria commerciale aveva la possibilità di vivere. Oggi, invece, senza l’ipermercato al Le Ginestre, il numero di dipendenti della galleria si è più che dimezzato, tra licenziamenti e fallimenti di varie attività commerciali.

Lì Auchan non era proprietaria dell’immobile; qui lo è! L’intera galleria commerciale di Napoli Argine resta sotto controllo di Auchan Retail Italia. È il caso di dirlo: oltre il danno pure la beffa!

Occorre dare risposte concrete all’attacco che il padrone sta facendo ai lavoratori (Interni, esternalizzati, dell’ipermercato o della galleria) affinché non ci sia NESSUN ACCORDO A RIBASSO per i lavoratori.

Rivendichiamo fermamente:

1) L’assunzione dei lavoratori Auchan, di ogni contrattualizzazione, da parte di Sole365, con contratti a tempo indeterminato e senza JobAct, per l’apertura di un’ulteriore lotta unitaria dei lavoratori per imporre la contrattualizzazione in Sole365 senza JobAct !

2) L’inserimento di una clausola sociale nel passaggio da Auchan Retail Italia a Sole365, a garanzia della continuità occupazionale e di impedimento verso l’utilizzo di ammortizzatori sociali e licenziamenti senza giusta causa !

3) La chiamata di un’assemblea pubblica dei lavoratori Auchan e galleria, di ogni contrattualizzazione e di ogni sigla sindacale, per rilanciare la lotta unitaria dei lavoratori contro i padroni di Auchan Holding S.A. su scala nazionale !

4) L’accettazione del trasferimento solo nel caso in cui sia pagata in conformità alle regole del diritto del lavoro, per garantire una vita dignitosa ai lavoratori stessi, con aumenti in busta paga già a partire da più di 50 km di distanza dalla residenza !

 

Articolo a cura di Michele Sisto

Redattore della Voce delle Lotte, nato a Napoli nel 1996. Laureato in Infermieristica presso l'Università "La Sapienza" di Roma, lavora come infermiere.