Milioni di persone in tutto il mondo stanno scendendo in piazza contro l’imminente invasione terrestre dell’area di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove si stima che siano attualmente concentrati più di 1,5 milioni di palestinesi, intanto gli student* delle università di tutto il mondo si sono accampat* nelle loro università per chiedere la fine degli accordi tra istituzioni accademiche, il regime coloniale d’Israele e l’ industria bellica.

La Rete Salernitana per la Palestina e il Comitato UniSa per la Palestina hanno indetto per oggi pomeriggio un presidio d’emergenza per una risposta di piazza a questa nuova tappa del genocidio del popolo palestinese.
La protesta si terrà alle ore 18:30 nei pressi della stazione ferroviaria di Salerno. Non basta dirlo, è ora di lottare per una Palestina libera!


Rafah è una città palestinese situata all’estremità meridionale di Gaza e al confine con l’Egitto dove 1,2 milioni di palestinesi sopravvivono in condizioni di sovraffollamento dopo che le aree settentrionali e centrali della Striscia sono state distrutte dopo mesi di attacchi indiscriminati.
Netanyahu ha deciso di portare le sue truppe via terra a Rafah, per finire di occupare e distruggere totalmente la Striscia di Gaza.

Già a Febbraio il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha denunciato che “la situazione a Rafah è straordinariamente preoccupante e sta diventando sempre più tesa e confusa. I bombardamenti si sono intensificati vicino a dove operiamo”, a Tel Al Sultan, un campo profughi vicino alla città.

Come nel caso degli attacchi nel nord e nel centro della Striscia all’inizio della guerra di Israele contro il popolo palestinese, il governo di Netanyahu ha chiesto l’evacuazione di oltre 1 milione di persone di fronte all’invasione di terra della città. Tuttavia, Rafah è l’ultima città nel sud di Gaza, al confine con l’Egitto, e queste persone non hanno più spazio per fuggire.
La maggioranza della popolazione di Gaza è attualmente concentrata nell’area di Rafah, in disperata attesa dell’ingresso di aiuti umanitari o della possibilità di fuggire dalla Striscia se il valico di frontiera con l’Egitto dovesse aprirsi di fronte ai continui bombardamenti e al blocco che ha privato la popolazione di Gaza dei beni più elementari come il cibo. acqua e medicinali.

In totale, dall’inizio degli attacchi israeliani alla Striscia, la popolazione della città di confine di Rafah è quintuplicata. Ma non si tratta solo della città di Rafah ma di tutta l’area a sud della Striscia chiamata con lo stesso nome, in totale quest’area ospiterebbe attualmente la metà della popolazione della striscia tra la città e i campi profughi improvvisati nell’area circostante.

L’UNICEF stima attualmente che ci siano più di 600.000 bambini nell’area.
Un vero e proprio crimine a cui Netanyahu ha sottoposto la popolazione palestinese. Una situazione che non potrebbe verificarsi se Israele non avesse avuto la complicità della comunità internazionale e delle potenze imperialiste, in particolare degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, l’UE e tutti i paesi della NATO, Italia compresa.

In questi giorni mentre Hamas, l’ organizzazione islamista che attualmente è al capo della resistenza palestinese, ha annunciato di accettare una proposta di tregua modificata, Israele ha continuato le sue operazioni di invasione nel territorio, bombardando massicciamente i quartieri nord-orientali di Rafah e prendendo il controllo, di notte, dalla Porta di Rafah, isolando definitivamente Gaza dal resto del mondo.

Netanyahu ha così scelto di annegare nel fuoco e nel sangue l’ultimo rifugio della popolazione di Gaza. È di vitale importanza reagire in modo massiccio all’invasione catastrofica che si sta avvicinando a Rafah e scendere in piazza, come vediamo in tante proteste e accampamenti nelle università in Francia, Spagna e Stati Uniti ed ora finalmente anche in Italia.

Tutti in piazza a Salerno contro il genocidio del popolo palestinese!

Nato a Salerno nel 1994, vive Mercato San Severino dove ha partecipato al movimento dell'Onda col Collettivo d'Avanguardia Operaia e Studentesca nato in seno al liceo Virgilio.
In seguito, partecipa alle lotte e alle esperienze di autorganizzazione operaia in Campania.
Lavoratore precario e studente di filosofia all'Università di Salerno (Fisciano), è tra i fondatori de La Voce delle Lotte e della Frazione Internazionalista Rivoluzionaria.
Attivista sindacale indipendente.