Dopo cinque anni la storia si ripete, Lucha y Siesta il presidio romano di aiuto alle donne vittima di violenza è di nuovo sotto attacco. Questo governo, con il loro alleato politico che amministra la regione Lazio, Francesco Rocca, nonostante l’aumento di casi di femminicidio non si ferma nei suoi attacchi ai settori più fragili della popolazione. Luha y Siesta va difesa da tuttə noi!


Come Collettivo il Pane e le Rose esprimiamo tutta  la nostra solidarietà e sostegno a Lucha y Siesta, uno spazio che rappresenta un’ancora di salvezza per tantissime donne e un manifesto politico non solo di una necessità causata dagli scarsissimi fondi che questo e altri governi investono nei processi di fuoriuscita dalla violenza, ma anche di una pratica politica di collettivismo e mutuo aiuto.   Soprattutto in un contesto come quello attuale, in cui da inizio anno si contano almeno 93 femminicidi, che manifesta un’urgenza non solo per le donne stesse ma anche per rivedere le nostre pratiche di supporto ad esse, tante di queste donne avevano già denunciato ma la loro fine è stata ugualmente segnata.
Luoghi, spazi, come Lucha y Siesta rappresentano un’alternativa concreta; per questo invece di pensare di chiuderla bisognerebbe non solo diffonderla, ma pensare a come ampliarla su Roma così come in altre città.
Lucha y Siesta  è una realtà importante uno spazio vuoto che è stato restituito al territorio, ma che le istituzioni non vogliono.
La lotta per i diritti delle donne passa da esperienze come quella di questa occupazione, dove ogni giorno si lavora per costruire accoglienza, orientamento e supporto. Uno spazio imprescindibile per assumere collettivamente la consapevolezza che la violenza di genere è un problema strutturale e sistemico che ci riguarda tuttə. Azioni di questo genere sono la risposta intimidatoria e autoritaria di istituzioni carenti e spaventate dalla possibile produzione di pensiero e di battaglie politiche che da questi spazi possono nascere ed incarnare. Come affermano lə stessə compagnə nel loro comunicato:

Non ci stupisce che la Giunta Rocca pensi di poter cancellare Lucha y Siesta, che porti avanti la politica del “far quadrare i conti” al di sopra delle vite, che promuova paternalismo e assistenzialismo laddove germoglia autonomia e autodeterminazione, che neutralizzi a servizio ciò che è spazio bianco dell’immaginario femminista, l’unico in grado di costruire le risposte adeguate all’inasprirsi di violenza, stupri e discriminazioni. E che lo faccia pensando di non dover neanche interloquire con le realtà che in questa Regione da decenni si occupano di contrasto alla violenza di genere.

Sappiamo bene che preservare questi spazi di relazioni orizzontali, di decostruzione di stereotipi, privilegi e dinamiche di potere, di risignificazione della proprietà è un lavoro lungo, che richiede cura, sorellanza e consapevolezza, un lavoro che bisogna continuare a fare ogni giorno, insieme.
Ma sappiamo anche che una parte fondamentale di questa infinita battaglia è riprenderci, un pezzetto alla volta, ciò che ci spetta.
Quello che – immediatamente, invece – spetta a tutte le donne che attraversano la Casa delle Donne Lucha y Siesta è che venga subito ritirata l’intenzione dello sgombero.

Non tolleriamo l’arroganza con cui si asfaltano percorsi di donne che lottano per uscire dalla violenza. Tipica di questo governo che ha riportato le donne ad un immaginario esclusivamente legato al lavoro di cura, illudendole di salvarle quando le ha solo rinchiuse in casa al fianco del loro abusante – con l’illusione di qualche bonus.
Per questo sappiamo che l’attacco a Lucha y Siesta non è un attacco casuale, ma un attacco che vuole colpire chi nella prassi sottrae la proprietà privata e la riqualifica per farne strumento di chi ne ha più bisogno; come sappiamo che siamo abituate a difenderci e non ci tireremo mai indietro, soprattutto per le nostre sorelle.
Siamo tuttə Lucha y Siesta!

"Il pane e le rose" nasce nel 2019 e riunisce militanti della Frazione Internazionalista Rivoluzionaria (FIR) e indipendenti che aderiscono alla corrente femminista socialista internazionale "Pan y Rosas", presente in molti paesi in Europa e nelle Americhe