La deriva a destra statunitense non lascia tregua. Donald Trump è stato eletto solo da pochi mesi ma nel giro di poco tempo ha già fatto sentire la sua influenza politica e soprattutto sociale. La sua elezione a presidente nel novembre del 2016 ha infatti fin da subito scatenato molte proteste di piazza in tutti gli USA, in particolare da parte dei movimenti femministi ed LGBT, che sicuramente sono fra i soggetti che stanno risentendo di più delle sue politiche discriminatorie e disparitarie. Sull’onda di quello che sta succedendo in Cecenia e in Russia, il nuovo presidente statunitense ha infatti approvato recentemente alcune misure che colpiscono alcuni diritti delle donne, in particolare l’aborto, e contro anche i diritti LGBT, tra cui quella di discriminare in base al proprio orientamento religioso. In Russia del resto è la chiesa ortodossa a discriminare omosessuali e donne, negli USA e in Europa è la chiesa cattolica.

Ma le sorprese non finiscono qui! Sembra che a breve, infatti, il nuovo presidente realizzerà un’altra delle sue promesse elettorali, ovvero la controriforma della sanità che dovrà smantellare l’Obamacare. La sanità, diritto inviolabile che dovrebbe essere garantito a tutti, sta per essere nuovamente calpestato da una riforma illegittima che ha già ottenuto la maggioranza alla Camera. Manca solo quella del Senato e se la controriforma diventerà legge, milioni di americani perderanno l’assicurazione sanitaria in quanto non essendo più gratuita con la controriforma, non potranno più permettersela. Una misura quindi che senza se e senza ma creerebbe una forte disuguaglianza residuale e accentuerebbe ancora di più il divario tra le varie classi sociali più di quanto non abbia già fatto l’Obamacare. Tale riforma, infatti, pur presentata dai media e mass media borghesi come una “grande riforma sanitaria” che allargava di molto l’accesso all’assistenza gratuita, in realtà in primis ha posto l’obbligo di dotarsi di un’assicurazione sanitaria, pena il pagamento di una multa, in secondo luogo ha costretto chi l’aveva ma non rientrava negli standard minimi consentiti a farsene una più costosa e, in fine, ha anche previsto limiti all’assistenza sanitaria con sanzioni verso quegli ospedali che avrebbero ricoverato i loro pazienti a distanza di breve tempo. Una riforma quindi già impopolare, che non ha migliorato nel complesso le condizioni di vita degli americani e che, alla fine, riguarda poco meno del 10% della popolazione. È inesatto infatti dire che questa nuova riforma sanitaria è una controriforma, dal momento che essa non va a stravolgere la vecchia riforma, ma in realtà, seguendo la logica borghese, non fa altro che perfezionarla a favore della classe dominante.

E anche sul tema della legalità relazionata al tanto reclamato diritto all’autodifesa, Trump non si è risparmiato! Dal primo luglio, infatti, in Georgia sarà consentito andare all’università con un’arma da fuoco nello zaino. Una sorta di ritorno al Far West, dove le sparatorie erano all’ordine del giorno. È bene considerare che solo nel 2013 ci sono stati negli USA ben 11989 decessi accertati per sparatorie, omicidi ed incidenti legati alle armi da fuoco – il dato esclude i suicidi. E non si pensi che gli altri paesi occidentali siano immuni da tutto ciò. In Italia recentemente è stata approvata in Parlamento una legge sulla legittima autodifesa in casi di violazione di domicilio o esercizio commerciale durante le ore notturne. La norma ovviamente rimane molto imprecisa e vaga, perché è ormai evidente che altro non è se non un sintomo della deriva a destra che sta ormai prendendo piede anche in Europa, dinanzi al fallimento delle democrazie socialdemocratiche e neoliberiste.

 

Lorenzo De Girolamo

Nato a Rimini nel 1995. Laureato in Scienze della Formazione all'Università di Bologna. Vive e lavora come rider di Just Eat a Roma.