Riportiamo un articolo dell’Associazione Pugno Chiuso che punta il dito contro il progetto edilizio RIG.ENER.A. e la sua applicazione a Bologna.


Il progetto di riqualificazione energetica “RIG.ENER.A.” avviato nei palazzi di Via Gandusio rientra nell’insieme degli interventi previsti nell’articolo 4 del nuovo PIANO CASA approvato dal governo Renzi nel 2014 ed entrato in vigore nel 2015.

L’ente gestore ACER BOLOGNA ha promosso una serie di interventi sottoposti all’approvazione di Comune e Regione Emilia-Romagna; quest’ultima valuta il rispetto dei vincoli previsti dalla legge nazionale e, se congrui, li invia al MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE per accedere ai finanziamenti, erogati con i vincoli del rispetto dei piani e dei tempi di realizzazione.

Nel 2015 REGIONE EMILIA-ROMAGNA approvava il progetto per i palazzi di Via Gandusio per un importo di 5,8 milioni di euro ed a settembre 2016 erogava altri 3,5 milioni di euro per la realizzazione dei lavori, da far partire entro 12 mesi (settembre 2017) pena la perdita del finanziamento statale. Ad aprile 2016 con una propria delibera il Comune di Bologna co-finanziava l’intervento con oltre 3 milioni di euro, derivati dalla vendita all’asta delle case popolari del 2013 e del 2014. Nella stessa delibera comunale venivano indicati 181 alloggi da ristrutturare, mentre nel progetto arrivato a Regione Emilia-Romagna ed al Ministero Infrastrutture ne risultano 142.

La tabella dello stato di avanzamento dei lavori, consultabile pubblicamente sul sito del Ministero Infrastrutture, indica che i lavori nei 142 alloggi di Via Gandusio sono partiti il 12 maggio 2017 e che il “Numero di sfratti sugli alloggi oggetto dell’intervento” è pari a ZERO. Una storia diversa rispetto a quella vissuta il 14 luglio scorso, quando tutti gli inquilini dei palazzi di Via Gandusio sono stati sfrattati a sorpresa con un ingente schieramento di forze, ivi compresi i regolari assegnatari senza nessuna morosità nei confronti di ACER.

Una gran sollecitudine accompagnata da un’ordinanza di sgombero totale firmata dal sindaco Virginio Merola il 12 luglio, appena 2 giorni prima, senza nessuna comunicazione ai diretti interessati. Notoriamente, sono pochi i cittadini che consultano ogni giorno le pubblicazioni dell’Albo Pretorio comunale, in particolare se anziani o non di madrelingua italiana……

Agli enti preposti a vigilare sul rispetto delle norme e dei vincoli del finanziamento del progetto RIG.ENER.A. in Via Gandusio chiediamo quindi:

  • SE IL NUMERO DI SFRATTI DICHIARATO SIN DAL 2015 È PARI A ZERO, COME È STATO POSSIBILE EVACUARE 90 NUCLEI FAMILIARI DAGLI ALLOGGI, SVUOTANDO COMPLETAMENTE I PALAZZI DI VIA GANDUSIO?

  • L’ORDINANZA DEL 12 LUGLIO FIRMATA DAL SINDACO MEROLA È SERVITA COME GIUSTIFICAZIONE PER AGGIRARE QUANTO DICHIARATO AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE?

  • COME SI SPIEGA IL FATTO CHE IL COMUNE DI BOLOGNA ABBIA INDICATO NEL PROPRIO ATTO UFFICIALE DEL 4 APRILE 2016 UN NUMERO DI ALLOGGI IN GANDUSIO PARI A 181, QUANDO I DOCUMENTI DEL PROGETTO APPROVATO NE RIPORTANO 142?

Associazione Sindacale Pugno Chiuso

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.