Ennesimo caso di discriminazione verso una minoranza già poco emancipata, quella delle persone nate in un genere non certamente rappresentativo della propria identità.

Massimina Lizzeri, è questo il nome dell’ennesima vittima di discriminazione sessuale, è una donna trans, per questo non è ben accetta in un ristorante del litorale di Latina.

Oltre gli inviti, da parte di una cameriera del ristorante, ad andar via dal locale, stavolta, però, la situazione è persino degenerata nell’aggressione fisica, dopo insulti vari, con spintonate a Massimina ed alla sua amica, in una zona emblematica -quella della provincia di Latina- pregna di razzismo, omotransfobia e di una presenza, fin troppo tollerata, di varie organizzazioni neofasciste, da Casapound a Forza Nuova.

Descrizione dell’accaduto e presa di posizione da parte del MIT – Movimento Identità Trans

Sui vari articoli che si possono leggere in rete, l’impressione che si può trarre circa questi vari episodi di discriminazione è che il tutto sia ricollegabile alla necessità di un mistico cambiamento culturale della società.
Il problema analitico però resta: può una società, come quella capitalistica, affrontare una “rivoluzione culturale” nel momento in cui non solo peggiorano le condizioni economiche della stragrande maggioranza della popolazione ma persino avanzano le lotte tra poveri, le discriminazioni sociali di natura razziale e sessuale?

E’ mai possibile rivoluzionare la cultura discriminante di una società fondata sulla discriminazione e sullo sfruttamento economico?

La necessità che si ha oggi, forse, è quella di ricompattare le fila della comunità LGBTI+, renderla combattiva e riallacciare le lotte della comunità a quelle dei lavoratori e delle lavoratrici.
Si ha, insomma, la necessità di un “ComingOut collettivo” per una comunità che oggi, per interessi di pochi, risente di una ghettizzazione sociale ed ha anche perso la propria indole combattiva, con Pride che somigliano sempre più a campagne pubblicitarie e con rivendicazioni che oggi rappresentano dei meri castelli campati nel cielo dell’inconsistenza dell’etere.

di Sismic

Redattore della Voce delle Lotte, nato a Napoli nel 1996. Laureato in Infermieristica presso l'Università "La Sapienza" di Roma, lavora come infermiere.