Si terrà domani a Prato, con ritrovo alle 14.30 presso la stazione centrale, un corteo in risposta alla brutale aggressione ricevuta da due operai della DS di Zhang Xiangguo, i quali stavano rientrando a casa dal lavoro, di notte.
Un’aggressione che “casualmente” avviene proprio a danno di lavoratori che si sono rivoltati contro il regime di brutale sfruttamento del loro posto di lavoro e che si sono organizzati col SI Cobas, di cui riportiamo il comunicato di invito al corteo.
È fondamentale sviluppare la solidarietà e l’unità nella mobilitazione dei lavoratori a maggior ragione di fronte ad aggressioni fisiche, così come di fronte a qualsiasi episodio di repressione rivolto ai lavoratori; la risposta a questi episodi non può essere quella del solo appello alla legge e alle forze di polizia perché difendano i lavoratori: la realtà quotidiana dei lavoratori che lottano conferma ogni volta che la legge e le forze dell’ordine non sono lì per difendere i lavoratori da padroni e squadristi. È necessario organizzarsi per sapere difendersi con le proprie forze sul posto di lavoro come nei quartieri dove abitiamo e dove viviamo.
Si tratta di due dipendenti della DS di Zhang Xiangguo a Montemurlo, una delle tante fabbriche tessili del pratese a conduzione cinese.
Si è trattato di un agguato pianificato in piena regola: si è trattato fuori da ogni dubbio di un gravissimo atto intimidatorio.
Lì iniziava un lotta dura, passata da scioperi e denunce pubbliche, che ha portato ad un primo accordo, e quindi al riconoscimento formale dei diritti fondamentali dei lavoratori: retribuzioni in linea con il CCNL Tessile per 40 ore settimanali di lavoro, riconoscimento di riposo settimanale, ferie, malattie e tredicesima.
E infatti già decine e decine di lavoratori impiegati nelle fabbriche tessili a conduzione cinese si sono rivolti dopo i primi scioperi di luglio alla DS agli sportelli del nostro sindacato.
In tutti i casi le condizioni di sfruttamento denunciate sono pressoché identiche a quelle descritte già per la DS.
Si tratta di un “segreto di pulcinella”: tutti sanno – istituzioni in primis – della realtà di schiavitù che si nasconde dietro le mura di moltissime fabbriche tessili del territorio.
I lavoratori aggrediti stanotte sono tra quelli che hanno avuto il coraggio di denunciare e combattere un sistema intollerabile di sfruttamento che schiaccia migliaia di lavoratori, in primis cinesi e richiedenti asilo asiatici ed africani.
Per questo risponderemo con una grande manifestazione il 17 novembre a Prato, alle ore 14.30 dalla Stazione Centrale di Prato.
Sono tante le armi con cui si vuole fermare questo movimento autorganizzato di lavoratori che rivendica il rispetto dei propri diritti.
Sono tanti i padroni che nel pratesi si sentono minacciati dalle lotte operaie che il Si Cobas sta portando avanti.
Abbiamo iniziato per andare fino in fondo: fino a quando lo sfruttamento, in tutti i settori, sarà eliminato dal nostro territorio.
Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.