Nahuel Moreno ha aiutato a costruire una delle più importanti correnti che reclamavano l’eredità della Quarta Internazionale. Chi era e come ha contribuito alla storia della sinistra?

Nahuel Moreno è lo pseudonimo di uno dei più conosciuti leader trotskisti dell’Argentina, dell’America Latina e, in misura minore, del mondo intero.
Questo pseudonimo deriva dalla parola nella lingua degli Indios Mapuche per “Tigre” (“Nahuel”) e dalla parola spagnola per “marrone” o “scuro” (“Moreno”).
Il suo vero nome era Hugo Miguel Bressano Capacete, e nacque ad Alberdi (provincia di Buenos Aires) il 24 aprile 1924. Moreno morì all’età di 62 anni quando il suo Movimiento al Socialismo (MAS- Movimento per il Socialismo) era il più grande partito della sinistra argentina. Il Partido de los Trabajadores Socialistas (PTS – Partito dei lavoratori Socialisti) fa corrispondere le sue origini alla sua corrente nazionale e internazionale. Durante la sua storia il PTS ha posto importanti confini strategici che gli hanno permesso di riformarsi e di criticare profondamente le politiche e le idee di Moreno. Proveremo a delineare qualcuna di queste idee nel seguente testo.

 

La prima esperienza nel trotskismo argentino
Un giovanissimo Moreno fu convinto a diventare trotskista da un marinaio, che lo fece anche aderire ad un gruppo fondato da Liborio Justo.
Nonostante all’epoca Trotsky fosse già morto, i gruppi trotskisti in Argentina – come in ogni altra
parte del mondo – emersero come separati dal Partito Comunista e aderirono all’Opposizione
Internazionale di Sinistra, movimento formato da Trotsky nel 1929. Nel 1944 Moreno fondò il suo gruppo, il Grupo Obrero Marxista (GOM – Gruppo Operaio Marxista), che concentrò le sue attività intorno al movimento operaio.
I suoi sforzi erano diretti verso una delle aree a maggiore concertazione operaia di tutta l’Argentina:
il sud della Grande Buenos Aires, Avelleneda in particolare. Nel gennaio del 1945 il GOM prese parte allo sciopero a cui parteciparono 15000 lavoratori impiegati nell’industria d’imballaggio della carne Anglo-Ciabasa. Come consigliato da Mateo Fossa (capo del sindacato dei taglialegna che aveva intervistato Trotsky), si presentarono allo sciopero con soldi raccolti per organizzare la manifestazione di protesta offrendo il proprio supporto, ma lo sciopero fallì. Questa esperienza permise loro di presiedere il Club de Corazones Unidos (Circolo dei Cuori Uniti), un club dove si svolgevano attività sportive e culturali situato nel quartiere operaio di Villa Pobladora. Alla conclusione della seconda guerra mondiale, la Quarta Internazionale fondata da Trotsky fu enormemente indebolita dall’imperialismo, sia quello fascista che quello “democratico”, così come per causa dello Stalinismo. I gruppi trotskisti in America Latina erano deboli e dispersi. Nel periodo post bellico lo Stalinismo si rafforzò dagli accordi di Yalta e Potsdam tra l’URSS, gli USA e la Gran Bretagna. Poi arrivò la “Guerra Fredda”.
Il trotskismo nuotava contro corrente. Fu in questo periodo che il Peronismo emerse in Argentina, un fenomeno borghese che intrappolò una gran parte della classe lavoratrice. Nel 1946 il GOM iniziò a pubblicare il Frente Proletario (Fronte Proletario). C’erano altri gruppi trotskisti, come il Grupo Cuarta Internacional (GCI- Gruppo Quarta Internazionale) di Juan Posadas e Octubre (Ottobre) di Jorge Abelardo Ramos, i quali avevano entrambi accesso agli scritti di Trotsky e ai numeri di Clave (Chiave), il giornale della Quarta Internazionale che veniva pubblicato in Messico per l’America Latina.
Si fecero importanti discussioni sull’interpretazione dello sviluppo di rivoluzioni permanenti in paesi semicoloniali come l’Argentina, il bisogno di aumentare le risposte a questioni democratiche, come la liberazione nazionale, nella prospettiva di una rivoluzione socialista, la definizione di  “nazionalismo borghese”, espressione formulata da Trotsky nel 1938 per descrivere il governo messicano di Cárdenas, e i caratteri del Peronismo. Moreno chiamò queste attività “Caffè Trots”.

 

L’influenza della rivoluzione cubana
Nel gennaio del 1959 la Rivoluzione Cubana, l’ascesa di Che Guevara e del Castrismo ebbero enormi ripercussioni lungo tutta l’America Latina, specialmente nei moti studenteschi, con numerose correnti guerrigliere emergenti che consideravano i contadini il soggetto della rivoluzione creando partiti-eserciti che presero spesso la via delle montagne facendo “azioni esemplari”, che avrebbero dovuto essere di ispirazione per gli abitanti della città.
Moreno non rimase immune da questa pressione. Non solo definì Cuba come uno “Stato Operaio” (la parola “burocratico” sarà aggiunta alla definizione solo più tardi), ma Castro e Che Guevara furono erroneamente visti come le guide di tutto il continente, specialmente dopo la costituzione della Organización Latinoamericana de Solidaridad (OLAS – Organizzazione di solidarietà Latino Americana). Questa deviazione guidò alla perdita di un altro membro del gruppo delle guide, Ángel (‘El Vasco”) Bengochea. Quindi, tra le pressioni dei sindacalisti e dei guerriglieri (alla quale cedette anche Horacio Lagar) il team dei leader di Palabra Obrera finì. Anni dopo Moreno fece una valutazione generale lamentandosi di queste perdite e chiedendosi se avesse fatto abbastanza per contenerle. Pubblicò “Dos métodos frente a la revolución latinoamericana” (Due metodi per la rivoluzione Latino Americana), una polemica contro il Che, ma la sua battaglia contro questa pressione non era abbastanza forte per mantenere intatto il vecchio team dei leader. La maggioranza dei trotskisti cedette alle pressioni della guerriglia, iniziando dall’uomo che guidava il gruppo più importante dell’epoca: la Segreteria Unita di Mandel. Allo stesso modo di comportò l’SWP Americano. Altri gruppi minoritari continuarono ad argomentare che Cuba non era mai divenuta uno Stato Operaio.
Riguardo all’entrismo “…i vantaggi del Peronismo verso una maggiore integrazione guidò Palabra
Obrera a riconsiderare la tattica che aveva seguito fino ad allora. Alla fine del 1963, il cambiamento
cominciò con la proposta al fronte rivoluzionario unito mirata alla creazione del ‘Partido Único de la Revolución’(Partito Unico della Rivoluzione). Con questo orientamento fu fatto progresso nella formazione dello Partito Unito FRIP-Palabra Obrera nel gennaio del 1965. [TheFrente Revolucionario Indoamericanista Popular(FRIP – Fronte Rivoluzionario Indoamericanista Popolare) era un partito indigenista radicale]. Questi due eventi hanno segnato la fine della nostra tattica entrista, nonostante continuammo a considerarci parte del movimento per un po’ “.
(E. González, “El trotskismo obrero e internacionalista en la Argentina” (La Classe Operaia e Trotskismo internazionalista in Argentina), Libro 3, Volume 2, Pagina 51).

Da questa fusione con i Fratelli Santucho nacque il Partido Revolucionario de los Trabajadores (PRT – Partito Rivoluzionario dei Lavoratori). Prima del Quarto Congresso del PRT, Santucho decise di appoggiare la lotta
armata; così si effettuò una separazione: Moreno guiderà il PRT (La Verdad) [La Verità] e Santucho
il PRT (El Combatiente) [Il Combattente].

 

Gli avanzamenti rivoluzionari del 1969-1976
Dopo la separazione con Santucho, Moreno ritornò ad una visione trotskista più classica e mirò ad un migliore inserimento nel movimento operaio e prese posizione dinanzi all’avanzata mondiale che partì dal Maggio Francese 1968. Ma questa politica iniziale non gli permise di costruire un partito abituato sia teoricamente che praticamente al trotskismo, neppure con l’inserimento nel movimento operaio, che permetterà lo sviluppo di un partito rivoluzionario nel momento chiave della lotta di classe in Argentina, il periodo 1969-1976. Non c’era un militante di PRT presente durante “Cordobazo” [la semi insurrezione contro la dittatura militare che accadde nella città industriale di Cordoba nel maggio 1969].
Soltanto più tardi vennero mandati militanti e capi a Cordoba, che riuscirono a conquistare i lavoratori del famoso
complesso automobilistico SITRAC-SITRAM, come José Páez. Il PRT (La Verdad) si unì nel 1972 con una piccola corrente del Partido Socialista Argentino (PSA), guidata da Juan Carlos Coral, che si era spostato su posizioni più a sinistra. Con Coral fondò il Partido Socialista de los Trabajadores (PST – Partito Socialista dei Lavoratori), che partecipò alle elezioni del 1973 con la formula presidenziale CoralPáez.

I lavoratori candidati promossero lo slogan “trabajador vote trabajador” (“lavoratore, vota per un lavoratore”). Il PST era anche nella battaglia alla plenaria di Villa Constitución nel 1974 per una unionCoordinadora nazionale (Comitato cordinatore). Ma lo spostamento a destra dei leader verso il Peronismo – condizionato dall’avanzata delle bande fasciste Tripla A (che uccise 16 compagni del PST) – portò ad una nuova deviazione opportunistica di Moreno e del PST. Invece di chiedere il rafforzamento del fronte uni o dei lavoratori e la formazione di comitati di autodifesa per affrontare questi attacchi, il PST favorì un “fronte democratico” e aderì al “Gruppo degli Otto”, che comprendeva l’opposizione borghese liberale Radical Civic Union (UCR) , il Partito Comunista (PC), il Partito Intransigente (PI), il Partito Cristiano Rivoluzionario (PRC), il Partito Socialista Popolare (PSP) e l’UDELPA [Unione del Pueblo Adelante – People’s Union for Progress]. D’altra parte, l’aumento della militanza operaia e la tendenza a intraprendere azioni indipendenti che seguirono il “Rodrigazo” [la crisi economica sotto il governo di Isabel Perón e il nome del ministro
dell’Economia Celestino Rodrigo] in giugno e luglio del 1975 è stato correttamente caratterizzato da Moreno.
Il colpo di stato del 1976 costrinse la PST alla clandestinità. Negli anni successivi al colpo di stato, 100 militanti del PST furono assassinati o fatti “scomparire”. Continuò tuttavia a pubblicare una stampa illegale e una rivista internazionale. Aveva una politica corretta nei confronti della rivoluzione portoghese del 1974 e della rivolta polacca del 1981. Il processo polacco, che fu deviato con l’aiuto chiave della Chiesa cattolica, fu l’ultimo sussulto dell’ondata rivoluzionaria iniziata nel 1968. Si concluse con l’apertura delle porte al “neoliberismo” di Reagan, Thatcher e Giovanni Paolo II. Nel 1982 Moreno fondò la Liga Internacional de Trabajadores (LIT – International Workers ‘League), che chiamò “la” Quarta Internazionale.

 

La revisione del trotskismo nella teoria e nella pratica
Quando vi furono le “transizioni democratiche” in Portogallo e Spagna, ripreso forza i socialdemocratici del PSOE spagnolo e del PS francese di Mitterrand, vincendo le elezioni nei loro rispettivi paesi. Dopo aver appoggiato tutti i colpi di stato militari in America Latina, gli Stati Uniti iniziarono ad applicare queste “transizioni” alle loro semi-colonie. Uno di questi casi fu quello dell’Argentina, dopo la sconfitta nella guerra delle Malvinas e la crisi militare che sboccò in una transizione tra la Multipartidaria (coalizione peronista, ucr, partito intransigente, partito comunista ecc.) e un settore dei militari, che posero il genocida Bigone come capo della transizione alle elezioni del 1983.
Il rifiuto di Moreno di fare una valutazione critica del suo lavoro negli anni rivoluzionari e delle concezioni politiche e teoriche che ha sostenuto, portarono il Morenismo a un ulteriore involuzione delle sue politiche più conservatrici. In questo caso, cedette a questo processo di transizione e, nel tentativo di imitare l’ascesa della socialdemocrazia, formò il Movimiento al Socialismo (MAS – Movimento per il socialismo) nel 1982 con la candidatura presidenziale di Luis
Zamora. Erano gli anni dell’adattamento al regime democratico borghese e la sua più grande revisione della teoria della rivoluzione permanente: sosteneva che di fronte a una dittatura era necessario proporre un fronte che includesse le forze borghesi, per rovesciare la dittatura, e questa dinamica porterebbe poi alla lotta per il socialismo. Questa concezione, che i trotskisti chiamano tappista o semi-tappista, è simile a quella tenuta dai menscevichi durante la rivoluzione russa e più tardi dagli stalinisti, una concezione che ha portato a sconfitte di grandi processi rivoluzionari.

Questa revisione è stata espressa nella sua “Escuela de Cuadros de 1984”. Di fronte al fallimento del MAS nelle elezioni del 1983, Moreno tornato alla chiusura dei ranghi. Propose ancora una volta che il partito dovesse intervenire nel movimento operaio, ma questa volta scommettendo sulle “nuove leadership” nei sindacati emersi nelle elezioni contro le burocrazie, che avevano sostenuto la dittatura. Questi erano composti da radicali, peronisti,
comunisti e socialisti, e l’unico prerequisito che i MAS avevano per l’unità con loro era che erano “nuovi” e (relativamente) “combattivi”. Ma ciò non ha tuttavia creato una vera corrente militante classista (lotta di classe). Invece finì per cadere oggettivamente dietro al leader del sindacato peronista Saúl Ubaldini, che faceva parte del rinnovamento peronista che sconfisse il leader del ucr Alfonsin nelle elezioni del 1987.

Inoltre, il MAS ha costituito il Frente del Pueblo (People’s Front) per le elezioni legislative del 1985. Era un’alleanza con il Partito Comunista e settori del peronismo, come Susana Valle, figlia del Generale Valle, e José Villaflor, che proveniva da Peronismo de Base (PB – Rank and File Peronism). Ha cercato di conquistare i settori del peronismo senza avere una politica di indipendenza di classe. Questo fronte è crollato poco dopo la Semana Santa (la Settimana Santa, la settimana prima di Pasqua) del 1987. Ma, a quel tempo, Moreno era già scomparso. Le concezioni politiche di Moreno avevano molto a che fare con l’oggettivismo, cioè sovrastimava le possibilità del movimento operaio di rompere con il peronismo e progredire spontaneamente a sinistra sotto la pressione della crisi capitalista. Venne a parlare di “rivoluzioni imminenti e generalizzate” senza tener conto del fattore di leadership (cioè il fattore soggettivo).Questo fattore fu la chiave per la rivoluzione russa del 1917 e ciò a cui Trotsky fece riferimento nel Programma di transizione. Diventato ancora più importante dopo il rafforzamento dello stalinismo, successivo alla seconda guerra mondiale, e della socialdemocrazia, che hanno impedito lo sviluppo di auto-organizzazione della classe operaia. Mise in discussione il tema della rivoluzione e favorì l’emergere di guerriglieri e di
dirigenti nazionalisti borghesi. È per questo motivo che le organizzazioni che ha guidato e contribuito a costruire erano organizzazioni centriste, pur rimanendo all’interno, astrattamente, del trotskismo anche se spesso avevano politiche più a sinistra delle altre importanti correnti trotzkiste nel dopoguerra (Segreteria Unita di Mandel, OCI di Lambert, lo SWP statunitense). Nel complesso, cedettero a queste leadership non rivoluzionarie o controrivoluzionarie e non costruirono vere organizzazioni di combattimento con la strategia della presa del potere da parte della classe operaia, organizzazioni pronte ad intervenire in rivoluzioni per portarle al trionfo e continuare la loro lotta fino allo sbocco socialista mondiale. Ma rimanendo, seppur solo concettualmente, sul terreno del trotskismo hanno messo in atto alcune battaglie parzialmente corrette contro le tendenze borghesi, nazionaliste,
staliniste e piccolo-borghesi. Per noi, queste battaglie parziali costituiscono i “fili della continuità” con la tradizione rivoluzionaria marxista di Marx, Engels, Lenin, Trotsky, Rosa Luxemburg e molti altri compagni.

Dopo la morte di Moreno, la guida del MAS sviluppò altri tratti collaborazionisti di classe e formò
Izquierda Unida (IU – Sinistra unitaria), un’alleanza con il Partito Comunista nel 1989. Proprio
mentre lo stalinismo nel mondo cadeva a pezzi, i MAS uniti con esso presentando il biglietto
presidenziale di Vicente-Zamora (Néstor Vicente (PC) e Luis Zamora (MAS)), il biglietto che
avrebbe portato all’elezione di Zamora come vice.

Il PTS ha rotto con il MAS nel maggio 1988, dopo il rally del 1 maggio tenutosi allo stadio
di calcio noto come il Ferro, e prima della formazione di Izquierda Unida (IU – Sinistra unitaria) e prima del
quinto Congresso del MAS, durante il quale si ribadiva che la rivoluzione in Argentina fosse dietro l’angolo, mentre il partito si preparava alla alleanza con lo stalinismo. La dirigenza delle MAS si palesa come nazionaltrotskista mentre si allontanava dai grandi processi che investivano il mondo. Questa, soprattutto, fu una delle cause dell’esplosione del MAS nel 1992, che portò alla formazione del Movimiento Socialistas de los Trabajadores (MST) e di molti altri gruppi. Non ci rivendichiamo morenisti, nel senso che gruppi come MST o Izquierda Socialista (IS-sinistra socialista) fanno, perché pensiamo che l’essenza della loro eredità teorico-politica sia
sbagliata. Tuttavia, crediamo che senza una valutazione critica che recuperi quei fili di continuità mantenuti da Moreno e dalle altre correnti del movimento trotskista (con maggiori o minori debolezze), la nostra esistenza sarebbe stata impossibile.

 

Gabriela Liszt

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.