I tre uomini dell’Arma avevano pianificato tutto nei minimi dettagli, dalle false prove al blitz finale: l’obbiettivo era un immigrato qualsiasi.  Durante un controllo avrebbero nascosto nella casa del ghanese, a Giugliano  in Campania, armi e piantine di marijuana per incastrarlo. Una falsa indagine per ottenere una promozione e un encomio, e probabilmente anche il titolo da “eroi” da parte del nostro attuale ministro degli interni Matteo Salvini. Ma qualcosa è andato storto nella loro pianificazione, infatti le indagini della Guardia di Finanza hanno portato alla luce l’attività illecita dei tre militari, subito sospesi e arrestati e trasportati al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Immediato il rilascio per l’immigrato ghanese, mentre carabinieri sono stati accusati di falso ideologico, calunnia, detenzione e porto illegale di armi.

Questo episodio non è certamente un caso, soprattutto nel Napoletano dove nel giro di pochi mesi si sono verificate diverse aggressioni ai danni di migrati. Tra questi episodi il più eclatante fu quello di Caserta, dove alcuni fanatici si misero a sparare contro persone identificate come extracomunitarie al grido “Salvini, Salvini!”, a dimostrazione di come questo governo, e prima di tutti Salvini, non facciano altro che fomentare il clima d’odio e di razzismo che si sta radicando sempre di più nel nostro paese. Ovviamente questa campagna d’odio ha il preciso fine di non far notare agli italiani che in questo esecutivo del cambiamento l’unica cosa cambiata è il modo in cui si mente ai lavoratori. Questo è tanto più evidente se osserviamo come, al di là delle sparate ideologiche, per molti personaggi senza scrupoli spesso legati anche ad ambienti di estrema destra i migranti diventino un’occasione per fare profitto, acquisire consensi o avere uno scatto di carriera.

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