La situazione umanitaria ormai disperata a bordo della nave ONG spagnola Open Arms ha portato la procura di Agrigento a rompere la politica “sbarchi zero” sbandierata da Salvini e a far sbarcare urgentemente gli 83 profughi rimasti a bordo fuori il porto di Lampedusa.


La Procura di Agrigento, la cui giurisdizione comprende l’isola di Lampedusa, ha disposto il sequestro della nave della ONG spagnola Open Arms e l’immediato sbarco degli 83 migranti ancora a bordo nel porto di Lampedusa.

Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha preso la decisione dopo essere salito a bordo della nave accompagnato da diversi medici per verificare lo stato dei migranti e la situazione a bordo, descritta dall’equipaggio come disperata.

Secondo le fonti procedurali consultate dall’agenzia Efe, il pubblico ministero ha preso questa decisione su richiesta dell’ONG secondo l’articolo 328 del codice penale che punisce con pene da sei mesi a due anni il pubblico ufficiale che ha omesso il dovere che “per motivi di giustizia o di pubblica sicurezza, o di ordine pubblico o di igiene e salute, deve essere adempiuto senza indugio”.

La Open Arms dovrà ora rimanere in Italia per due settimane nell’ambito di questa indagine. Nel suo account ufficiale twitter, La ONG ha affermato: “La questura di Agrigento impone lo sbarco immediato di tutte le persone a bordo di OpenArms nel porto di Lampedusa e il sequestro provvisorio della nave. Alla fine, l’incubo è finito e le 83 persone a bordo riceveranno assistenza immediata a terra”.

 

La Procura della Repubblica stava indagando su un presunto reato di sequestro di persona senza un accusato preciso, per determinare perché questi migranti non sono riusciti a sbarcare in Italia nonostante un tribunale avesse ribaltato l’ordine del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il quale la nave non doveva entrare nelle acque territoriali italiane.

Patronaggio si è recato con urgenza a Lampedusa ieri mattina in elicottero di fronte alla grave situazione che si è venuta a creare quando una quindicina di migranti si sono gettati in mare cercando di nuotare verso la costa, situazione da lui definita “esplosiva”.

La Open Arms era ancorata da tre giorni a pochi metri dal porto di Lampedusa e finalmente il governo spagnolo ha ordinato ieri l’invio di una nave militare per accogliere i migranti e accompagnare la nave umanitaria fino al porto di Maiorca.

La nave si era finora rifiutata di navigare con i propri mezzi con i migranti affollati sul ponte verso un porto spagnolo, adducendo motivi di sicurezza, la mancanza di strutture e le cattive condizioni psicofisiche delle persone salvate, così come la stanchezza dell’equipaggio e dei volontari a causa della lunga crisi, conclusasi dopo ben 19 giorni.

La situazione disperata dei migranti a bordo delle Open Arms è l’ultimo dei casi di migliaia di persone che attraversano le acque del Mediterraneo cercando di raggiungere le coste europee, sfuggendo alla miseria e alle guerre dei loro paesi di origine, causate soprattutto dalle politiche degli stessi imperialismi europei o americani.

La politica razzista e xenofoba dell’Europa capitalista, brutalmente espressa da Salvini ma garantita in misura maggiore o minore da ciascuno dei principali governi europei, è responsabile di un vero e proprio genocidio che ha trasformato il Mediterraneo in una tomba a cielo aperto per i migranti.

 

Fonte: La Izquierda Diario

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