La lotta dei lavoratori Peroni non si ferma. Questa mattina si è tenuto uno sciopero dei facchini Peroni dello stabilimento di Roma, dove si chiede l’applicazione del CCNL nazionale della Logistica e Trasporto Merci, il rispetto degli accordi firmati a dicembre e mai mantenuti dalla cooperativa (per cui c’è anche una denuncia per condotta antisindacale al tribunale di Roma). I lavoratori che stanno scioperando, organizzati con il Si Cobas, sono tutti immigrati, perlopiù etiopi e eritrei, con contratto in appalto e in mancanza di apertura da parte di Peroni e della cooperativa, dopo 10 anni di irregolarità contrattuali, tra cui un’irregolare distribuzione dell’orario di lavoro, hanno deciso di scioperare e indire oltre a questa altre iniziative di lotta.

Stando agli accordi firmati a dicembre tra il sindacato SI Cobas e la cooperativa a seguito degli scioperi dello scorso autunno, quest’ultima si sarebbe dovuta impegnare nel garantire turni fissi ai lavoratori (che invece continuano ad essere chiamati giorno per giorno), distribuzione equa del carico di lavoro, perlomeno nei momenti di minor afflusso di merce, e a chiamare da una lista di scorrimento per anzianità di magazzino in caso di bisogno di nuovi lavoratori, ovvero richiamare i tempi determinati che sono scaduti lo scorso anno invece di chiamare altre persone che, in questo come altri settori, “casualmente” risultano essere in un modo o nell’altro vicini al datore di lavoro.

Il sistema di appalti e cooperative, dilagante nel settore della logistica, serve a pagare meno da quanto previsto nel CCNL e questi escamotage, soprattutto quello dei contratti a chiamata e del ricambio continuo di personale, permettono alle cooperative di pagare meno tasse e di conseguenza di poter presentarsi agli appalti chiedendo meno soldi all’azienda-madre, nonostante, in questo caso, Peroni in altri stabilimenti, come quello di Padova, riesca – guarda un po’ – a mantenere invece dei livelli salariali nella norma, e nonostante sempre a Roma stia potenziando le sue infrastrutture per aumentare la produzione.

A maggior ragione questa volta è doveroso rivendicare l’arma dello sciopero e l’estensione della lotta per abolire all’interno di Peroni (e altrove) lo sporco sistema vigente delle false cooperative, per ottenere il rispetto direttamente da parte dell’azienda degli accordi di dicembre e per garantire più salario e più diritti ai lavoratori!

 

Lorenzo De Girolamo

 

Nato a Rimini nel 1995. Laureato in Scienze della Formazione all'Università di Bologna. Vive e lavora come rider di Just Eat a Roma.