Questa mozione di solidarietà, elaborata dalla Voce delle Lotte in collaborazione con compagni statunitensi attivi nella nuova ondata di sindacalizzazione, è stata presentata all’assemblea nazionale di Insorgiamo! e ora diffusa sulle reti sociali.

La lotta dei lavoratori Amazon, Starbucks e della generazione U è la nostra lotta!


La lotta dal basso per la sindacalizzazione e migliori condizioni di lavoro e di vita negli Stati Uniti è la nostra stessa lotta. È la lotta contro lo stesso pugno di ultra-ricchi e capitalisti, a cui rispondono i governi, responsabili di sfruttamento, guerre e devastazione ambientale.

Il 1° aprile, i lavoratori di Amazon del magazzino JFK8 di Staten Island a New York hanno votato per la costituzione di un sindacato. Si tratta del primo sindacato in un magazzino negli Stati Uniti nella storia dell’azienda. I lavoratori di Amazon hanno formato un sindacato indipendente, l’Amazon Labor Union (ALU).

L’importanza di questa vittoria non può essere sopravvalutata. Non solo perché Amazon è il secondo più grande datore di lavoro degli Stati Uniti ed è tra le aziende più efficaci nell’azione antisindacale. E non solo perché i lavoratori di Amazon sono tra i più sfruttati del paese. Ma perché con la lotta si è conquistato un nuovo sindacato indipendente, guidato da attivisti che provenivano dai magazzini stessi, come Chris Smalls, che è stato licenziato nel 2020 dopo aver organizzato una protesta per le condizioni del magazzino durante la prima ondata della pandemia.

La vittoria dei lavoratori di Staten Island fa parte di un’ondata di formazioni sindacali a livello nazionale. Oltre 50 negozi Starbucks si sono sindacalizzati negli ultimi mesi e sono state indette elezioni sindacali in oltre 250 sedi. La prima linea di questa lotta è composta da una nuova generazione di lavoratori che sanno di aver bisogno di un sindacato. Sono spesso molto giovani e si sono dati il nome di Generation U(nion), Generazione Sindacato.

È una generazione indebitata, precaria, che ha poco da perdere e che non vuole più giocare con le regole imposte da decenni di neoliberismo. Una generazione politicizzata che ha partecipato a Black Lives Matter e ad altri importanti movimenti, che sta lottando per questo, per altro, per tutto.

Questa ondata di lotta e sindacalizzazione accade mentre l’escalation militarista della NATO, sulla scia dell’aggressione russa in Ucraina, non accenna a fermarsi. È un movimento che attacca in casa propria la prima potenza imperialista, gli Stati Uniti, che promette un futuro di saccheggi e guerre devastanti a livello globale, pur di mantenere il suo ruolo. A maggior ragione, è fondamentale per noi convergere con queste lotte oltreoceano per allargare e radicalizzare la nostra lotta contro gli stessi capitalisti e contro la NATO in Italia.

È nell’interesse dei lavoratori e dei popoli oppressi del mondo che gli operai Amazon e Generation U vincano contro il governo e i padroni degli Stati Uniti che, forti dello sfruttamento dei loro lavoratori, continuano politiche aggressive contro i popoli oppressi del mondo e investono miliardi e miliardi per i loro bilanci militari, come sta facendo la NATO in questo momento.

Chiediamo l’immediato reintegro dei cinque sindacalisti Amazon licenziati, Mat, Tristan, Alecia, James e Gabby, e il reintegro di tutti i lavoratori licenziati per ritorsione da Starbucks e altrove in questo ciclo di lotta.

Rivendichiamo la libertà di sindacalizzazione e la cessazione delle pratiche antisindacali!

Rivendichiamo una risposta attiva da parte dei sindacati di fronte alle ritorsioni, e la loro mobilitazione in solidarietà contro i licenziamenti!

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