Durante alcune iniziative di protesta messe in atto sotto i quotidiani La Repubblica e Il Mattino, gli operai del Porto di Napoli che stanno lottando contro i licenziamenti, gli infernali ritmi di lavoro e le mancate condizioni di sicurezza, hanno inviato la propria solidarietà internazionalista agli operai della PepsiCo in Argentina.

Contro questo scellerato piano gli operai della PepsiCo hanno occupato la fabbrica e hanno organizzato una marcia di protesta diretta al palazzo del Governo. In entrambi queste iniziative la polizia ha brutalmente attaccato gli operai con cariche molto violente e lancio di gas lacrimogeni.

In prima fila a difendere questi lavoratori c’erano i militanti del Partido de los Trabajadores Socialistas, partito d’ispirazione trotskista sezione argentina della Frazione Trotskista – Quarta Internazionale, assieme ai suoi dirigenti e tribuni rivoluzionari nel parlamento borghese.

Oltre ad aver effettuato dei blocchi dei containers nei terminal, i lavoratori del Porto di Napoli stanno provando a rompere il muro di omertà dei grandi giornali, i quali non vogliono mettersi contro Pasquale Legora De Feo (Conateco e Soteco) e Gianluigi Aponte (MSC). Quest’ultimo in particolar modo è uno dei padroni del trasporto internazionale di merci per mare e ha un potere tanto forte da determinare le politiche economiche dei porti dell’intero mondo, compresi quelli argentini.
Dopo essere riusciti a strappare il risultato di far uscire articoli sulla lotta nel Porto di Napoli sui giornali borghesi, gli operai si sono diretti alla prefettura dove c’erano in presidio i lavoratori Hitachi e quelli della Carrefour, anch’egli in lotta per la salvaguardia del lavoro, per portare la propria solidarietà e per unire le lotte.

Pubblicato da La Voce delle Lotte su Venerdì 28 luglio 2017

Il messaggio di solidarietà inviato in argentina segnala la necessità di unificare le lotte dei lavoratori sul piano internazionale, perchè soltanto bloccando i padroni sul piano internazionale sarà possibile vincere.
L’unità internazionale della classe operaia è l’unico modo per sconfiggere il capitalismo e porre in concreto il problema del potere politico per la costruzione di una società senza classi.

Douglas Mortimer

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.