Il 27 ottobre il sindacalismo di base (Si Cobas, SGB, CUB, USI, Slai Cobas) ha lanciato uno sciopero generale in tutta Italia per contrastare le politiche del Partito Democratico e dei padroni. La piattaforma rivendicava la fine delle politiche discriminatorie nei confronti degli immigrati e delle donne; l’abolizione della Legge Minniti/Orlando; l’aumento di salari e pensioni e la diminuzione dell’orario lavorativo; l’abolizione della Legge Fornero e del Jobs Act.
Lo sciopero ha visto l’unità dei lavoratori del trasporto merci con quelli del trasporto persone, ma ci sono stati stabilimenti di operai metalmeccanici, come quello di Melfi, dove gli iscritti all’USB hanno proclamato lo sciopero con la chiara volontà di unificare il fronte dei lavoratori.

A Milano alle prime ore dell’alba hanno incrociato le braccia i lavoratori della logistica e del TPL. Un corteo di migliaia di lavoratori, poi, ha sfilato per il centro della città. L’adesione negli stabilimenti del hinterland è stata pressoché totale. I trasporti si sono bloccati per gran parte della città paralizzando il traffico della città.

 

A Prato un corteo partecipato da centinaia di lavoratori e militanti politici e sindacali ha sfilato per la città per ribadire il proprio no alle politiche razziste del Partito Democratico. Il corteo si è fermato sotto un centro di prima accoglienza denunciando il sistema mafioso delle cooperative e il giro di affari sulla pelle dei migranti.

A Bologna circa mille lavoratori hanno sfilato per la città assieme a movimenti di lotta per la casa e solidali.
Un energico e combattivo corteo composto in gran parte di lavoratori immigrati della logistica hanno ribadito la propria opposizione alle politiche di massacro sociale. Lo sciopero ha visto un’adesione altissima in tutti gli stabilimenti della logistica della città.

Spezzone FIR a #Bologna

Pubblicato da La Voce delle Lotte su Venerdì 27 ottobre 2017

 

A Roma lo sciopero è partito alle 6 con il presidio e assemblea di drivers e facchini GLS nel HUB dell’azienda. C’è stato poi il blocco dei magazzini BRT di Fiano Romano e il presidio davanti i magazzini TNT. Tutti i lavoratori si sono poi riuniti per andare in corteo davanti l’HUB di SDA, toccando nel tragitto altri magazzini DHL, GLS e di altre aziende della logistica. Gli scioperanti hanno poi raggiunto il presidio degli altri sindacati di base sotto i ministeri. In tutto centinaia di lavoratori hanno partecipato allo sciopero e alle manifestazioni

 

A Napoli ci sono stati picchetti al HUB logistico di Teverola, principale arteria dello smistamento merci nel sud Italia.
Per diverse ore sono state bloccate le strade che portano ai principali magazzini e i cancelli della TNT.
Successivamente è partito un corteo di 5 mila persone è sfilato per le strade della città rilanciando le parole d’ordine dello sciopero generale, passando nel Porto e per poi finire sotto il Comune della città.




In ognuna di queste città eravamo presenti come Frazione Internazionalista Rivoluzionaria e come giornale La Voce delle Lotte. Lo abbiamo fatto rimarcando l’importanza della costruzione di un coordinamento dei lavoratori combattivi, aldilà delle appartenenze sindacali; lo abbiamo fatto agitando un programma sociale di trasformazione, ribadendo che non basta limitarsi alle rivendicazioni economiche, ma che queste devono unirsi indissolubilmente a una prospettiva politica di alternativa per aumentare i salari e le pensioni; per cancellare tutte le leggi di precarizzazione e ricatto; per ridurre le ore passate al lavoro mantenendo i livelli di salario e ridistribuire il lavoro fra tutti i disoccupati; per espropriare senza indennizzo tutte le grandi aziende private e metterle nelle mani di chi lavora; per una scuola senza gerarchie, orizzontale e senza sfruttamento del lavoro minorile; per l’equiparazione dei diritti economici, civili e sociali tra lavoratori immigrati e italiani; per la cancellazione delle spese militari, di quelle per le grandi opere inutili e per il non pagamento del debito pubblico; per una democrazia delle assemblee di operai, studenti, donne lavoratrici e immigrati, con potere di pianificare l’economia per il benessere sociale secondo i bisogni di ognuno e non più per il profitto di poche famiglie; per l’unico governo che starà dalla parte dei lavoratori: il governo dei lavoratori stessi sull’economia e sulla società.

Frazione Internazionalista Rivoluzionaria – Quarta Internazionale

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.